E' un costruttore edile il rapitore del piccolo Chiacchierini a Roma di Liliana Madeo

E' un costruttore edile il rapitore del piccolo Chiacchierini a Roma Riconosciuto senza esitazione dalla nonna del bimbo E' un costruttore edile il rapitore del piccolo Chiacchierini a Roma Ha 38 anni - Il suo giro d'affari è di centinaia di milioni - Avrebbe ideato e compiuto il sequestro perché non riusciva a vendere le sue case "abusive": ora è in carcere (Nostro servizio particolare ) Roma, 31 luglio. Uno dei presunti rapitori > del piccolo Claudio Chiacchie-1 rini — sequestrato nella casa I dei nonni a Torrimpietra il' 17 maggio e rilasciato il 3 giugno dietro il pagamento di un riscatto che si aggira sul miliardo di lire — è fi-1 nito in prigione questa notte. E' stata la nonna del bambino ad accusare senza titubanze l'uomo, al termine di un confronto all'americana durante il quale le sono Sta te mostrate dieci persone dalle caratteristiche fisiche a naloghe. Erano otto carabinierfe due SQSpetti Uno prima del confronto, per paura 0 nervosismo si era aDbanQOnato a uno sfo g0 di pianta L.altro na so. stenuto senza battere ciglio la tensione del momento. La anziana signora ha puntato il dito su quest'ultimo: « e' lui. Lo riconosco perfettamente. /; fazzoletto che aveva usato per nascondersi la faccia gli cadde tre-quattro volte du rante l'irruzione a casa mia. e' una faccia che non dimen ticherò mai tanto l'ho impres sa nella mente da quella ma ledetta sera ». Anche Claudio e la dome stica, che si trovava in casa al momento del sequestro, hanno riconosciuto senza ombra di dubbio l'uomo. Giu- seppe Presciutti è stato subito ammanettato e qualche ora dopo, sotto buona scorta, condotto a Regina Coeli. Ha 38 anni, fa il costruttore edile, il gior dei suoi affari è nell'ordine delle centinaia di milioni. Se risulterà essere il vero colpevole, si sarà colpito — in lui — uno dei cervelli e degli esecutori dell'» Anonima sequestri». ieri' sera "negl'uffici del ! nucleo investigativo dei ca¬ rabinieri era in compagnia del suo socio in affari Egidio Sperati. Tutti e due era- no finiti in carcere gno scorso, sotto di favoreggiamento, dfr„° de£e, indf5&LfUl seque stro del presidente della « Voxson », Amedeo Ortola nel giù-1 l'accusa j nel qua- j ni. Era risultato infatti che i lo Sperati figurava proprie tario della « Mercedes » trovata nella zona del rapimento, a bordo della quale c'erano siringhe e tamponi, e che sarebbe dovuta servire per trasportare il sequestra- to: ma l'auto non fu usata, ì perché bloccata da una pat- ! tuglia di carabinieri che sta- vano svolgendo indagini in | merito al rapimento Chiac- ■ chierini, e lo Sperati dimo- strò di aver venduto la mac- ! china a Jack Berenguer, ca- j po della « banda dei marsi- ' gliesi ». Il Presciutti fu ac- ; cusato di avere offerto ospi-1 talità a Berenguer. Ambedue poi ottennero la libertà provvisoria. Ma le indagini sul | loro conto non cessarono. Gli elementi, che hanno < condotto gli inquirenti fino al Presciutti, sono stati diversi, tanti tasselli di un mosaico pazientemente messo insieme. L'identikit del rapi- ; natore, che fu possibile trac- ; ciare sulle indicazioni fornite dalla nonna e dalla go- ! vernante di Claudio Chiac- ! chierini. L'amicizia molto \ stretta fra la famiglia Chiac-1 chierini e la famiglia Ortolani, colpite a breve distan-1 za l'una dall'altra dallo stesso atto criminoso. Il racconto della sua prigionia fornita da Claudio, tenuto all'addiaccio, in zona boscosa, presumibilmente nella campagna tra l'Aurelia (dove c'è Torrimpietra) e la Cassia (dove fu rilasciato): e proprio in quel circondario il Presciutti risulta essere proprietario di una tenuta. Le circostanze intercorse fra il sequestro Chiacchierini e il sequestro Ortolani. Il tenore di vita, fattosi improvvisamente brillante e dispendioso, del Presciutti dopo il rilascio del bambino. Il costruttore aveva attraversato un periodo di grosse difficoltà finanziarie. Aveva costruito case per di milioni. Ma senza licenze, abusive. E, dati i rischi che oggi più facilmente si possono correre, nessuno le voleva comprare. Le pressioni dei creditori per avere indietro i prestiti con cessigli si erano intensificate. Questa situazione, secondo gli inquirenti, avrebbe spinto il Presciutti ad architettare un sequestro capace di fruttargli un'ingente cifra. Per non di-1 centinaia i erano case j sperdere il denaro che si sa-1 rebbe potuto ricavare dalla ! impresa, e per mancanza di j un' organizzazione efficiente | già collaudata, il Presciutti a- ! vrebbe ideato e messo in at to di persona il sequestro del bambino. Un sequestro fatto da gente « non professionista » fu detto subito: i 1 i tre che irruppero nella villa j prima chiesero i soldi poi se ne andarono con il bambino, a uno — il Presciutti? — più di una volta cadde il fazzoletto dal viso, passarono a piedi per la campagna lasciando tracce importanti, parvero indecisi, emozionati, sottovalutarono la prontezza di spirito e la buona memoria sia del bimbo sia delle due donne che erano con lui. Questi ultimi, riconoscendo 1 il Presciutti, hanno saldato ! tutti gli altri elementi rac j colti in precedenza dagli in | quirenti, portandoli a emet ! tere nei suoi confronti il mandato di cattura, per sequesto di persona a scopo di estorsione e per associazione per delinquere. Liliana Madeo > 1 I ' 1 Roma. Giuseppe Presciutti, uno dei presunti rapitori di Claudio Chiacchierini (Ansa)

Luoghi citati: Roma