Granieri con la tallonite è eliminato a Budapest di Giorgio Barberis

Granieri con la tallonite è eliminato a Budapest Solo Bertinetti nel torneo di spada Granieri con la tallonite è eliminato a Budapest (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 16 luglio. Perché negare che per il torneo di spada individuale nutrivamo molte speranze che Nicola Granieri arrivasse fino alla finale? Non se ne parlava apertamente, ma solo per scaramanzia, timorosi che ancora una volta la malasorte si mettesse in mezzo, sovvertendo le nostre speranze. E puntuale, la dea bendata, dopo la « tregua » di ieri in cui abbiamo conquistato la medaglia di bronzo del fioretto maschile a squadre, oggi ci ha nuovamente voltato le spalle. Così Granieri stamattina si è svegliato con un torte dolore al tallone destro che neppure il riscaldamento pre-gara è riuscito a iar diminuire. Tallonite. è la diagnosi. Una diagnosi crudele per uno schermidore in quanto gli limita quasi completamente le possibilità nelle azioni offensive. Granieri, comunque, ha voluto tirare ugualmente. Ha tentato di resistere lino che ha potuto, ha stretto i denti, ha vinto anche un assalto: ma non bastava né poteva bastare. Lo sport, è una sua legge, condanna chi non è in grado di combattere al meglio delle sue possibilità, non bastano generosità e coraggio per sovvertire i risultati. Dunque Granieri è stato eliminato fin dal primo turno; il suo volto, le sue parole, anche se poche, esprimevano tutto il rammarico di un atleta che si era preparato a fondo per tentare di ripetere l'impresa del 1971 quando, ai • mondiali » di Vienna, aveva conquistato la medaglia d'argento alle spalle del sovietico Kriss. « Avevo perfino rinunciato quasi completamente agli allenamenti di fioretto per essere nelle migliori condizioni nella gara di spada », è stato il primo, amaro commento di Ranieri. Ma proprio il fioretto, con la gara a squadre di ieri, è stato fatale al torinese. Intatti, la tallonite trova la sua origine, molto probabilmente, in un colpo piuttosto violento preso durante la finale per il terzo posto con la Germania. Delusione e tanta amarezza, dunque, per II campione italiano della spada che, li per li, ha manifestato anche propositi di abbandono: « Vale la pena allenarsi per tutta una stagione per una gara, e poi essere eliminati al primo turno per un malanno che in vita mia non avevo mai avuto?». Si può capire, e giustificare, questo sfogo. Però slamo i primi a credere che Granieri continuerà, almeno lino al prossimo anno. Ci saranno le Olimpiadi, e in fondo, per un campione come lui, proprio la gara di Montreal deve essere l'obiettivo Insieme a Granieri, nel primo turno eliminatorio si è arreso Coletti, schierato all'ultimo per sopperire all'assenza dell'infortunato Calatroni. Il secondo e il terzo turno hanno continuato ad essere amari per noi: nel secondo è stato eliminato Bellone, mentre nel terzo ha dovuto arrendersi, dopo uno spareggio a tre per un posto anche John Pezza, die era stato medaglia di bronzo ai « mondiali » di Goteborg nel 1973. Rimane cosi in gara il solo Bertinetti, un vercellese ventitreenne, che studia ingegneria, e che proprio quest'anno alla Coppa Mona! a Parigi ha ottenuto il suo miglior piazzamento classificandosi al terzo posto. Finora ha tira! to molto bene e c'è da augurarsi ; che nei quarti di finale di domani mattina il suo rendimento non debbo diminuire, cosi che possa | aspirare ad un prosieguo onorej vote della gara. Delusione anche nel fioretto femminile, dove le nostre tira| trici si sono rivelate più che tutto nervose, irascibili. Nei quarti , di linale dovevano incontrare la , Francia: sono state battute per 9-5. nettamente, senza attenuanti. : Soltanto spiace pensare alle inuI tili proteste che spesso hanno rivolto al presidente di giuria, colpevole in realtà molto meno di quanto loro volessero dimostrare. Successivamente impegnate nella linale per il quinto e sesto posto, sono state battute anche dalla Germania per 8-7 e così hanno dovuto accontentarsi della sesta piazza. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Budapest, Francia, Germania, Montreal, Parigi, Vienna