Bach per violino

Bach per violino Per l'esecuzione di Milstein Bach per violino J. S. BACH: « Sonate e partite » per violino solo. N. Milstein. 3 dischi stereo « Deutsche Grammophon : Sigla 2709-047. Lire 18.000. M. RAVEL: » Gaspara de la Nuit », « Sonatine », « Valses nobles et sentimentales ». Pianista Martha Argerich. Disco stereo « Deutsche Grammophon -. Sigla 2530-540. Lire 6000. (/. v.) Prima di diventare un buon organista e clavicembalista, J. S. Bach fu un ottimo violinista, perfetto conoscitore della tecnica e delle risorse dello strumento. Lo dimostrano le tre sonate e le tre partite per violino solo, composte a Còthen verso il 1720, composizioni uniche nel loro genere, che ad una struttura polifonica e ad una rigorosa tecnica contrappuntistica uniscono una grande profondità espressiva. Una delle registrazioni più celebri di questo « monumento » di musica violinistica fu quella di Nathan Milstein uscita nel 1950. Ora il grande violinista russoamericano ha nuovamente inciso a Londra per la » DGG » questi capolavori bachiani di polifonia individuale. Un'incisione che lo stesso Milstein giudica superiore alla precedente, quella di 25 anni fa, soprattutto per la miglior tecnica di incisione oggi raggiunta. Effettivamente la bravura trascendentale del solista (che suona su uno Stradivari del 1716 detto » ex Goldmann ») e la qualità superiore della resa sonora, ci danno un Bach stupendo: la genialità dell'invenzione e la dovizia delle sonorità nell'alternarsi delle sonate e delle partite (che sono vere e proprie suites di danze), tiene desta l'attenzione dell'ascoltatore, che non prova mai alcun senso di stanchezza, benché le composizioni incise sui tre microsolco durino complessivamente oltre due ore. Nella celebre • ciaccona », ultimo tempo della » partita in re minore », un campionario di virtuosismi di trascendentale difficoltà, forse la più ardua pagina di queste composizioni, Milstein dà un'ennesima prova delle sue qualità di interprete e di virtuoso che lo classificano fra i più grandi violinisti del mondo. Dal violino di Milstein al pianoforte di Martha Argerich. La concertista argentina ha inciso, sempre per la » DGG », alcune celebri pagine pianistiche di Ra- vel: la « Sonatina ». « Gaspard de la Nuit » e i » Valses nobles et sentimentales », composizioni che ci rivelano l'evoluzione della personalità raveliana ed II suo distacco dallo stile di Debussy. Le ricchezze armoniche della « Sonatina » (1905), il linguaggio in parte virtuosistico, in parte impressionistico di "Gaspard de la Nuit» (1907), tra un viluppo di arpeggi e di passaggi brillanti, sono resi alla perfezione dalla Argerich ed eseguiti con una sensibilità quasi lisztlana. La raffinata tecnica della pianista sudamericana è messa in luce anche dai sette » Valses nobles et sentimentales », in parte di sapore schubertiano, malgrado I passaggi bitonali, le dissonanze e le stridenti aggregazioni sonore. L'incisione è ottima. Nathan Milstein con il suo Stradivari

Luoghi citati: Còthen, Londra