Un'inchiesta dei giudici sull'aumento - telefoni
Un'inchiesta dei giudici sull'aumento - telefoni II tribunale amministrativo di Roma Un'inchiesta dei giudici sull'aumento - telefoni L'indagine aperta in seguito a ricorso presentato da due utenti romani Roma, 16 luglio. Un'ampia indagine preliminare sul caro-telefono è stata disposta dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio con un'ordinanza sottoscritta dal presidente Pietro Battana. L'iniziativa è nata da un ricorso presentato da due utenti, Alvaro Storri e Vincenzo Miliucci che, assistiti dall'avvocato Carlo Rienzi, hanno chiesto al tribunale amministrativo l'annullamento del decreto presidenziale numero 61 del 28 marzo scorso con il quale sono stati dinposti gli aumenti delle tariffe telefoniche. Il tribunale ha chiesto al Comitato prezzi (Cip), al Comitato per la programmazione (Cipe), ai ministeri delle Poste, dell'Industria e alla Sip di fornire, entro 60 giorni, tutta la documentazione economica necessaria all'indagine amministrativa avviata, non solo riguardo al decreto del '75, ma anche per gli aumenti disposti dal governo con il precedente provvedimento del 28 agosto '72. Il giudizio vero e proprio del tribunale, quindi, avrà inizio solo a metà settembre. Qualora poi la sentenza prevista per il dicembre prossimo, dovesse dare ragione ai due utenti, l'autorizzazione loro concessa di non pagare gli aumenti contestati, diventerebbe automaticamente un principio generale. Poiché, comunque, contro i provvedimenti emessi dai tribunali amministrativi si può presentare ricorso al Consiglio di Stato (cosa che certamente farebbero i ministeri chiamati in causa, il Cip, il Cipe e la Sip), sarà questo organismo che, in definitiva, avrà l'ultima parola sul problema del caro-telefono. Gli aumenti delle tariffe telefoniche, già addebitati a centinaia di migliaia di fami glie sulle bollette in arrivo in questi giorni, stanno provocando fra i cittadini, varie iniziative. Il pdup e «Avanguardia operaia» hanno lanciato una campagna per l'autoriduzione delle bollette con l'appoggio, a Roma, di venticinque «Comitati di quartiere» della città e, in pochi giorni, hanno inesso insieme oltre quattromila adesioni. Contemporaneamente i sindacati unitari hanno lanciato una petizione contro gli aumenti, che ha raccolto 15 mila firme. Per domani è annunciata una riunione dell'attivo della Camera del lavoro per discutere «forme di lotta più valide da adottare a Roma per portare avanti la battaglia contro le inique tariffe della Sip». Il socialista Francesco Colucci, segretario della commissione Finanze e Tesoro della Camera, ha rilasciato oggi una dichiarazione con la quale contesta al governo l'aumento delle tariffe e chiede un ripensamento da parte delle autorità competenti. s. m.
Persone citate: Alvaro Storri, Carlo Rienzi, Francesco Colucci, Vincenzo Miliucci
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