Il generale De Carvalho tenta di porsi tra Soares e Cunhal di Sandro Viola

Il generale De Carvalho tenta di porsi tra Soares e Cunhal Esiste una "terza via,, nella crisi portoghese? Il generale De Carvalho tenta di porsi tra Soares e Cunhal Con un confuso documento politico, l'ambizioso comandante della polizia militare punta a diventare arbitro della disputa che divide le forze armate - Accusa Goncalves d'incapacità, il pcp di badare solo al potere e il psp di garantire i privilegi della borghesia - Oggi adunate socialista e comunista a Lisbona (Dal nostro inviato speciale) Lisbona, 13 agosto. La disputa a due tra le componenti moderata e procomunista del movimento militare è diventata una disputa a tre: anche il generale De Carvalho ha fatto stamane la sua sortita, con un documento in cui dà torto a tutti, a Gongalvcs e ai suoi alleati del partito comunista, ma anche a Melo Antunes e a Soares, il leader socialista che ha gettato il peso del partito di maggioranza a sostegno degli ufficiali moderati. Nelle intenzioni, il documento uscito dallo staff del Copcon voleva forse rappresentare un tentativo di mediazione tra le due componenti del Mfa apertamente in lotta: nella realtà esso aggiunge altra confusione ad un quadro politico che non potrebbe essere più nebuloso. Come tutto quello che, in fatto di dichiarazioni, prese di posizione politico-ideologiche e persino decisioni concrete, è sinora venuto dal generale De Carvalho (39 anni, nella prima giovinezza aspirante attore di teatro), la «terza linea» dei militari portoghesi risalta soprattutto per la sua contraddittorietà. Il linguaggio è grossolano, l'indirizzo programmatico non reggerebbbe a mezz'ora di dibattito serio, la demagogia ( (da tendenza — ci diceva ieri un intellettuale comunista — a scrivere e a pronunciare la parola "operaio" con la "o" maiuscola») è debordante. Certo, il documento del più giovane e plateale dei «triumviri» è molto violento contro l'alleanza tra il primo ministro Goncalvers e il partito di Alvaro Cunhal. «Otelo» (come De Carvalho viene chiamato, col solo primo nome, dai portoghesi) accusa Gongalves di incapacità, e il pcp di essersi solo preoccupato di dare la scalata al potere nelle amministrazioni comunali, nei sindacati e nell'apparato dello Stato. Ma se i torti dei goncalvisti e del pcp sono senza dubbio gravi, tali da aver determinato il vuoto di potere in cui si trova il Portogallo, la posizione degli ufficiali allineatisi col documento di Ernesto Melo Antunes (pluralismo in politica, socialismo a tempi lunghi in economia) è, per De Carvalho, altrettanto scorretta e negativa. Melo Antunes viene accusato (per aver fatto un accenno alla necessità per il Portogallo di mantenere rapporti economici con la Comunità europea) di spingere il Paese «verso una vergognosi! dipendenza economico-finanziaria, oltre che politica». Un trattamento non meno rude viene riservato da «Ote-I lo» a Mario Soares. Secondo De Carvalho, dal leader socia-1 lista (che non viene nominato direttamente, ma indicato con l'espressione «vertice del psp») non c'è da attendersi altro che «il tentativo di ostacolare la rivoluzione, per garantire i privilegi dell'alta borghesia e lo sfruttamento sfrenato dei lavoratori». Egli e il psp hanno, del resto, le stesse responsabilità degli altri partiti che avevano partecipato ai primi quattro governi provvisori. Soffermarsi sulla parte programmatica del documento (che è stato presentato stamane ai comandanti delle unità più importanti del Portogallo) sarebbe del tutto inutile. Essa gronda di populismo, e contiene proposte pratiche, che, a chi conosce le reali condizioni dell'economia \ portoghese, appaiono infantili e tutto sommato irresponsabili. Ma non è certo un programma che il generale aveva intenzione di presentare stamane agli uomini che — per la posizione ricoperta nelle maggiori unità militari — possono risultare i personaggi decisivi dei prossimi giorni. Il documento sembra in¬ fatti nella sostanza una mossa opportunistica: un modo, per De Carvalho, di inserirsi da arbitro in quella che è la vera linea di divisione che passa attraverso il Mfa e che vede contrapposti due soli, concreti progetti politici: quello comunista e l'altro dei socialisti democratici. Quanto e come possa paga-1 re la carta giocata da De Car valho, è a questo punto impossibile da dire. La situazione si è fatta da molti giorni pressoché indecifrabile, e tut- ] ~~'to quello che si intuisce è che essa dovrà conoscere molto presto una svolta, un qualsiasi chiarimento. E' vero però I che la sortita del generale del i Copcon rappresenta uno spiraglio per evitare che il movi-1 mento militare si disgreghi completamente. In fondo, De Carvalho fa un appello al potere militare, all'Mfa in quanto gruppo che, postosi al vertice dello Stato, è ancora in condizioni di gestire la vita del Paese, al di là dello scontro dei partiti e degli umori delle masse. E questo appello (con quel che contiene di lusinga del potere) potrebbe cementargli attorno una nuova maggioranza all'interno del movimento militare, dopo quella che già s'era delineata nei giorni scorsi a favore di Melo Antunes. Ogni giorno che passa, comunque, rende più nervosa l'attesa di un evento che sblocchi la situazione. I socialisti sembrano decisi a dare un ulteriore scrollone al fragile governo di Vasco Gongalves. Le loro manifestazioni, (a favore degli ufficiali moderati, o contro il primo ministro) si moltiplicano da nord a sud del Paese, e domani sera ci sarà una grande adunata nel centro di Lisbona, con successivo corteo fino al palazzo di Belèm. I comunisti sono invece dappertutto sulla difensiva. Come contromanifestazione al corteo socialista di domani, hanno organizzato un comizio di Cunhal al coperto, in una palestra dove non entrano più di 4 mila persone. A Viseu, dopo che era stata distrutta la loro sede, stanotte sono state devastate le sedi di tutti i partiti di sinistra, meno il socialista. Molto significativo appare poi l'episodio di Beja, stanotte: in questa città, che pure è la loro vera roccaforte (al centro, com'è, della zona del latifondo), è stata assaltata e messa a sacco la sede del Mdp, il piccolo partito alleato del pcp, senza che i militanti comunisti se la siano sentita di opporsi agli assalitori. Sandro Viola (A pag. 12: Il Portogallo divide la sinistra francese, di Alfredo Venturi;. Lisbona. La polizia militare blocca ad Evora un corteo comunista (Tel. United Press)

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo, Viseu