La tre giorni atletica di Firenze

La tre giorni atletica di Firenze La tre giorni atletica di Firenze Un valido "test,, in vista di Nizza Ora si attendono i recuperi degli atleti assenti - Da Mennea a Fiasconaro, da Benedetti a Siega - Le belle prove di Veglia e Fraquelli (Dal nostro invialo speciale! Firenze, 25 luglio. Se è vero che in questi giorni Plerelto Mennea pensa sempre a Borzov, è altrettanto sicuro che tutta l'atletica azzurra pensa solo a Nizza, alla finale eli Coppa Europa del 16 e 17 agosto, dove la nostra Nazionale cerca un posto — che non sia proprio l'ultimo — Ira le prime otto del continente. Per conseguenza, I campionati assoluti conclusi ieri sera, dopo tre serate-fiume con chiusura a mezzanotte, e magari dopo, vanno interpretate essenzialmente In funzione di questo imminente impegno. Del resto le novità, le cosiddette • rivelazioni », non ci sono proprio state e nessuno se le aspettava, essendo risaputo che la nostra atletica è un mare mosso soltanto sul piano dialettico-polemico (qui i cavalloni si scatenano e si rinnovano a -gogò '1, mentre su quello tecnicoagonistico, la bonaccia è costante, il ricambio di protagonisti del tutto inesistente. Come stanno dunque gli azzurri, a ventitré giorni dalla linaie di Coppa? Non male, si può dire. Ma occorre subito distinguere fra presenti ed assenti, perché se quelli che hanno gareggiato a Firenze si sono dimostrati nel SO per cento dei casi in condizioni più che accettabili, preoccupano quelli rimasti fuori per motivi vari, da Mennea a Fiasconaro, a Benedetti, a Siega. Per fortuna, chi è andato in pista o in pedana ha offerto considerazioni positive; come Del Forno nel salto, i lanciatori De Vincentiis e Groppelli. gli ostacolisti Buttari e Ballati, l'astista Fraquelli, come Fava e soprattutto Cindolo, che sta recuperando la forma giusta. A Firenze, Il tenacissimo Pippo ha vinto 5000 e 10.000 con tempi rilevanti, con una condotta di gara assai convincente: nei 10 km. ha saputo scendere per la prima volta nella stagione, sotto i 29 minuti, in una gara dai contenuti tecnici notevoli. Cindolo e Fava partono oggi per il Canada, in un gruppetto di nove azzurri con Abeti, Fraquelli, Buttari, De Vincentiis, Del Forno, Visini e Sara Simeoni, per partecipare alle gare preolimpiche di Montreal. Cindolo non correrà la Maratona, gli hanno chiesto di non stancarsi troppo, per poter dare il massimo a Nizza, dove si spera di avere da tutto il nostro mezzofondo risultati incoraggianti. Dipende da Cindolo e da Fava, magari anche da Cantoreggi, varesino ventitreenne, secondo agli assoluti nei 3000 siepi, e forse meritevole di una promozione in azzurro, che consentirebbe anche vantaggi di formazione, liberando Fava dall'obbligo di correre due gare. Il discorso 'tattico « è da collegare anche al nome di Pasqualino Abeti — vice-Mennea, per due giorni —. tornato allo sprint per portarsi a casa due maglie tricolori, ed ora proponibilissimo — In aggiunta ai 400 metri e alla 4 per 400 — per la staffetta veloce, che sembra aver perso Benedetti, fermatosi a ricaricare fisico e morale. Tra i pochissimi azzurri che hanno fallito, bisogna mettere il martellista Podbcrscek. soltanto nono, ma giustificato da condizioni tisicìie imperfette, ed il lunghista Molinaris, finito quarto in una gara die ha rilanciato Fontanella e ha riproposto il diciottenne torinese Veglia, con un 7.64. primato italiano juniores. La prova di Veglia è andata a tur mucchio, — o almeno mucchletto — ieri sera, con altri risultati positivi per l'atletica piemontese: uno dei quali scontato (successo della Scaglia nel disco), altri promettenti per il futuro (lo iunior torinese Albertin, terzo nei 200. con Diana, quinto), uno rassicurante per il presente (i 5,20 ottenuti alla prima prova in assoluta sicurezza, dall'astigiano Fraquelli). Adesso. Fraquelli è titolare definitivo in azzurro: il ritorno di Dionisl è stato salutato con simpatia, ma la preparazione ridottissima ha inesorabilmente limitato le «chances» di Renato, che ha superato i 4.80 alla terza prova, poi ha «passato» senza saltare le misure intermedie, per giocarsi tutto sui 5.20. dove non ce l'ha latta. Si è accontentato del quarto posto ed ha rivolto auguri sinceri all'amico Fraquelli per Nizza. insomma, i presenti sono stati quasi tutti promossi, adesso aspettiamo il ritorno degli assenti per la nostra nazionale. Soprattutto di Mennea che dovrebbe riprendere prestissimo la preparazione, augurandosi di cancellare del tutto il dolorino al ginocchio sinistro che lo ha bloccato in questi giorni (oggi Pieretto lare il punto della situazione a Formia con II suo trainer Vittori): e anche di Fiasconaro, con il quale il presidente della Fidai Nebiolo ha frequenti contatti telefonici. Marcello è in famiglia a Johannesburg, ha fatto sapere che arriverebbe in Italia il 10 o Vii agosto: da Roma cercano di convincerlo ad anticipare la data, perché sia disponibile per una gara-collaudo, da corrersi il 6 agosto a Viareggio. In tal modo. Fiasconaro avrebbe anche più tempo per adattarsi al cambiamemo di clima, visto che in Sudafrica si è in pieno inverno. Antonio Tavarozzì