Palmira e i turchi di Lino Vetere

Palmira e i turchi «L'assedio di Corinto» di Rossini Palmira e i turchi ROSSINI: « L'assedio di Corinto », orchestra sinfonica di Londra diretta da Thomas Schippers. Coro dell'Ambrosian Opera. Soli: Sills. Verrett, Diaz, Theyard, Howell. Tre microsolco stereo * EMIVoce del Padrone » C 165 02571/3. Lire 15.400. (I. v.) Siamo in un'epoca di riesumazioni. Molto ben riuscita quella recente dell'Assedio di Corinto che la «EM I-Voce del Padrone» offre in offerta speciale: felicissima poi la concertazione di Thomas Schippers con l'orchestra sinfonica di Londra. Il valente direttore americano ripete per gli ascoltatori della musica riprodotta quel magnifico exploit tenuto nel 19G9 alla Scala di Milano, risultato di un lungo, approfondito studio sui manoscritti originali del Maometto II di cui l'Assedio fu un parziale rifacimento per il debutto parigino del 1826. Schippers mise insieme una rappresentazione di alta qualità giovandosi, come anche oggi (nell'edizione riveduta da Jaska Mastroianni) dell'apporto di quella virtuosa di canto che è Beverly Sills, a suo agio in una parte per lei congeniale: quella della protagonista Paimira, un ruolo che fu già di Isabella Colbran, la prima moglie di Rossini, alla «prima» del Maometto Il a Napoli. La memorabile esecuzione è stata ripresa di recente al Metropolitan di New York. E' quindi una riesumazione per modo di dire l'attuale incisione stereofonica, unica finora nella storia discografica del lavoro. Un rilancio che il melodramma meritava davvero perché l'opera, una delle più importanti e meno note di Rossini, contiene autentici valori musicali e rappresenta un ulteriore passo verso il Guglielmo Teli, ultima pietra di un imponente edificio artistico destinato a durare nei secoli. La stessa sinfonia, una delle più belle del pesarese, pur cosi lontana dal consueto modulo rossiniano, severa, elaborata, ricca di motivi, è notevole per la sua tendenza allo sviluppo sinfonico e per la scomparsa di quegli elementi di -crescendo» diventati proverbiali. Il melodramma possiede poi un terzo atto di elevato sentimento religioso, usci¬ to di getto dalla mente del compositore, senza fronzoli o abbellimenti (come invece i due precedenti manipolati dal Maometto II), una fonte d'ispirazione continuamente rinnovata, un'onda di musica senza soste o interruzioni nella quale sono incastonate due gemme: la scena della benedizione delle bandiere e l'ultima preghiera di Palmira, accompagnata dall'arpa, un canto alto e ispirato, una delle più belle pagine di Rossini, che precede un travolgente finale. L'opera è imperniata sulla ! vicenda di Palmira. figlia di Cleomene, difensore di Corinto, divisa fra l'amore per il condottiero turco e quello per la sfortunata patria. Non ne uscirà che dandosi la morte. La cura nel mettere insieme una compagnia di canto vocalmente all'altezza dell'impegno assunto, ci rivela la serietà con cui è stata fatta questa incisione: non (Job ì biamo dimenticare che, anche in Iquest'opera, la formula preferita Ida Rossini è sempre quella del l pezzo chiuso e delle cabalette che, I se non caratterizzano il personag-1 gio, fanno sudare freddo l'interprete. E gli interpreti sono tutti all'altezza della situazione: Beverly Sills (Palmira), Shirley Verretl (Neocle), Harry Theyard (Cleomene), Justino Diaz (Maometto). Gwynne Howell (Jero). La Sills e la Verrett, due primedonne dell'o pera lirica americana, non hanno bisogno di presentazioni, come ormai il basso portoricano Justino Diaz, anch'egli presente nell'edizione scaligera del 1969 e al Metropolitan. Il tenore Theyard e il basso Howell, benché giovanissimi, sono già entrati d'autorità e con pieno merito nella schiera dei | cantanti destinati al successo. Una schiera che nei Paesi anglosassoni è sempre più nutrita. E in Italia? Il cofanetto con i tre dischi contiene il libretto, ampie note sull'opera e sugli esecutori e un ■ poster» del noto ritratto di Isabella Colbran. prima Palmira. L'incisione tecnica è ottima. Hanno collaborato Massimo Mila, Mimmo Candito, Franco Mondini, Lino Vetere

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, Napoli, New York