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Vittima del cloruro di vinile Vittima del cloruro di vinile Morto di cancro - Visita medica a tutti i dipendenti dello stabilimento (Dal nostro corrispondente) Ferrara, 25 luglio. (m.g.) Un operaio chimico di Ferrara, Giovanni Vanni, 55 anni, è morto una decina di giorni fa, all'ospedale, per cancro al fegato. Il male sarebbe stato originato da intossicazione da cloruro di vinile, una sostanza chimica con la quale la vittima era quotidianamente a contatto, per ragioni di lavoro, in un reparto dello stabilimento Solvay-Solvic di Ferrara. Dopo il decesso dell'operaio, sono stati compiuti accertamenti da parte del direttore dell'Istituto di anatomia patologica dell'Università ferrarese, professor Lanza, e, su richiesta della «Federazione provinciale lavoratori chimici», anche dal direttore del Centro tumori di Bologna, professor Maltoni. I due periti hanno accertato che l'angiosarcoma del Vanni, ha la stesse caratteristiche di quello che colpisce gli operai che lavorano in ambienti tossici (45 casi nel mondo, 3 in Italia). Il sindacato ferrarese lavoratori chimici, che già da diverso tempo aveva denunciato il pericolo che incombe su un centinaio di dipendenti dello stabilimento Solvay-Solvic, ha diramato, attraverso la segreteria della Cisl, un comunicato dove sottolinea il grave problema della cancerogenità del cloruro di vinile e, unitamente al consiglio di fabbrica della Solvay, ha chiesto l'intervento di una commissione tecnico-scientifica allo scopo di valutare la possibilità di una sostanziale modifica degli impianti dove viene trattato il tossico, secondo le indicazioni espresse dalla commissione e dai lavoratori. Frattanto, gli operai della fabbrica in questione sono stati sottoposti ad accurate visite da parte del servizio sanitario di medicina del lavoro dell'Arcispedale di Ferrara, e alcuni sono stati ricoverati in osservazione, in quanto avrebbero manifestato disturbi epatici e cardiaci. Operaio a Ferrara