Due giovani sanremesi «condannati a morte»?

Due giovani sanremesi «condannati a morte»? Per traffico di droga in Algeria Due giovani sanremesi «condannati a morte»? Hanno 28 e 32 anni - Erano stati arrestati a gennaio f Nostro servizio particolare) Sanremo, 17 luglio. Due sanremesi sono stati condannati a morte in Algeria per traffico di droga. La clamorosa notizia ha cominciato a circolare in serata in città. I due condannati alla fucilazione dal tribunale di Orano sarebbero Giancarlo Rebaudo, 28 anni, padre di due bambini (la sua famiglia attualmente risiede in Piazza della stazione a Arma di Taggia) e Gianpaolo Gavini, 32 anni, via Galileo Galilei 63. Entrambi noti alla polizia, il 29 gennaio di quest'anno erano stati arrestati a Hjdra (Algeria) mentre a bordo di una «Renault» imbottita di hashish e marijuana tentavano di trovare l'imbarco su un traghetto diretto in Spagna, a Algesiras. Durante il controllo dei documenti (il Rebaudo viaggiava con passaporto falso) e dei bagagli, la polizia scoprì 40 chili di droga nascosti in un falso serbatoio di benzina. I due sanremesi furono immediatamente arrestati e rinchiusi in carcere. Appena l'Interpol, circa venti giorni più tardi, riuscì a fornire le esatte generalità del Rebaudo, venivano processati e condannati a 15 anni di reclusione ciascuno. I due sanremesi, secondo le poche notizie rimbalzate dall'Algeria, avrebbero interposto appello e tre giorni fa i giudici del tribunale di Orano, applicando sanzioni più severe contro i trafficanti di droga, avrebbero mutato la precedente sentenza con la condanna alla fucilazione. Il Rebaudo e il Gavini avrebbero le ore contate: l'esecuzione potrebbe avvenire da un momento all'altro. La notizia a Sanremo è giunta attraverso i canali della malavita. Ufficialmente la polizia per il momento non ne sa assolutamente nulla. Interpellato per telefono, il vice questore di Genova, dottor Arrigo Molinari, che da tempo collabora attivamente con l'Interpol sui traffici di droga tra Europa e Africa, ha dichiarato di non essere mai stato informato della sentenza della corte di appello di Orano. «So — ha detto il funzionario — che la pubblica accusa aveva chiesto per i due sanremesi la fucilazione, ma poi i giudici li avevano condannati a 15 anni di carcere». Vannina Scalenaro, moglie di Giampaolo Gavini, ha tentato a lungo di mettersi in contatto telefonico con il carcere algerino dove è rinchiuso il marito per sapere la verità, ma senza successo. La notizia della condanna a morte l'avrebbe portata a Sanremo un corriere della droga tunisino amico del Rebaudo. Sulla vicenda, per ora, rimane il mistero più fitto e un angoscioso interrogativo: i due sanremesi verranno fucilati? Giancarlo Rebaudo giunse alla cronaca nei 1972 per aver ferito a colpi di coltello un rivale per una questione di «belle di notte». Per un certo periodo si era dato alla fuga, poi si era costituito. Processato e condannato, si era poi 1 dedicato alla vita notturna riuscendo a conquistarsi fama di duro. Più volte è stato coinvolto in risse e furti. Giudicato elemento pericoloso, il tribunale lo aveva condannato al confino. Poi la droga. Roberto Basso

Persone citate: Arma, Arrigo Molinari, Giampaolo Gavini, Giancarlo Rebaudo, Gianpaolo Gavini, Rebaudo