Viareggio, meeting d'estate

Viareggio, meeting d'estate Grande serata di atletica con Fiasconaro, Dionisi, Del Forno e tanti fuoriclasse stranieri Viareggio, meeting d'estate Fiasconaro, al rientro dal Sud Africa dopo il dramma familiare, affronterà Boit negli 800 come test per la finale di Coppa Europa - Anche Dionisi pensa a Nizza e punta ai 5,40 nell'asta - Stones in gara nell'alto - La « freccia » Jons contro Williams (Dal nostro inviato speciale) Viareggio, 5 agosto. Una volta negli Anni Trenta, Viareggio presentava una nota di merito molto originale per la atletica italiana: aveva « scoperto » un fenomeno come Arturo Maffei, specialista del salto in lungo, rivelatosi in maniera empirica — ma tremendamente efficace — sulla spiaggia della Versilia. Gli mettevano in fila sulla sabbia un certo numero di « pattini », uno di fianco all'altro: e lui li saltava in bello stile, dopo una rincorsa nemmeno troppo lunga. Nel 1936 Maffei stabilì un primato di salto in lungo che ha resistito trentadue anni. Il nostro sport trova spesso così i suoi fuoriclasse. Si pensi anche a Dionisi, che dopo aver visto una gara di asta in televisione provava a scavalcare, aiutandosi con un palo, i filari di una vigna a Riva del Garda, poi magari si faccia un confronto con l'Unione Sovietica che già da qualche lustro seleziona e imposta e perfeziona i suoi talenti atletici con criteri e metodi da laboratorio e magari da università dello sport. Adesso comunque a Viareggio nessuno salta più i pattini sulla sabbia — anche perché in spiaggia non c'è posto, chi volesse scavalcare gli ombrelloni, magari con stile « Fosbury ». avrebbe poco spazio per provare la rincorsa — in compenso ad agosto arriva puntualissimo il « meeting » dell'estate a regalare atletica di spettacolo per gli appassionati. Tanti stranieri giramondo, un gruppo di italiani che cercano di migliorarsi o strapparsi a vicenda un posto in maglia azzurra: gli ingredienti sono quasi sempre gli stessi, ne viene fuori di sicuro un « cocktail » ad effetto che anche quest'anno gli organizzatori di Viareggio ripropongono allo stadio dei Pini, in notturna, cioè nelle condizioni ambientali più idonee per ottenere risultati apprezzabili (caldo e umidità non sono certo elementi propizi per l'atletica). Cosi si può facilmente sintetizzare il contenuto del "meeting" di domani tracciando i due temi che fanno da base di sostegno — solidissima — per l'avvenimento: lo spettacolo assicurato dagli assi venuti da fuori (più dotati di classe, ma anche più spensierati, meno legati ai cento problemi e ai tanti condizionanti impegni agonistici dei nostri) e la grinta promessa dagli italiani, purisangue o mezzisangue che siano, alle prese con una condizione da perfezionare (vedi Del Forno) o da ritrovare (vedi Fiasconaro e Dionisi) se non addirittura con un posto in squadra da contendere ad amici e nemici (vedi Fontanella e Molinaris nel salto in lungo, Urlando e Podberschek nel martello). La « legione straniera » è guidata, secondo tradizione, dagli assi americani. Ancora una volta ospite degli stadi italiani c'è l'inimitabile Stones, l'unico — secondo assicurazioni sue e dei tecnici più aggiornati — esecutore perfetto dello stile Fosbury che trasforma il saltatore In alto in un gambero volante, ma soprattutto che richiede in pedana velocità e agilità in dosi altissime: anche domani Stones potrà avvicinarsi al suo record del mondo di 2,30 come ha fatto recentemente ad Oslo, anche domani gli farà compagnia e stimolo il suo «gemello» Woods. ma anche domani ritroverà Del Forno che proprio qui a Viareggio Ij ha già battuto ottenendo i'anno scorso un salto