Più debole l'ipotesi di un delitto si rafforza quella della disgrazia di Gianni Bisio

Più debole l'ipotesi di un delitto si rafforza quella della disgrazia Più debole l'ipotesi di un delitto si rafforza quella della disgrazia La studentessa quindicenne uccisa a Villafranca Dopo il rilascio dei giovani sospettati, le indagini ripartono da zero - Le ricostruzioni, che i carabinieri stanno vagliando - Fondamentali i risultati dell'autopsia Ancora mistero sulla fine di Francesca Macls. la (iidiidiccniic trovata rantolante sulla circonvallazione di Villafranca Piemonte all'alba di domenica. Le due Ipotesi — delitto o Investimento da parte di un « pirata » della strada — restano entrambe valide. L'autopsia, compiuta dal prof. Pierluigi Balma BoiIone ha accertato elle la ragazza è morta per la lacerazione del polmone destro con conseguente emorragia interna. La perizia avrebbe anche permesso di stabilire che Francesca Macis non avrebbe subito nessu- na sevizia nelle ore immediatamente precedenti alla morte, né sono state trovate tracce dì violenze di alcun genere. Il corpo presenta numerose ecchimosi e ferite da laglio prodotte verosi- mllmcntc dalle lamiere di una automobile (non certamente da un'arma), escoriazioni sparse partlcolarmenle numerose sulla re- gione toracica. In definitiva si tratta di un complesso di lesio-ni tipiche dell'Investimento stra- dale. Agli investigatori tocca ora stabilire se questo è stato volontarlo o meno. Nel primo caso ci si troverebbe di fronte ad un calcolato assassinio, compiuto con un'arma certamente Insolita, nel secondo si tratterebbe dell'ennesimo pirata della strada. Esaminiamo le due ipotesi. Delitto. Francesca Macis esce di casa sabato 19 alle 18 e trascorre tre ore e mezzo con il fidanzato Luigi Blmonte, Infermiere al Santa Croce di Moncalleri. 11 ™8<>zzo Ia ***** via Settem- brini: Francesca non vuole tor nare a casa. Verso le 21,30 la ab- bordano Antonio Rubino e An- drea Busso, operai di Beinaseo. Francesca sale sulla loro «128» e tutti insieme vanno ad Aviglia na. Lei accetta la loro compa- j ' ! ; ! ! I 1 j Il luogo in cui è stala ritrovata la giovane morta sulla strada per Villafranca ghia pur senza altra conseguenza. Non si sa quando e perché la ra-1 gazza, che Indossa I blue jeans, j ai sarebbe tolti gli slip, che forse j si sarebbe messi in tasca. , A una certa ora prega l due giovani d'ospitarla per la notte: cercano una sistemazione presso amici a Beinaseo e Orbassano, ma inutilmente. Poco dopo l'urta i la giovane viene lasciata in corso I Uroassano angolo via Settembri- | «••• Da questo ^momento è solo possibile fare ipotesi, Francesca potrebbe aver accet- i tato un passaggio dal suo assas- ; sino: fra i due c'è un litigio e la giovane, dopo essere stata tra| mortita, viene scaricata sulla strada. L'uomo le posa accanto : le scarpe, gli slip e riparte. Francesca, a terra, viene investita da un'auto che non si ferma. Alle ' 5,30 viene trovata moribonda. Contro questa tesi c'è la man' canza di qualsiasi segno di inciì dente sul luogo dove è stata tro' vata Francesca: né tracce di freI nata, né vetri rotti né frammenti ; di vernice. Nessun rumore soi spetto (che facesse pensare ad I un investimento) è stato udito ! dall'autotrasportatore Carlo Gonella che abita a poca distanza, soltanto dei gemiti. La ragazza potrebbe essere stata anche investita volontariamente dal suo assassino e poi trasportata sulla circonvallazione di Villafranca. Il fatto però appare strano perché vi sono altri modi molto meno rischiosi di eliminare una persona. In più, investita volontariamente, poteva essere lasciata sul luogo del delitto. Perché spostarla? Incidente provocato da un «pirata». E' l'ipotesi sotto molti aspetti più probabile. Anche il particolare della mancanza di segni dell'investimento può essere spiegata. Ammettiamo che la ragazza raggiunga la zona di Villafranca con un occasionale accompagnatore, il quale ad un certo punto la abbandona. Francesca — che cammina a piedi sulla strada buia — viene investita In un punto dal quale è facilmente identificabile l'investitore. Questo si spaventa, vede che la ragazza è in condizioni disperate. La carica sulla macchina e la trasporta lontano, sulla circonvallazione di Villafranca. Qui il corpo viene adagiato sul ciglio della strada: il pirata mette accanto le scarpe e le mutandine probabilmente cadute dalla tasca. Poi si allontana. Ora ha tutto il tempo di far sparire le tracce sulla sua auto (dentro e fuori) e sul luogo dell'Investimento. Sono tutte ricostruzioni possibili, attentamente vagliate dal col. Schettino e dal cap. Vitagliano che stanno conducendo le indagini. L'ipotesi del delitto, volontario o preterintenzionale, non viene scartata. Nello stesso tempo si cerea di spiegare l'incidente e di chiarire che cosa ha fatto Francesca Macls tra l'una e l'ora in cui è stata trovata morente. Gli investigatori cercano una «500» chiara — forse verde — che è stata vista allontanarsi dal luogo dove è stata trovata la ragazza. Nello stesso tempo seguono la traccia fornita dalla misteriosa telefonata giunta all'avv. Perla. In entrambi i casi sono indagini lunghe e difficili. Gianni Bisio

Persone citate: Antonio Rubino, Carlo Gonella, Francesca Macis, Francesca Macls, Pierluigi Balma, Vitagliano

Luoghi citati: Moncalleri, Villafranca, Villafranca Piemonte