La crisi della "Eridania preoccupa Attilio Monti di Attilio Monti

La crisi della "Eridania preoccupa Attilio Monti H petroliere alla ricerca di finanziamento La crisi della "Eridania preoccupa Attilio Monti La società è stata scossa dall'aumento del prezzo delle barbabietole, la cui produzione è scesa nel '74- In aumento il consumo e l'importazione E' di ieri la notizia secondo cui il petroliere Attilio Monti avrebbe voluto cedere il 51 per cento dell'Eridania Zuccheri al Banco di Roma dietro un finanziamento di venti miliardi. La trattativa, già avviata, è poi « saltata ». Cosa è successo dunque al petroliere-editore per avere cosi urgente bisogno di denaro? it Tra le varie ipotesi che sono state latte in proposito — dichiara Coltelli, segretario nazionale del consorzio bieticoltori — non escluderci che Monti si sia apprestato alle trattative con il Banco di Roma per puntellare l'Eridania la cui posizione attualmente non è molto solida ». In efletti quest'anno il prezzo delle barbabietole è aumentato da 2300 lire il quintale a 3060 lire e questo vuol dire che, se prima l'Eridania aveva bisogno di una liquidità di 30, 40 miliardi per pagare le bietole, ora ne ha bisogno almeno di 70. Gli industriali sono infatti obbligati a pagare subito l'80"ii della merce grezza per recuperare il denaro solo alla fine dell'anno dopo la vendita dello zucchero. L'annata scorsa non è stata poi la migliore per l'industria saccarifera. In Italia sono stati investiti a barbabietole da zucchero 190 mila ettari contro i 226 mila del '73 con una produzione di 74 milioni e 600 quin¬ tali di radici contro t 90 milioni e 340 mila quintali del '73. Nello stesso anno i consumi sono passati da 17 milioni 337 mila a 18 milioni e 250 mila quintali. Il 1974 dunque è stalo un anno nel quale la produzione delle bietole ha toccato uno dei suoi livelli più bassi, con la conseguenza di massicce importazioni calcolate per il '74-'75 in non meno di 3 milioni 500 mila quintali. L'Italia si sta inoltre avviando v;rso un consumo globale di 20 milioni di quintali, vale a dire di circa 35 chilogrammi procapite, inferiore ancora quindi a quello di molti altri Paesi e al cosiddetto « livello fisiologico » stimato oggi in 50 chiiogrammi. Secondo i bieticoltori è possibile portare nei prossimi due anni a 300 mila gli ettari coltivati, raddoppiare cioÉ! l'attuale produzione di zucchero. La condizione, però, è l'entrata dei produttori almeno nel 30"• del settore industriale. c. em. !

Persone citate: Attilio Monti, Coltelli

Luoghi citati: Italia