Comandava il cacciatorpediniere "Indomito,,

Comandava il cacciatorpediniere "Indomito,, Si è costituito ai carabinieri l'operaio di Arquata Scrivia Ev evaso dal carcere solo per coaoscere la figlia di 5 mesi che sapeva ammalata Quando è diventato padre, stava scontando un anno e 4 mesi per furto - La moglie gli ha scritto che la bimba stava male e lui non ha saputo resistere - La sua fuga è durata poche ore, il tempo di arrivare a casa e abbracciare la piccina; poi si è presentato in caserma (Nostro servizio particolare) Arquata Scrivia, 14 luglio. Non aveva ancora conosciuto la figlia di cinque mesi, nata mentre lui si trovava in carcere; da qualche settimana, poi, era preoccupato perché sapeva che la bimba era seriamente ammalata. Quando perciò, negli scorsi giorni, una disattenzione degli agenti di custodia della casa di lavoro presso Cagliari, dove stava scontando una breve condanna per furto, gli ha permesso di fuggire, non ha saputo resistere alla tentazione. Cosi è evaso per raggiungere Arquata Scrivia e abbracciare finalmente la figlia. Quarantotto ore di libertà, poi, constatato il miglioramento nelle condizioni della piccina, si è spontaneamente costituito ai carabinieri. Questa la patetica avventura di Mario Vitalini, un operaio di 24 anni, nativo di Rovigo e da poco più di un anno abitante ad Arquata Scrivia, via XXV Aprile 2. Mario Vitalini, durante un periodo trascorso in Piemonte, aveva conosciuto una brava ragazza abitante ad Arquata, la venticinquenne Antonia Falvo, e s'erano sposati all'inizio di giugno dello scorso anno. Il giovane, trovato lavoro nella zona, si sistemava ad Arquata. La coppia era felice, ma in passato, Mario aveva avuto un «infortunio» con la giustizia: una condanna ad un anno e quattro mesi per furto. Così, appena un mese dopo il matrimonio, i carabinieri si presentavano all'abitazio¬ ne del giovane con un ordine di carcerazione ed era inviato ad una colonia penale presso Cagliari. Intanto, nel febbraio scorso, Antonia Falvo dava alla luce una figlia, Sabrina. Una gioia per Mario Vitalini, ma resa amara dal non poter accorrere ad abbracciare la piccola. Una gioia, poi, ben presto guastata dalle notizie che gli pervenivano attraverso le lettere della moglie. Sabrina non stava bene e i medici manifestavano qualche preoccupazione. L'operaio, dopo la nascita della bimba, aveva iniziato le pratiche per ottenere la grazia. I carabinieri di Arquata si erano interessati alla vicenda dando delle informazioni favorevoli. Intanto il Vitalini si disperava per le notizie sulla salute della figlia. Così, pochi giorni fa, approfittando di un momento eli disattenzione degli agenti di custodia, non ha saputo resistere alla tentazione ed è fuggito ed ha raggiunto Arquata, dove, finalmente, ha conosciuto e abbracciato Sabrina. Intanto le condizioni della bimba sono migliorate: i medici appaiono meno preoccupati e allora Mario Vitalini, sabato scorso, si è spontaneamente presentato ai carabinieri spiegando il perché era evaso dalla casa di lavoro. Ora si trova nelle carceri di Novi in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria. Franco Marchiare

Persone citate: Antonia Falvo, Mario Vitalini, Vitalini

Luoghi citati: Arquata, Arquata Scrivia, Cagliari, Piemonte, Rovigo