La pubblicità deve essere "onesta, veritiera e corretta,,

La pubblicità deve essere "onesta, veritiera e corretta,, La pubblicità deve essere "onesta, veritiera e corretta,, Che valore ha una simile affermazione? Quello di un impegno assunto dagli operatori pubblicitari nei confronti dei consumatori. Questo impegno è contenuto nel primo dei 42 articoli del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria che prescrive precise norme di comportamento e limitazioni per tutte le forme di pubblicità. Ma chi applica questo Codice? In via preventiva le stesse categorie pubblicitarie che lo hanno formulato. Nei casi di non osservanza interviene il Giurì, un organo giudicante formato da eminenti giuristi e presieduto da un alto magistrato. Sinora 136 sono state le pronuncie del Giurì; di esse 98 sono state di condanna ed hanno comportato l'immediata cessazione di altrettante campagne pubblicitarie. Il che dimostra che la pubblicità è ingannevole? In qualche caso sì; ma proprio per questo è stato creato il Codice che ha espresso il Giurì ed un Comitato di Accertamento il quale prende l'iniziativa di sottoporre a giudizio i messaggi pubblicitari ritenuti non corretti ricercandoli fra migliaia di manifestazioni pubblicitarie. Ma allora l'autodisciplina non interviene abbastanza? Può darsi. Ma allora perché non intervenite voi stessi? Il Codice di Autodisciplina riconosce infatti al consumatore il diritto di chiedere l'intervento del Giurì perché si pronunci sulle manifestazioni pubblicitarie che a suo giudizio siano ingannevoli o scorrette. Quali obblighi comporta richiedere l'intervento del Giurì? Uno solo: quello di una semplice segnalazione scritta al Presidente del Giurì del Codice (via Larga, 15 Milano) con l'indicazione della pubblicità che vi sembra ingannevole. A tutto il resto provvederanno gli organi dell'Autodisciplina. L'indagine ed il giudizio avverranno rapidamente: se la pubblicità segnalata risulterà contraria al Codice ne verrà impedita la diffusione. Ma a quale scopo darsi tanto da fare? Perché la pubblicità svolge una importante funzione economica e sociale e perciò deve essere "onesta, veritiera e corretta", come si addice ad un "servizio per l'informazione del pubblico". I pubblicitari si sono impegnati in questo senso. Nel comune interesse, contribuite anche voi perché così avvenga realmente. Questo avviso viene diffuso in occasione dell'entrata in vigore della 3" edizione (1975) del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, sottoscritto dai professionisti pubblicitari, dalle agenzie di pubblicità, dalle aziende che usano la pubblicità e dai mezzi di informazione che la diffondono. Confederazione Generale Italiana della Pubblicità" Formata dalla Federazione Professionale della Pubblicità (FEDERPRO), dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), dalla Federazione Italiana Pubblicità (FIP), dalla Radiotelevisione Italiana (RAI) e dagli Utenti Pubblicità Associati (UPA). j^flSfeSjlJfcy V ^ *C3feÉ ||Ì| ^ ! un momento che merita un CAM PARI soda

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