da record italiano a quota 2,20. Per sottolineare l'importanza della gara dell'alto bisogna citare anche i nomi dell'ungherese Kelemen e Ferrari, come dire che in complesso vedremo in pedana cinque atleti capaci di saltare quest'anno misure comprese fra i 2,20 e i 2,28. Per restare nel settore degli acrobati, ecco l'asta, dove il canadese Baird (5,42 lo scorso anno) può aspettarsi qualche sorpresa da un Dionisi per l'ennesima volta redivivo: Renato, ripresentatosi in gara a Firenze, ha già migliorato la sua preparazione creando una base consistente per poterci costruire i suoi voli da autentico talento e magari arrivare a misure prossime ai 5,40. « Se sarò capace di salire su queste quote — ha detto Renato — chiederò la maglia azzurra per la finale di Nizza ». Staremo a vedere, aspetta l'esito della vicenda anche Fraquelli che comunque nun si limiterà a guardare: dopo la vittoria conquistata a Torino nella semifinale di Coppa e quella di Firenze, l'astigiano ci tiene a difendere la sua posizione di titolare in Nazionale ed è pronto a r. ituire colpo su colpo, salto su salto al più classico (ma meno preparato, per forza di cose) Dionisi. Arrivano dagli Stati Uniti pure le «stelle» della velocità. A cominciare da Steve Williams, ormai notissimo frequentatore delle nostre riunioni, sempre pronto a regalare plastiche sensazioni visive con le sue lunghe leve da supervelocista: lo impegneranno Lulz, Riddik e Gilkes, ma è annunciata pure — novità delle ultime ore — la presenza di Reggie Jons, l'ultima delle «frecce nere» d'America che abbiano corso i 100 metri in 9"9, il che equivale a toccare i 36,363 chilometri orari di velocità. Un record davvero significativo per la stirpe umana. Jons, nono uomo al mondo a scendere sotto i 10 secondi netti sulla distanza, potrebbe essere tra quelli che arrivano in extremis, cioè una categoria di atleti che costituisce la croce e la delizia dei meetings: come lui il keniano Boit, asso del mez¬ zofondo, atteso alla partenza degli 800 metri, dove si troverà al fianco di Marcello Fiasconaro. Boit stasera corre ad Umea in Svezia, domani gli organizzatori vlareggini si precipiteranno a prelevarlo in auto a Milano o a Pisa, in aeroporto, per trascinarlo a poche ore di distanza, in pista. Se Boit non ci sarà, la riunione perderà una «stella», ma noi avremo comunque da guardare la prova di Fiasconaro. da poco rientrato dal Sudafrica, dove lo aveva richiamato la sua tragedia familiare conclusasi proprio in concomitanza con le gare di Coppa Europa a Torino: adesso Fiasconaro è un uomo che cerca di tornare a sorridere, è un campione che cerca di ritrovarsi. Vorrebbe correre a Nizza, perciò alla gara di domani chiede un responso fisico cronometrico (intorno all'1'49") che gii valga come garanzia per la finale di Coppa. La sua prova, così come quella di Dionisi, è da seguire con emozione autentica, oltre che con attenzione. L'atletica italiana non mette, di suo, solo contenuti emotivi nella riunione. Un ricco contributo tecnico lo danno Del Forno e Sara Simeoni, ancora attesa su misure prossime all'I.90 nel salto in alto, ! Gabriella Dorio nei 1500 femminili (non troverà qui la sua «cara nemica» Pigni): la vecchia Europa è ben rappresentata pure dalla Francia che con Nallet e Drut of fre il meglio nelle due gare sugi' ostacoli, 400 e 110, sfidando due assi d'America (Bolding e Foster) con molte fondate pretese di poter vincere il confronto. Come di re che ci saranno applausi pe; tutti, italiani, europei e america ni, assi e no. Antonio Tavarozzi ! March Fiasconaro Renato Dionisi tenterà stasera sulla pedana dello stadio dei Pini un ennesimo recupero