imposte dirette: da lunedi sciopero bianco a oltrarno

imposte dirette: da lunedi sciopero bianco a oltrarno Le decisioni del sindacato nazionale imposte dirette: da lunedi sciopero bianco a oltrarno Verranno applicate rigidamente norme e regolamenti in materia fiscale e amministrativa - Non sarà fatto alcuno straordinario Roma, 23 luglio. La segreteria del sindacato nazionale del personale delle imposte dirette, riunitasi oggi, ha preso in esame i risultati delle consultazioni di base e ha deciso — informa un comunicato — che « la lotta del personale delle imposte dirette proseguirà ad oltranza con trasformazione dello sciopero a partire dal 28 luglio 1975 da tempo indeterminato a sciopero bianco, mediante la rigida applicazione delle norme e dei regolamenti in materia fiscale ed amministrativa, con l'astensione dal lavoro straordinario ad oltranza, col rifiuto deciso di qualsiasi collaborazione con l'amministrazione oltre il normale lavoro ». « Tale decisione — prosegue il comunicato — è conseguente alla chiusura estiva del Parlamento e al rinvio ad ottobre dell'approvazione della legge 2170 per il trattamento economico del personale finanziario ». « Ogni responsabilità connessa a questa grave presa di posizione cui è stato costretto il sindacato — è detto nella nota — deve addebitarsi al governo e alla mancata volontà di tutte le forze politiche che con il loro atteggiamento dilatorio non hanno risolto le più elementari e vitali esigenze del Ministero delle finanze. Il loro comportamento ha dato al Paese, già in grave crisi economica, un lungo sciopero i cui danni sono incalcolabili ». Il sindacato, quindi, riba disce i seguenti punti « cheihanno qualificato l'azione del personale delle imposte di- leML l™V°sl?}0.nLJ}LeUa ha già colpito inesorabilmente i lavoratori a reddito fisso, specie nelle fasce più basse; lo slittamento dell'anagrafe tributaria e la mancata meccanizzazione dei servizi non consentono l'immediata liquidazione e la riscossione dell'imposta relativa ai redditi dichiarati nell'anno 1975; la carenza numerica del personale non consente di realizzare l'azione accertatri- ce e legalizza, col decorso del tempo, l'evasione fiscale; la necessaria compensazione per le mancate entrate tributarie ! nel settore delle imposte di-1 rette inasprirà l'imposizione indiretta ed acutizzerà l'indebitamento pubblico e costringerà il governo alla emissione di nuova carta moneta ». Il comunicato, infine, afferma che « la categoria re spinge come inefficace la prò-1 posta del governo per l'in-1 centivazione tendente alla e- liminazìone della enorme mo- [ le di lavoro arretrato negli uffici finanziari e che essa j continuerà a lottare contro > ogni carenza politica ed am- ; ministrativa, contro ogni at-1 teggiamento equivoco e dita- tono e per la definitiva so- luzione dei problemi dell'am- ministrazione finanziaria ed infine per una corretta, onesta e civile attuazione della riforma tributaria ». (Ansa)

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