Lauda: "Andate piano come vado io,,

Lauda: "Andate piano come vado io,,I consigli del campione agli automobilisti che partono per le vacanze Lauda: "Andate piano come vado io,, In questi giorni d'intenso traffico per le vacanze sono avvenuti numerosi incidenti stradali. Abbiamo chiesto qualche consiglio per la guida a Niki Lauda, 26 anni, austriaco, pilota delta Ferrari, al comando del campionato mondiale di Formula 1. Oggi correre nei Gran Premi significa battersi sul filo dei centesimi di secondo. Bisogna impegnarsi con tutte le proprie forze e impegnare al limite la macchina che ti hanno affidato. Per fortuna, non altrettanto capita quando si viaggia nel normale traffico di ogni giorno, in mezzo ad automobilisti che, salvo rari casi, non pensano certo di trovarsi in gara. Allora, io divento sprecone: il tempo non è più un assillo, dieci minuti in più o in meno non sono lutila per me. Preferisco calcolare una tabella di marcia prudenziale ed evitare affannose corse per non perdere l'aereo o essere puntuale ad un appuntamento. Direi, quindi, che alla base di ogni viaggio, specialmente in questo periodo, deve stare la mancanza di fretta. Non farsi prendere dall'ansia di arrivare, dall'assillo di giungere con cinque minuti di vantaggio. Per farlo si tentano manovre azzardate, si rischia troppo. Bisogna anche avere tanta pazienza. Ci sono gli automobilisti della domenica o quelli che si ricordano di possedere una vettura soltanto nelle ferie. Sono meno esperti ed abituati degli altri, accusano di più la fatica del viaggio, sono meno pronti nelle reazioni davanti ad improvvise difficoltà. E' bene diffidare di tutti, cercando di essere preparati a rea¬ gire agli errori degli altri automobilisti. Questo mi pare valido in modo particolare sulle autostrade e nei momenti di traffico convulso e veloce. Penso di rischiare maggiormente in tali situazioni, mentre sono al volante della mia 151 mirafiori, che in pista, con la Ferrari: in gaia ci conosciamo e ciascuno sa il comportamento da tenere per sé e per i colleglli, fuori non si sa mai cosa può accadere. lo, ad esempio, ho avuto l'anno scorso in Austria un brutto incidente autostradale per l'assurda manovra di un camionista, che ha compiuto un'improvvisa e vietatissima manovra ad «U» per cambiare carreggiata. Ho intuito le sue intenzioni e sono riuscito ad evitare lo scontro, ma sono finito contro i « guard-rails » danneggiando gravemente la mia auto. Un notevole spavento, sinceramente. L'episodio mi induce a suggerirvi di anticipare i tempi, di regolare cioè la guida su quanto capita qualche centinaio di metri davanti al «muso» della vostra auto. Intuire le intenzioni degli altri non è molto difficile, a patto però di usare una certa concentrazione. Un punto da sottolineare riguarda il carico dei bagagli, lo sono abituato a guidare vetture equilibratissime, in cui la distribuzione dei pesi costituisce un elemento fondamentale. Vedere automobili ricólme di valigie, con bagagli sul tetto, magari tanto appesantite da procedere con la «coda» schiacciata e il «muso» sollevato, mi impressiona. Penso alla tenuta di strada, alla frenata, alle reazio¬ ni nel caso di una manovra di emergenza. Se posso, lo ammetto, giro subito alla larga. Comprendo il problema di chi compie un lungo viaggio con la famiglia, ma ritengo che il rischio sia eccessivo. Altro argomento importante è quello della preparazione della vettura, valido sempre ma soprattutto in questi giorni. Secondo me. la messa a punto di un'automobile, da corsa o da turismo, è un elemento fondamentale per il rendimento e la durata della stessa, per la tranquillità del guidatore, per la sicurezza. Partire senza accertarsi che la macchina sia in perfetto ordine è una notevole imprudenza Bisogna avere pazienza, recarsi presso un'officina di fiducia e far controllare sterzo, freni, impianto di illu¬ minazione, pressione pneumatici. In particolare, attenzione alle gomme. So bene quanto sono importanti. In un Gran Premio di Formula 1 possono aiutarmi a vincere o causare la mia sconfitta, in strada, specie se sono mal equilibrate o gonfiate a pressioni sbagliate, potrebbero provocarmi un incidente o aggravare una situazione critica Lasciatemi ancora dire una cosa: a me piace la velocità, ma nel senso che grazie ad essa posso affermarmi in gara. Quando sono in viaggio la dimentico o, perlomeno, la proporziono alle condizioni del traffico e della strada, puntando più su un ritmo dolce e costante che su strappi e sussulti. Si fa prima e si rischia meno. Niki Lauda

Persone citate: Lauda, Niki Lauda

Luoghi citati: Austria