Pirelli e crisi della gomma

Pirelli e crisi della gomma Azienda di cui si parla Pirelli e crisi della gomma Milano, 17 luglio. La Pirelli, che ha messo in cassa integrazione i suoi operai (e delle notizie sindacali riferiamo in altra pagina) è l'azienda leader del settore italiano pneumatici con oltre il 30 per cento del mercato. La crisi dell'automobile l'ha coinvolta direttamente e nell'arco del 1974 è stato proprio il comparto pneumatici a registrare i contraccolpi più violenti della situazione critica generale, mentre il «non gomma» è apparso in ripresa seppure con un rallentamento a fine anno, considerato un pronostico per un '75 non troppo brillante. Le previsioni parlano di 700 mila automobili in meno per la fine di quest'anno, vale a dire che tre milioni e mezzo di pneumatici non saranno più acquistati dalla Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Innocenti. Una perdita secca che riguarda la Pirelli in misura maggiore in percentuale a quella che è la sua quota generale di mercato. Questo discorso è valido naturalmente per i pneumatici «primo montaggio» che rappresentano il 50 per cento della produzione Pirelli. Ma anche nel settore ricambi la situazione è stata critica. E' stato dimostrato infatti che nel '74 dato l'aumento dei costi dei ricambi la gente ha cercato di portare i pneumatici al limite massimo di usura. Il settore ricambi è poi quello in cui la concorrenza straniera penetra più facilmente. Oltre ai concorrenti nazionali della Pirelli (Ceat, Good Year, Michelin, Firestone) in Italia arrivano a prezzi più vantaggiosi, anche se spesso non di ottima qualità, pneumatici giapponesi, israeliani e dei Paesi dell'Est. La crisi dell'automobile ha inoltre trascinato con sé la produzione di tappetini, cinghie e tappezzerie che riguarda direttamente gli stabilimenti di Battipaglia e di Settimo Torinese. Da ricordare inoltre uno dei maggiori canali di vendita della Pirelli: i « gommisti ». Il loro settore, circa 10 mila aziende artigiane con oltre 30 mila dipendenti, sta scontando duramente le conseguenze della crisi. Ma la Pirelli non produce solo pneumatici, per auto. Alla recente rassegna dell'agricoltura a Verona ha presentato pneumatici per tutti i tipi di terreno e una gamma vastissima di accessori industriali per la produzione agricola. Prevede inoltre di vendere pneumatici «gitanti» per il trasporto pubblico, per carrelli e macchine da movimento terra. In un'intervista rilasciata all'Izvestia il giugno scorso Leopoldo Pirelli ha detto: «L'Unione Sovietica è il nostro principale e più gradito partner all'Est e la cooperazione già iniziata nel '61 va a gonfie vele, attualmente le nostre forniture con l'Urss hanno raggiunto gli 82 miliardi di lire». All'ultima assemblea annuale dell'Assogomma è stato fatto rilevare come l'economia italiana ha sempre trovato nella componente estera un elemento compensativo specie nei periodi di congiuntura sfavorevole. Nel '74 il saldo import-export del settore gomma è risultato positivo sebbene la sua entità èapparsa minore rispetto all'anno precedente. Anche per le esportazioni il comparto critico è stato quello dei pneumatici (meno 13,5 per cento). Per gli articoli tecnici e vari la presenza all'estero dell'Italia si è consolidata (più 19 per cento) grazie soprattutto ai tubi, fili, corde e filati, lavori in ebanite, nastri autodesivi. La Pirelli da parte sua intende puntare anche al mercato estero per quanto riguarda la sua produzione di apparecchi per la respirazione per neutralizzare la presenza di gas tossici (come silos, botti, cisterne) occhiali per proteggere gli occhi dalla polvere della trebbiatura, guanti per ripararsi dalle sostanze tossiche. Da anni sono allo studio, inoltre, tecnologie per la salvaguardia della natura, come lo sbarramento flessibile ideato per la difesa di Venezia dall'acqua alta, dighe di gomma sperimentate sul delta del Po per la desalinizzazione dell'acqua. Del resto anche per tutti gli altri paesi membri della Comunità, nel 1974 è stato proprio il settore «non gomma» quello trainante, anche se non è riuscito da solo a rendere positivo il bilancio comunitario dell'industria della gomma. c. era.

Persone citate: Firestone, Good Year, Leopoldo Pirelli, Michelin

Luoghi citati: Battipaglia, Italia, Milano, Settimo Torinese, Unione Sovietica, Urss, Venezia, Verona