Indagini a Firenze: chi ha rubato il braccio del Cristo del Sansovino?

Indagini a Firenze: chi ha rubato il braccio del Cristo del Sansovino? Polemica per il "furto,, avvenuto sulla porta del Battistero Indagini a Firenze: chi ha rubato il braccio del Cristo del Sansovino? Il pezzo è caduto davanti ai turisti che hanno fatto sparire i frammenti - Appello del presidente dell'Opera del Duomo affinché vengano riportati - Accuse per la precaria situazione delle nostre opere d'arte (Dal nostro corrispondente) Firenze, 13 agosto. L'ingegner Galliano Boldrini, presidente dell'Opera del Duomo di Firenze, ha lanciato oggi un appello ai turisti perché riportino al più presto i frammenti del braccio destro caduto, appartenente al Cristo del gruppo marmoreo del Sansovino, che si trova sopra la celebre porta del Paradiso del Battistero di Firenze. Il fatto è successo mercoledì scorso, davanti a centinaia di persone che erano ad ammirare le bellezze della piazza del Duomo. Improvvisamente, tutto il braccio destro del Cristo è andato in frantumi. Non si è fatto in tempo ad impedire che i frammenti fossero portati via. Decine e decine di turisti, che in quel momento ammiravano la splendida porta del Ghiberti, si sono gettati sopra e li hanno fatti sparire nelle borse e nelle tasche, dopo una breve lotta fra loro. Stamani, ci sono stati alcuni sopralluoghi ed un consulto fra esperti. D'accordo con il ministero dei Beni culturali, si cercherà — è stato detto — di studiare l'intervento più adatto. Il gruppo marmoreo raffigurante Gesù mentre viene battezzato da S. Giovanni, si trova sopra la trabeazione della porta del Paradiso. Venne realizzato da Andrea Contucci detto il Sansovino, nel 1502. Fu terminato da Vincenzo Danti in alcune parti e venne collocato al Battistero nel 1569, a quarant'anni dalla morte del maestro. La terza figura del gruppo, quella di un angelo, ha minore importanza, poiché è stata realizzata verso la fine del Settecento da Innocenzo Spinazzi, un artista di non grandissimo pre¬ gio, anche se benvoluto dal granduca Leopoldo. Dalla splendida figura del Cristo è caduto un ampio frammento del braccio destro, il segmento che va dalla spalla al polso, mentre la ma- no è rimasta attaccata al cor-po, probabilmente perché vi era fissata in qualche modo. Appena appreso il fatto, ci sono stati i primi commenti degli esperti. «E' una tragedia — ha dichiarato l'ingegner Boldrini — sono anni che lan- damo appelli senza essere ascoltati. La situazione è diventata insostenìbile, tutti i monumenti vanno in frantumi, altre statue stanno per cadere, forse basterà un altro temporale, come quello di ieri, a far aiutare in rovina altre opere d'arte. All'interno del duomo dovremo prendere dei provvedimenti urgenti e predisporre un intervento massiccio. Ma se le cose continuano ad andare così, dovremo limitarci a fornire ai turisti un elmetto, per proteggersi dai calcinacci dell'affresco del Vasari che sta venendo giù a pezzi. In questo sfacelo, lo Stato non interviene. I progetti di legge di qualche parlamentare di buona volontà vengono sommersi dalla polvere e finiscono nel grande dimenticatoio». Parlando poi delle cause che possono avere originato il fatto, l'architetto Ferdinando Rossi, conservatore onorario a vita del prestigioso opificio delle pietre dure di Firenze, ha detto: «I fattori di disgregazione delle sculture che si trovano all'aperto sono molti. Ci sono cause esterne, come la pioggia, il gelo, il sole e il vento, e ci sono fattori interni che portano al degradamene della materia dall'interno verso l'esterno. Molte volte si tratta di particolari batteri che si insidiano dentro la massa cristallina, trasformandola addirittura in gesso. E' I chiaro che il carbonato di caij ciò, una volta divenuto gesso, I è solubile nell'acqua e se ne i va alla prima pioggia». La statua verrà certamente rimossa. Saranno fatti esami anche alle altre figure (l'angelo e il S. Giovanni Battista). Si tenterà un restauro anche ! se sarà molto difficile, e. b. Firenze. Il Cristo del Sansovino sulla porta del Battistero

Persone citate: Andrea Contucci, Boldrini, Ferdinando Rossi, Galliano Boldrini, Gesù, Ghiberti, Giovanni Battista, Innocenzo Spinazzi, Vasari, Vincenzo Danti

Luoghi citati: Firenze