A suon di dollari si cercano dei nuovi alleati di Giorgio Viglino

A suon di dollari si cercano dei nuovi alleati Un mercato poco corretto e leale per conquistare il casco iridato delle moto A suon di dollari si cercano dei nuovi alleati MV e Yamaha si contendono i favori dei piloti della Suzuki per aiutare le aspirazioni di Read ed Agostini (Dal nostro inviato speciale) Anderstorp, 19 luglio. Il mondiale motociclistico ha trovato il suo mercato non tanto onesto né regolare, ma comunque reale e concreto. Oggetto delle trattative sono principalmente i piloti Suzuki che possono giocare di squadra con MV e Yamaha per favorire rispettivamente Read o Agostini nella conquista del titolo. Mino lo vede assai più vicino, ma Phil non intende rinunciarvi anche in forza di una organizzazione che sente ben solida e dotata di fantasia alle proprie spalle. Il mercatino vede Sheene quasi aggiudicato alla MV in forza dei rapporti di affari intercorrenti fra "ui e Read, e fondamentalmente della sua aspirazione a diventare pilota MV. Dopo la contraddittoria passata stagione che pure fruttò alla MV I! titolo mondiale, a Barry fu fatta una proposta assai concreta per passare alla casa italiana, ma lui analizzando quei risultati cambiò idea e disse di no, con rincrescimento e riserva, dichiarandosi pronto a mettersi a disposizione non appena si fosse trovato qualcosa di più competitivo. Ecco una buona ragione in più per dare una mano a Phil, ovviamente non come l'anno scorso quando cadendo lui, Barry, e cacciando fuori pista pure Agostini, decise per la prima volta l'assegnazione del titolo. Il metodo per aiutare Read c'è ed è assai più regolare, basta che Sheene vada via in partenza sfruttando la propria macchina che è la migliore del lotto, trascinandosi l'amico che è sempre lesto a mettersi in azione alla ruota. Agostini, che ha invece bisogno di un paio di giri per rendere al massimo, potrebbe trovarsi nei guai. In più ce Bonera che potrebbe rimanere in mezzo e che è più difficile da superare di un ■ Tir » su una strada di montagna quando decide di « far velo ». La Yamaha ha ripreso alle buone Teppy Lansivuori che pure lo scorso anno se n'era andato sbattendo le porte, per cambiare qualità di giapponesi. Teppy ha pranzato un paio di volte con Rod Gould ed è stato persino loquace, sforzo che compie soltanto in occasioni importanti. Ha avuto poi anche un colloquio con Agostini e Mino. dopo, è apparso meno nervoso di quanto non sia abitualmente in questi giorni. A mezza voce aveva detto ieri infatti un paio di giaculatorie nei confronti dei suoi giapponesi che gli hanno tolto Kanaya tanto buono e disciplinato da vincere soltanto quando lui non era più in gara, ma utile soprattutto a ricacciare indietro gli avversari. Altri apprezzamenti un poco pesanti sui lavori di adattamento iniziati adesso su motori e telai, adesso che in effetti è un po' tardi per contrastare il predominio delle Suzuki. Dopo l'abboccamento con Teppy. Ago è apparso meno teso ed è facile prevedere da parte del finlandese — vincitore dell'ultima edizione del Gran Premio su questo circuito dopo la caduta di Mino — una tattica di attesa diretta a mantenere il gruppo tutto compatto per favorire poi una selezione progressiva che darebbe una scala esatta dei valori. Al mercatino parteciperebbero volentieri per passioni proprie altri piloti, ma non possono richiedere molto perché non hanno mezzi tanto competitivi. Armando Toracca, ad esempio, dopo aver ricevuto il benservito dalla MV. farebbe volentieri uno scherzetto, ma la bicilindrica Suzuki che la Saiad gli ha messo a disposizione non è all'altezza delle rivali. Cer¬ to che un sorpasso potrebbe esse-i re più difficile comunque per qualcuno. L'atmosfera è tesa per tutti. I clan MV e Yamaha non sono cer- j to più accaniti nella loro lotta che j non quelli di Cecotto — Diemme italiana più venezuelani vari — e Villa. Anche loro si stanno glocan- ! do il titolo mondiale della due e mezzo che rimane un fatto personale tra due piloti non essendo possibile l'inserimento di Rougerie che pure al momento occupa la seconda posizione, ma che dovrà scartare parecchi punti avendo già ormai utilizzato i sei totali previsti. Villa, nervoso e piuttosto ombroso, ha provato ancora questa mattina la moto col telaio rinnovato ed è rimasto sufficientemente soddisfatto tanto da decidere di adottarla domani in gara. Nelle altre classi, la 125 e la 50, si corre più per onor di firma che per i il risultato. In entrambe sono inj fatti ormai assegnati i titoli rispettivamente a Paolo Pileri e Angel Nieto. un ennesimo successo valido soltanto sul piano finanziario. Giorgio Viglino fé) tfWhsm® Compito duro per Mino Agostini ad Anderstorp

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