Tra gli squali delle Azzorre

Tra gli squali delle Azzorre CRONACA TELEVISIVA Tra gli squali delle Azzorre Alla scoperta del mare, secondo dei cinque appuntamenti con Bruno Vailati, è andato in onda ieri sera sul Nazionale. Come il primo, ha senza dubbio avuto spettatori numerosi e attentissimi, specie tra i « subacquei » di ogni calibro, invidiosi tutti delle prodezze sottomarine del cinquantacinquenne « esploratore degli abissi » che conduce la trasmissione affrontandone impavido i rischi. Vailati si è spostato dal Brasile verso l'Europa, facendo tappa alle Azzorre, isole vulcaniche formatesi nel corso di eruzioni sottomarine, l'ultima delle quali abbastanza recente, poiché risale al 1958. Il cataclisma di diciassette anni fa ha fatto sorgere dall'oceano una nuova isoletta tuttora deserta, non essendosi in essa concretate ancora forme di vita animale o vegetale. Soprattutto nella parte sommersa, Capelinhos (così si chiama la... neonata isoletta) presenta grandissimi elementi di interesse: le telecamere speciali di Vailati e dei suoi ugualmente ardi- mentosi collaboratori hanno saputo cogliere immagini della flora sottomarina e della fauna ìttica che, specie nella versione a colori della trasmissione, toccano il vertice dello splendore cromatico. La copia in bianco e nero restituisce meno della metà degli effetti originali, e questa riduzione si verifica anche nelle sequenze successive, dedicate all'esplorazione di un'immensa grotta e alle varie fasi del passaggio, a una certa profondità, dei banchi di tonni in trasferta dall'America verso il Mediterraneo. Peraltro va detto che pur non a colori la trasmissione resta una cosa di prim'ordine. Le sue puntate sono quanto di meglio si può attualmente vedere in fatto di documentari sui nostri teleschermi. * * Un film del 1960, Il gobbo di Carlo Lizzani, è stato, sul Secondo, l'alternativa alla Scoperta del mare. Esso fu ispirato a un fatto di cronaca romana risalente all'epoca avvelenata dell'occupazione nazista, quando un giovane di borgata lottò contro l'oppressore straniero sorretto da una sicura fede politica. Ma a guerra finita, a situazione normalizzata, il giovane, che per un difetto fisico era soprannominato « il gobbo del Quarticciolo », non seppe rie?itrare nella società, fu incapace di deporre le armi, e diventò fuorilegge, seppure il suo banditismo risultasse aureolato di riflessi sociali. Anche se risulta alquanto « datato », il film non manca, ancor oggi, di forza espressiva, aiutato in questo da attori aderenti ai ruoli, da Gerard Blain protagonista a un assai giovane Pasolini, esordiente in un ruolo dì comprimario. (Ma l'anno dopo doveva cimentarsi brillantemente come regista di Accattone;. vice

Persone citate: Bruno Vailati, Carlo Lizzani, Gerard Blain, Pasolini, Vailati

Luoghi citati: America, Azzorre, Brasile, Europa