Lisbona: più spazio ai militari moderati di Sandro Viola
Lisbona: più spazio ai militari moderati Le lotte delle fazioni delTMfa Lisbona: più spazio ai militari moderati /Dal nostro inviato speciale) Lisbona, 22 luglio. E' un momento di incertezza e di tensione per tutti, ma per i comunisti in modo particolare. La grande prova di forza offerta dai socialisti, il ritorno sulla scena dei centristi del ppd (i cui comizi — dopo mesi durante i quali il partito era parso del tutto emarginato — stanno raccogliendo notevoli folle), costituivano già un motivo di seria preoccupazione per Alvaro Cunhal. Ma ora c'è di più. Riprende fiato la tendenza moderata dell'Mfa (i cui leaders, Melo Antunes e Victor Crespo, hanno attaccato frontalmente i pro-comunisti nella seduta di ieri del Consiglio della rivoluzione) e soprattutto si ingrossa l'ondata della violenza anti-pc nelle province agricole. Le sedi del partito comunista assaltate, e spesso distrutte, si contano ormai con difficoltà. Sono circa una quindicina, ultima quella di Alcobaca (50 chilometri a Nord di Lisbona) nella quale due militanti del pc che s'erano asserragliati sono stati feriti gravemente. La sequenza è sempre la stessa. Piccole folle di due o trecento persone cominciano a dimostrare contro l'amministrazione comunale comunista (è il caso di Alcobaca) o contro le organizzazioni contadine del pcp, e dopo un po' s'accalcano attorno alla sede del partito. Se la truppa giunge in tempo dalle caserme più vicine (in Portogallo la polizia non interviene da mesi), la sede comunista resta circondata per qualche ora ma si salva dalla devastazione. Se i soldati ritardano, ecco l'assalto, i funzionari del partito picchiati a sangue, i mobili e gli incartamenti gettati dalle finestre. L'intervento dei reparti militari è sempre piuttosto blando, i primi due arresti sono stati operati soltanto ieri. Ci diceva Aurelio Dos Santos, responsabile della sezione internazionale del pcp: «Noi comprendiamo l'Mja, sappiamo che i militari esitano dinanzi all'eventualità di una vera azione repressiva. Così, non ci resta che fare da soli. Abbiamo subito tutti questi giorni, ora risponderemo. Se Qualcuno si illude di trovarci impreparati, si sbaglia, anche perché ormai disponiamo di sufficienti informazioni su tutta la serie di episodi. In essi non c'è niente di casuale e anzi si legano in un piano. Gli organizzatori sono sempre gli stessi, cucicchi locali, ex esponenti dell'Anp — il partito salazarista —, tutta gente compromessa col vecchio regime. Ma questa, ben inteso, è la manovalanza. Sul piano politico le responsabilità sono altrove, per esempio nella furibonda campagna anticomunista del ps e del signor Soares...». Il pc si preparerebbe dunque a reagire. In ur comizio nel sobborgo operaio di Barreiro, appena fuori Lisbona, un membro della segreteria politica del partito, Dias Lourenco, ha detto ieri sera: «La violenza reazionaria dev'essere stroncata, e se necessario con la violenza rivoluzionaria». Ecco così un altro motivo di allarme, in un quadro già tanto congestionato, un'altra incognita. E intanto la risposta delle autorità militari è vaga, fiacca. «Di fronte alle alterazioni dell'ordine pubblico verificatesi in alcune località — dice un comunicato di starnane —, il Consiglio della i rivoluzione si pronuncia ener-1 gìcamente contro simili azìo- j ni, e fa appello al civismo del j popolo portoghese...». | Gli attacchi alle sedi del I pcp sono certo meno sponta- nei di quel ch'era parso all'i-j nizio: ma resta che essi indi-1 cano un certo isolamento dei comunisti al di fuori delle zoi ne «rosse» (i dintorni di Li¬ sbona, l'Alentejo, il nord dell'Algarve) e una crescita di aggressività del fronte anticomunista. E se questa è al momento la tendenza che si riscontra nel Paese, pare che anche all'interno dell'Mfa i pro-comunisti conoscano notevoli difficoltà. A chi l'aveva visto una settimana fa, Melo Antunes era sembrato affaticato, depresso, sulla difensiva. Ma la campagna socialista contro Goncalves, le ripercussioni ch'essa ha certo avuto sul vertice militare, gli avrebbero ridato negli ultimi giorni uno spazio di manovra. Forse il leader dei «moderati» non riuscirà a impedire che Goncalves resti a capo del governo, ma è mol to probabile che gli riesca di sferrare un colpo contro le strutture di appoggio di cui il Partito comunista gode nel 1*M&: la V Divisione, per e sempio, e gli ufficiali preposti a^a radio, alla tv, all'ammi- nistrazione dei giornali. Sandro Viola
Persone citate: Alvaro Cunhal, Aurelio Dos Santos, Barreiro, Dias Lourenco, Goncalves, Melo Antunes, Soares, Victor Crespo
Luoghi citati: Lisbona, Portogallo
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