Si può udire persino una vocetta che canta

Si può udire persino una vocetta che canta Si può udire persino una vocetta che canta Torino è silenziosa, ma non è vuota - Ricordiamoci oggi di fare spesa per domani se non vogliamo restare poi a bocca asciutta E' vero, molta gente è rimasta. Basta guardarsi attorno per rendersene conto: la città non s'è fermata come invece vuole la leggenda dell'estate. Al massimo, succederà forse domani. Ma è anche vero che in questi giorni l'atmosfera di Torino è diversa. Traffico meno caotico, soprattutto. Si può viaggiare senza affanno, sfruttando addirittura l'onda verde. I parcheggi sono in genere semivuoti, il chiasso è contenuto. Si può rischiare di tenere la finestra aperta e di sentire la televisione senza alzare il volume al massimo. Ieri mattina, da un balconcino di via Cibrario un bambino cantava: - Per fare un frutto ci vuole un ramo, per fare un ramo ci vuole un albero, per fare un albero ci vuole un seme, ci vuole un seme... ». In altri giorni dell'anno non si sarebbe potuto udire. La sua voce sarebbe stata coperta dal fragore delle auto. Ancora. In corso Vittorio, all'altezza di corso Bolzano, due ragazzi trovano senza difficoltà un po' di spazio sotto gli alberi, fra le poche auto in sosta. Giocano al calcio in tre metri quadrati. La palla danza da piede a piede, senza cadere sull'asfalto. Chi perde il ritmo paga un pegno. Hanno tanta abilità da fare invidia a un professionista degli stadi. Sono quadretti d'agosto. Se ne possonc trovare a centinaia. Famiglie che cercano il fresco al Valentino, pensionati che non rifuggono le panchine di solito sfiorate dal fiume delle auto. L'interpretazione di queste scene è difficile (ma. forse, nemmeno tanto). Sono fortunati loro che si godono finalmente una città di dimensioni più umane o chi cerca spazio sulle spiagge zeppe come un uovo? Sarebbe bello illudersi che d'agosto Torino è ideale. I guai cominciano quando si tratta di fare un po' di spesa, di cercare una farmacia, un tabaccaio, il distributore di benzina di turno. Oltre il 60 per cento dei negozi è chiuso. Non è difficile prevedere che sabato ne saranno aperti pochissimi perché molti commercianti troveranno più conveniente tenere le serrande abbassate per tre giorni di seguito, da domani a domenica compresi. Chi resta in città è avvertito. Bisogna prepararsi a tutto. Funzioneranno pochissimi ristoranti, pochi bar. Le farmacie aperte a Ferragosto saranno 34 su un totale di circa 290. Non sarà facile trovare un medico, tanto meno un dentista. Le autofficine funzioneranno fino alle 13. come i negozi di fiori. Insomma, tempi duri per chi resta. Sarà opportuno non farsi cogliere di sorpresa. Se non ci saranno imprevisti, si potrà godere allora una Torino diversa. Riscoprire che è davvero bella. Che ha palazzi, monumenti insigni e cortili in penombra carichi di verde e di storia. Basta avere la pazienza di cercare. Quella pazienza che negli altri giorni i rischi del traffico sconsigliano e la fretta assillante impedisce. L'importante è che il tempo non si metta a fare i capricci. La pioggia intristisce e manda all'aria tutti I progetti per una giornata di festa. In questo le esigenze di chi resta assomigliano a quelle di coloro che sono in montagna o a Imare. Le previsioni sono favorevoli. La temperatura forse salirà ancora. L'esperienza insegna, comunque, che i temporali d'agosto sono imprevedibili. Anche a proposito del tempo, quindi, teniamoci preparati a tutto. Magari a un'evasione cinematografica che all'ultimo momento sostituisca la passeggiata.

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