Vacanze forzate del principe di Renato Proni

Vacanze forzate del principe Vacanze forzate del principe Arrestato per truffa e vari illeciti uno dei successori al trono belga (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 11 luglio. Il principe Armand de Melode — che appartiene ad una delle famiglie «storiche» del Belgio — è stato arresta- giudiziario. to e si trova in carcere a Bruxelles per traffico di «permessi di lavoro per operai stranieri». La stampa belga sta cercando di soffocare lo scandalo, dato che il principe è nella linea di successione al trono, sia pure in posizione lontana, per cui non si hanno molti particolari sullo straordinario caso Il principe de Mérode è proprietario di una piccola società, la «Treves Construction », che impiega regolarmente soltanto 12 persone. Tuttavia, ogni settimana, egli sollecitava presso le autorità belghe permessi di lavoro per operai stranieri, in genere nordafricani, turchi e greci, cioè gente di Paesi non appartenenti alla Comunità Economica Europea e quindi non godenti del diritto au- tomatico di lavorare in que sto Paese. I permessi di lavo ro venivano poi rivenduti agli operai stranieri per | somme relativamente alte (si parla di 900 mila lire, ma non è possibile trovare conferma), pagabili anche a rate. Oltre a questa disdicevole speculazione ai danni di poi veri immigrati senza protezione legale e senza lavoro, il ! nobiluomo belga aveva istij tuito una scuola di lingue e ! di ambientamento per lavoj ratori stranieri. Sembra che | le scuole di francese e di i fiammingo neanche esistessero, ma, scrive un giornale della sera, le somme riscosse erano reali. Il governo avrebbe preferito evitare l'arresto di un membro della nobiltà belga, ma un sindacato, insospetti, to dall'alto numero di richieste di permessi di lavoro : presentate dalla piccola impresa, lo ha denunciato alla polizia In questo periodo, vi sono lavoratori belgi disoccupati, e i sindacati non tollerano che i posti di lavoro siano presi da operai stranieri, che magari prestano la loro opera a salari inferiori. Il «mercato delle braccia», è stato così stroncato. Non si sa se i permessi di lavoro ac¬ cordati, su richiesta del principe disonesto, siano stati centinaia o migliaia, lo sapremo al processo. L'avvocato del principe ha interposto appello, oggi, in tribunale, chiedendo l'immediata scarcerazione dell'imputato, ma intanto Armand de Mérode resta in galera, anziché recarsi, come al solito, in ferie sulla Costa Azzurra, con i proventi dei suoi illeciti traffici. Negli ambienti giornalistici di Bruxelles, si mormora che la famiglia reale belga è stata scossa dallo scandalo, ha chiesto tutti i particolari alla polizia. Tra l'altro, la notizia dell'arresto è stata comunicata all'opinione pubblica alcuni giorni dopo il fatto. Altre indagini sono durate per mesi e mesi, e c'è voluta la volontà politica per portare davanti al tribunale il principe. I guai, naturalmente, non vengono mai da soli, e venerdì scorso la società del principe ha dichiarato fallimento con un «buco» di cinquanta milioni di lire, una sommetta per un personaggio di tale censo. Renato Proni

Persone citate: Armand De Melode, Treves

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles