Acqua marina dissalata per la sete dei capresi

Acqua marina dissalata per la sete dei capresi Per risolvere una situazione drammatica Acqua marina dissalata per la sete dei capresi (Dal nostro corrispondente) . Napoli, 15 luglio. (a. I.) Da oggi, a Capri, si > beve acqua marina dissalata, I che viene gratuitamente im- '. messa nelle condotte. La deci-1 sione era attesa da tempo. Negli ultimi giorni, la situazio- I ne 3 Capri, per la mancanza j di acqua, era divenuta dramI màticà. Rallentate l'arrivo J giornaliero delle navi cister- ; na da Castellammare di Sta- I bia e da Torre Annunziata, j tutto il rifornimento idrico ; aveva subito una preoccupante battuta d'arresto. I serba- I toi eiano quasi al secco. La paura della gran sete aveva | provocato vivaci proteste, era | stato minacciato di bloccare l'afflusso dei gitanti, di prò- I cedere ad una serrata gene- j rale degli alberghi, dei ristoranti e bar, se non si fosse, j ro accelerati i tempi per risolvere un'assurda vertenza. ! La « Sipic », la società che I gestisce il dissalatore, in piena attività già da alcuni mesi, non avendo raggiunto un accordo sul prezzo dell'acqua nei comuni di Capri ed Anacapii, scaricava a mare l'acqua dissalata. Ben duecento metri cubi all'ora andavano perduti, mentre isolani e turisti subivano enormi disagi. Oggi, il prefetto è riuscito a raggiungere un momentajneo accordo. La «Sipic» ha consentito di immettere per giorni acqua dissalata nelle condotte, in attesa che tutti gli ostacoli vengano rimossi. La situazione non è meno drammatica a Napoli e nei comuni dell'entroterra, dove | la pressione non raggiunge i I piani alti degli alloggi. Anche . ad Ischia, villeggianti e turi ■ sti lamentano che i rubinetti i restano asciutti per molte ore ai giorno, o per intere giorj nate,

Luoghi citati: Capri, Castellammare, Ischia, Napoli, Torre Annunziata