Lo strip-tease del futuro di Sandro Casazza

Lo strip-tease del futuro Fantascienza e sesso al Festival di Trieste Lo strip-tease del futuro Il cinema fantastico cerca nuovi ingredienti nell'eros: spogliarelli nei bunker antiatomici, giochi d'amore con metempsicosi - Il massimo della sofisticazione nel film che segue il percorso di una formica sotto gli abiti di una fanciulla addormentata (Dal nostro invialo speciale) Trieste, 12 luglio. Fantascienza con strip-tease. Scomparsi i marziani c i dischi volanti, il cinema fantastico cerca nuovi ingredienti spettacolari per catturare l'interesse del pubblico. La guerra nucleare ha ridotto il nostro pianeta un deserto inanimalo. Ma nel suo bunker antiatomico l'impudica protagonista di «Il rifugio della paura » si esibisce in audaci spogliarelli per conquistare un giovane e distratto coinquilino. Il marito inganna l'attesa giocando a biliardo. La donna aspetta che le radiazioni venefiche si disperdano continuando la sua opera di seduzione e concedendo alla platea ampi scorci di epidermide. E' arrivato dalla Spagna il più piccante esempio di fantascienza sexy alla rassegna del cinema fantastico di Trieste. Ma anche la Germania Occidentale non ha razionato i nudi integrali e le scene scabrose: « Parapsicologia... spettro dell'angoscia ». di Peter Patzak, è un film diviso In tre episodi: Reincarnazione, Metempsicosi, Telepatia. Al castello di San Giusto il pubblico triestino ha potuto vedere soltanto la prima parte che concedeva una Marisa Meli reincarnata senza veli tra le braccia di un commesso viaggiatore. Gli organizzatori hanno pensato che gli altri due episodi non fossero necessari per approfondire la conoscenza del cinema fantascientifico tedesco. Ma la preoccupazione culturale nascondeva forse ragioni di censura. La « Metempsicosi » presenta frequenti nudi muliebri, amplessi, un tentativo di incesto e una macabra sequenza di autopsia. Con la « Telepatia » cadono i superstiti ritegni. Le vittime di un giovane pittore, dai poteri magnetici, offrono alla curiosità degli spettatori ogni piega più intima del loro corpo. Dalla « Barbarella » di lane Fonda, fino all'ultimo « Fleslt Gordon », la fantascienza si è concessa ampie divagazioni eroliche. Ma quelle provocazioni anticonformistiche avevano propositi «liberatori». Un attacco ai tabù sessuali della nostra civiltà dove l'ironia dissacrante cercava di moderare o giustificare gli interessi di cassetta sempre in agguato. Qui l'operazione è più ambigua. La don na sembra soltanto un oggetto di consumo commerciale che offre il suo corpo ai programmi della produzione. Nel film italiano « La città dell'ultima paura », di Carlo Ausino, siamo ancora una volta al centro di una catastrofe nucleare. Il pessimismo terroristico non csclude licenziose digressioni della macchina da presa a caccia di ragazze che si spogliano completamente per un'iniezione di droga nel braccio o di fotomodelle disposte a servizi per giornali pornografici mentre la nube atomica si addensa all'orizzonte. Gli Stali Uniti ci inviano Tina Aumont legata come un salame per compiacere i più sofisticati gusti sado-masochistici. In «Durata di vita» la bella protagonista dell'» Urlo» di Brass accetta anche altri complicati giochi tra le lenzuola. Tema del film è la guerra lilanica dell'uomo conilo la movie. E alla Aumont viene affidato il compito di difendere la vita con i metodi di lotta più naturali e tradizionali. Al contrario di quella europea, la fantascienza americana sembra preferire ancora la tecnologia al sesso. In « Scelti per sopravvivere », di Sutton Roley, il protagonista è un immenso computer che regola la vita di un grruppo di persone in un rifugio antiatomico. I cervelli elettronici non possono avere debolezze amorose, ma gli uomini, pur tra tanta efficienza meccanizzata, non riescono a sopprimere del tutto i loro istinti. A centinaia di moiri sotto la superficie terrestre, con una colonia di pipistrelli c vampiri in costante agguato, uno dei nostri eroi trova il nu- do, il tempo e la voglia di vio-tentare una sua compagna di sventura. La sequenza dura soltanto pochi secondi, ma è abbastanza inconsueta e merita una citazione in questa breve antologia della più recente fantascienza sexy. Così come vale la pena di ricordare nella casligatissima «Fase IV». di Saul Bass, le ardite peregrinazioni di una formica sotto gli abiti di una fanciulla addormentata. L'insetto intelligente sia studiando i punti deboli del nemico per attaccarlo e distruggerlo, e l'obicttivo lo insegue nel breve viaggio con scrupolo raffinatatamentc malizioso. Sandro Casazza tane Fonda in "Barbarella": il primo film di "fantasesso"

Persone citate: Aumont, Barbarella, Brass, Carlo Ausino, Marisa Meli, Peter Patzak, Saul Bass, Sutton, Tina Aumont

Luoghi citati: Germania Occidentale, Spagna, Stali Uniti, Trieste