Una finale per "Ago,,

Una finale per "Ago,, Sulla pista di Imatra Una finale per "Ago,, Rischia di perdere sia nella 350 che nella 500 - Cecotto e Phil Read sono favoriti Mino Agostini cerca il successo in Finlandia (Dal nostro Inviato speciale) Imatra, 26 luglio. Tra uno scroclo d'acqua e una schiarita Giacomo Agostini studia le carte migliori da giocare domani in quella che forse è la giornata più importante della sua carriera professionistica. Nel breve volgere di un pomeriggio si gioca tutti insieme i due campionati del mondo in cui è impegnato e non ha moto vincenti, né condizioni collaterali, la pista, lo stesso clima, favorevoli. Eppure il campione appare calmo e moderatamente sicuro quasi avesse una carta segreta da giocare, carta che nessuno conosce e che potrebbe essere poi soltanto Il peso di una classe superiore. I capitoli sono due e ben diversi. Nella 350 ce Johnny Cecotto rimane davanti a Mino di pochi decimi non decisivi ma indice comunque di una possibile superiorità meccanica. Mino strizza l'occhio e dice un sibillino: « Mezzo secondo, mi sta bene ». S'intende forse un proprio impegno limitato, la coscienza di poter fare largamente meglio, mentre il ragazzino visto dal vivo sulle •■ esse » veloci del terrilineo davanti alla stazione sembrava già ai limiti del possibile. Può essere una spalla a questa tesi il distacco minimo che Mino dà al francese Patrick Pons che è pilota bravo e adatto ai circuiti veloci, ma che dispone di una moto decisamente mediocre almeno rispetto a quelle di Ago e Cecotto. Nella 500 ce il discorso diventa più complicato. Nell'ultimo turno di prove della giornata finito praticamente quando ormai servivano i fari per girare, Read e Sonerà da un lato, e Agostini dall'altro, hanno cominciato a far botta e risposta cominciando a scendere dai 2'24" fino ai 2'17" e rotti di Bonera e Read appena avvicinati a più di un secondo da Ago. Ouanto c'è di vero in questi tempi ottenuti per di più sfidando la pista prima bagnata con le gomme slicks, è difficile dire e soprattutto diventa una impresa stabilire chi sia arrivato al rendimento limite e chi invece si è mantenuto sulla media. Poi c'è il mistero delle Suzuki improvvisamente passate dal ruolo di mattatrici a quello di comparse proprio sul circuito più veloce che avrebbe dovuto esaltarne la potenza. Ovviamente c'è già chi giura che il comportamento di Sheene sia dettato da rapporti di buona amicizia con il clan Mv e con Read in particolare, ma più difficile rimane da spiegare il comportamento di Lansivuori che qui in Finlandia a venti chilometri da casa sua avrà pure qualche interesse a far bella figura. Tepri ha detto alla radio finnica che ha avuto problemi di carburazione e che spera di risolverli entro domani. Certo è perlomeno strano che una macchina come la Suzuki e un pilota di classe possano essere eguagliati da un privato, pure dotato, come lo svizzero Coulon. Non c'è nulla di certo quindi, nulla di determinato, tanto più che la situazione di punteggio alla quale ho già accennato nei giorni scorsi favorisce Agostini nella classe maggiore. Se Read non vince Minn può accontentarsi di arrivare anche terzo. Certo che la defaillance, voluta o nn. di Sheene riporta Phil in zona vittoria e quindi Mino è obbligato ad arrivare almeno secondo. A questo punto entra in gioco il compagno di Read, Gian Franco Bonera che su questo percorso si sente assai a suo agio tant'è vero che lo scorso anno rinunciò volutamente al successo pur di dare a Phil la sicurezza matematica del titolo. Sempre in chiave Agostini, ben diversa è la situazione della 350 ce dove la gara deve essere condotta tutta all'attacco alla ricerca di un successo che riesca in qualche modo anche a stroncare Cecotto, pericoloso anche se arriva secondo. Tono minore rivestono le altre due prove in programma quella riservata alle 50 ce, che ha sostituito la 125 ce, e quella della 250 ce. Nelle microcilindrate Lazzarini ha dato un'altra dimostrazione di potenza ottenendo il record del circuito ben davanti a Niero ormai campione del mondo. Nella 250 ce Villa ha lasciato campo libero al suo compagno di squadra Rougerie che ha distanziato di un secondo e mezzo Cecotto. In questa classe le cose per Johnny non vanno bene poiché Villa ha soltanto bisogno di aspettare che lui non vinca. Va bene quindi Rougerie che può togliersi la soddisfazione di un successo iridato e dare a Villa una sicurezza matematica Giorgio Viglino CLASSE 50 ce: 1. Eugenio Lazzarini (It.) Piovatlcci 2'52"9, alla media di 124,6; 2. Nieto (Sp.) Kreidler 2'55"4; 3. Fittberger (Ger.) id. 2'59"3: CLASSE 250 ce: 1. Michel Rougerie (Fr.) Aermacchi H.D. 2'24"6, alla media oraria di km 150,1; 2. Cecotto (Venez.) Yamaha 2'26"1; 3. Villa (It.) Aermacchi H.D. 2'27"1. CLASSE 350 ce: 1. Johnny Cecotto (Venez.) Yamaha 2'22"6, alla media oraria di km 152,2; 2. Giacomo Agostini (It.) Id. 2'23"2; 3. Pons (Fr.) id. 2'23"5. CLASSE 500 ce: 1. Gian Franco Bonera (It.) Mv Agusta 2'17"1, alla media oraria di km 163,5; 2. Read (GB) id. 2'18"4; 3. Agostini (It.) Yamaha 2'18"6.

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