Nel Portogallo l'autocritica di Sandro Viola

Nel Portogallo l'autocritica Nel Portogallo l'autocritica (Segue dalla 1" pagina) sono uomini dei micro-partiti pro-comunisti (mdp, fsp, mes). Secondo Jenuino, la novità del quinto governo provvisorio dovrebbe essere la presenza — al posto dei ministri senza portafoglio, che erano i segretari dei quattro partiti della coalizione — di alcuni membri importanti del Consiglio della rivoluzione, con la carica di vice primi ministri. « Questo — ha detto il comandante Jesuino — potrebbe servire a rafforzare l'autorità del governo, a migliorare la sua capacità esecutiva, a evitare che le sue decisioni non vengano applicate». « Che sinora si sia fatto poco — ha proseguito il ministro delle Informazioni — è certo. Da qui lo scontento della popolazione, che vede problemi importanti restare insoluti, subisce il vuoto dì potere e l'instabilità generale. Inutile negare che l'Mfa ha perso negli ultimi due mesi una parte del suo appoggio popolare e del suo prestigio. E' perciò ora di passare dalle parole ai fatti ». Ma come? Ad un certo punto della conferenza-stampa, Jesuino ha detto che «la rivoluzione portoghese non può fare a meno dell'apporto del partito comunista e del partito socialista». Ora, è evidente che le concezioni di questi due partiti sull'evoluzione del processo politico e sui suoi sbocchi, non sono più avvicinabili. Il tempo dei compromessi — in una fase che vede i comunisti chiamare i socialisti «reazionari», e gli amici di Soares definire «irresponsabili» i dirigenti del pcp — è ormai trascorso. D'altra parte, i soli discorsi intelligibili che si percepiscono nella babele dell'Alfa non sono certo fatti per riannodare il rapporto coi socialisti, anzi sembrano allontanare la possibilità di un'intesa tra il Movimento militare e il partito di maggioranza relativa. Nel documento presentato all'assemblea dell'Mfa, il generale Goncalves afferma che «il capitalismo e le organizzazioni o individui ad esso legati, costituiscono il nemico principale: che «l'avanzata verso il socialismo passa per la lotta di classe»; che «le sole organizzazioni che possono partecipare al processo rivoluzionario sono quelle che puntano al socialismo "de facto", e cioè alla trasmissione di tutto il potere ai lavoratori». E Jesuino parlava stamane di «una società autogestita che, a differenza del caso iugoslavo, comporti l'effettiva morte dello Stato e in più l'autodissoluzione dei partiti». L'avvocato Mario Soares e le grandi masse che vanno ai suoi comizi sono disposti a far propri questi schemi ideologici? Sempre più allarmante è intanto l'ondata anticomunista, che non accenna ad arrestarsi. Stanotte sono state devastate altre due sedi del pc (a Estarreja e a Val de Cambra) e altre due — a Mortagua e a Moimenta de Beira — sono state accerchiate per ore da una folla inferocita. Per la prima volta, la polizia ha individuato tra gli attaccanti elementi del partito socialista. La base del partito sta così sfuggendo al controllo del vertice (ieri Mario Soares ci diceva di essere « molto preoccupato » di questo nuovo sviluppo della situazione), ma è indubbio che anche i dirigenti del ps hanno le loro responsabilità. Gli ultimi comizi socialisti hanno avuto infatti toni di tale asprezza anticomunista, da poter essere considerati una delle cause di questa che in alcune zone del nord sta prendendo gli aspetti, gli aspetti odiosi, di tutte le cacce all'uomo. Sandro Viola

Persone citate: Goncalves, Mario Soares, Soares

Luoghi citati: Portogallo