Sciabola, azzurri di nuovo sconfitti di Giorgio Barberis

Sciabola, azzurri di nuovo sconfitti A Budapest nei mondiali di scherma Sciabola, azzurri di nuovo sconfitti (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 18 luglio. La medaglia di bronzo conquistata dalla squadra di fioretto rimane e rimarrà probabilmente l'unica ottenuta dai tiratori italiani in questa edizione dei campionati del mondo di scherma. Per rimpinguire il nostro misero medagliere (lo scorso anno a Grenoble avevamo conquistato un oro e due argenti, oltre a numerosi piazzamenti tra i primi sei), speravamo nella squadra di sciabola, che i sogni più rosei ci facevano persino immaginare possibile analista. E' stata l'Unione Sovietica a spezzare per prima le nostre speranze in semifinale, sconfiggendoci con un punteggio, 9 a 3, che da tempo non subivamo tanto pesante nella sciabola. Cos'è dunque successo al quartetto schierato da Fini con Tommaso Montano al posto di Rigoli, ieri molto In ombra? Innanzitutto il crollo impensabile di Mario Aldo Montano. Che il livornese non fosse al meglio della condizione lo si capiva, la sua preparazione aveva subito due soste forzate per altrettanti infortuni. Nella gara individuale, Mario Aldo era riuscito a celare la sua precaria condizione, lino alla semifinale, quando, cioè, era stato eliminato da avversari tutti per lui battlbilissimi. almeno sulla carta. E, infatti, non ci eravamo sentiti di avallare le colpe attribuite da alcuni alla giuria, come principale causa dell'esclusione dell'ex campione del mondo dalla finale. Oggi, purtroppo, abbiamo avuto la conferma dell'infelice momento di Montano chi, cor.tro I sovietici, ha total, zzato tre sconfitte in altrettanti assilli, e, successivamente, nella finale per il terzo e quarto posto ha ottenuto una sola vittoria ed ancora ire sconfitte. Chiaro, dunque, che con un Montano in simili condizioni, le nostre possibilità di eliminare i sovietici in semifinale erano pressoché nulle, ed infatti, a niente sono valse le due vittorie di Maflei, né quella di Tommaso Montano, che comunque si è battuto con onore. Per una sconfitta tanto netta, neppure ci sentiamo di cercare attenuanti, come qualche infelice decisione della giuria. Però, ancora una volta vorremmo sottolineare come fin dal primissimo assalto, I nostri dirigenti (ma perché mai c'è tanta gente intorno ai tiratori quando devo no combattere, con il rischio di continuare solo ad innervosirli?) hanno effettuato ben quattro interventi, contribuendo, a maldisporre la giuria e ad inimicarci il pubblico, senza che ne venisse ricavato alcun beneficio. Ed a questo punto, per fortuna che la sconfitta è stata tanto netta, altrimenti ci potrebbe essere qualcuno che la addebiterebbe unicamente alle colpe altrui, e non alla insufficienza specifica, nell'occasione, dei nostri sciabolatori. Rimaneva, comunque, la finale con la Romania, battuta a sua volta dall'Ungheria per 9 a 6, per la conquista della medaglia di bronzo. E qui slamo stati anche parecchio sfortunati: infatti, a parità di vittorie (8), per una sola stoccata, i romeni ci hanno strappato il terzo posto. Michele Maflei è stato magnifico: quattro vittorie, soltanto sette stoccate subite, non sono comunque bastate a caricare, specialmente i due cugini Montano, Mario Aldo e Tommaso (per entrambi una vittoria), mentre invece Rigoli, rientrato in squadra al posto di Romano, si batteva secondo i limiti dell'imperfetta condizione attuale, ottenendo comunque due vittorie, che hanno reso più che sufficiente la sua prestazione. Domani mattina prenderà il via l'ultima gara di questi campionati, quella di spada a squadre, il cui titolo verrà assegnato domenica. La nostra formazione, che nel primo turno eliminatorio dovrà vedersela con Svezia, Messico e Cina, dopo i forfait di Calatroni e Granieri, non può certo ambire a molto: anche se siamo i primi ad augurarci di venire smentiti dai fatti. Giorgio Barberis Risultati per il terzo e quarto posto: Romania batte Italia 8 a 8 per stoccate (60 a 61 per i romeni).

Persone citate: Calatroni, Granieri, Mario Aldo, Mario Aldo Montano, Michele Maflei, Rigoli, Tommaso Montano

Luoghi citati: Budapest, Cina, Italia, Messico, Romania, Svezia, Ungheria, Unione Sovietica