Piazza Fontana: nuovi documenti del Sid ai magistrati che interrogano Rauti (msi) di Silvana Mazzocchi

Piazza Fontana: nuovi documenti del Sid ai magistrati che interrogano Rauti (msi) A Catanzaro, prosegue l'istruttoria-bis sulla strage di Milano Piazza Fontana: nuovi documenti del Sid ai magistrati che interrogano Rauti (msi) E' probabile che giunga anche un « dossier » dalla Grecia sul ruolo svolto dal servizio segreto del passato regime dei colonnelli - Ritornano i nomi del «signor P» e di Costantino Plevris, capo della polizia segreta ellenica nel 1969 (Dal nostro inviato speciale) Catanzaro, 31 luglio. Continua a negare tutto Pino Rauti, imputato di strage. Oggi l'ha fatto per tre ore e mezzo, il tempo di durata del secondo giorno di interrogatorio. Quando, poco dopo le 13, accompagnato dal suo legale Nicola Madia, è uscito dalla stanza del giudice istruttore Migliaccio, si è lamentato. «Avremmo già tutto finito se non fossi il solito pignolo». E invece si continua domani per le ultime contestazioni, gli ultimi quesiti , ; i I [ I ; marginali. Ventitré cartelle | ( tante sono state le pagine ; trascritte a verbale dal cancelliere Musolino ) non sono i state sufficienti a raccogliere l'autodifesa di Rauti. Oggi pomeriggio un nuovo , atto istruttorio ha interrotto ; l'interrogatorio fiume del dei putato missino. Convocato I per le 17 in punto, è arrivato [ il colonnello Genovesi per consegnare ai giudici ulteriori I informative raccolte dal ; «nuovo» Sid sulla strage di piazza Fontana. A sei anni dai fatti, dunque (questa è la paradossale verità ) la magistratura continua ad acquisire note inedite su quel tragico 12 dicembre del 1969. Genovesi, già interrogato a Catanzaro I un mese fa, ha avuto ora con : i magistrati un colloquio in: formale. Argomento: Giannetj tini, Freda, Ventura e i Nuclei ] della difesa dello Stato, il loI ro gruppo eversivo per l'inter! vento nelle forze armate. Evi¬ dentemente ancora non tutti i 1 dubbi sono chiariti. Le zone ì oscure sono molte e le con-1 I traddizioni dell'istruttoria re ; stano profonde, Al Sid, il p.m. j Lombardi aveva chiesto di ; chiarire meglio i legami inter- corsi tra il Servizio segreto e Rauti dal '65 in poi, ma su questo punto non è per ora giunto nulla. Dopo tutti questi anni, il «nuovo» Sid ha bisogno ancora di tempo per iMariano !' raccogliere quanto richiesto dalla magistratura. Attraver so i canali ufficiali, comunque, i giudici di Catanzaro continuano a indagare: hanno invitato l'attuale governo greco a collaborare e a fornire I rapporti dettagliati sui numerosi viaggi in Grecia di Pino Rauti, compreso quello assie-1 me a quaranta giovani neofascisti, a Pasqua del '68. Ora si attendono i risultati. La Greeia, che proprio in questi j giorni sta processando i co lonnelli che la privarono in j una sola notte della libertà e j della democrazia, fornirà al più presto i documenti in suo I possesso. Tutto questo porterà a nuovi atti istruttori. Seguiranno probabilmente confronti tra Rauti e alcuni testimoni, forse rappresentanti dell'ex Stato maggiore della difesa poiché la pubblica accusa milanese ha ritenuto che la coppia Rauti-Giannettini 1 costituisse per Freda e Ventu j ra H tramite con i massimi vertici della gerarchia militare. Quando 1 poi, fra qualche mese, questa terza istruttoria sulla strage di piazza Fontana sarà esaurita, i giudici dovranno decidere se prosciogliere o no il fondatore di Ordine nuovo dall'accusa di strage. Nessuno qui nasconde il dubbio che la posizione processuale di Rauti potrebbe mutare sulla base del nuovo materiale acquisito. I rapporti greci potranno finalmente chiarire i dubbi sull'identità del «signor P.», la persona che, a stare al documento «Finer» avrebbe dovuto provocare in Italia, con l'appoggio di elementi delle forze armate, la caduta del centro-sinistra e il rovesciamento della democrazia attuando una catena di attentati da attribuire all'e- strema sinistra. Il «signor P.» è il protagonista del dossier consegnato nel '69 da un rappresentante della Resistenza greca a Leslie Finer, ex corrispondente da Atene del giornale inglese The Observer. Il documento fu compilato nel maggio '69 da un agente degli I ex servizi segreti greci (Kip) ; |! I ; e inviato ad Atene all'allora presidente del Consiglio dei ministri greco, Giorgio Papadopoulos. Nel rapporto si riferisce che il «signor P.», appena tornato dalla Grecia, ebbe un incontro con alcuni elementi delle forze armate. Sotto la voce «azioni concrete», poi, si afferma: «Quanto previsto non è stato possibile realizzarlo prima del 20 aprile», e ancora che «la modifica dei piani si era resa necessaria per le difficoltà d'accesso ai padiglioni Fiat». E' esplicito il riferimento agli attentati del 25 aprile '69 compiuti all'ufficio cambi della stazione centrale e al padiglione Fiat della Fiera j campionaria di Milano, reati ! di cui Rauti è oggi imputato. Il deputato missino ha nega■ to, come già fece nel '72, di essere stato in contatto con i servizi segreti greci. «Conobbi Costantino Plevris — ha ammesso più volte Rauti (Plevris era il capo del Kip) — ma si trattava di rapporti personali. Non andai alla riu| nione di Padova del 18 aprile '69», ha detto infine Rauti, negando di avere partecipato all'incontro che servi alla cellula Freda-Ventura per programmare gli attentati successivi. Marco Pozzan, il bidello padovano che l'accusò, ! è da tempo latitante. Silvana Mazzocchi | ; i j ! ■ Catanzaro. Il missino Pino Rauti (Tel. Associated