Pianeta - specchio per l'Ulisse d'oggi

Pianeta - specchio per l'Ulisse d'oggi Pianeta - specchio per l'Ulisse d'oggi Lisa Morpurgo: «Macbarath» Ed. Longanesi, pag. 160, lire 3000. Astrologa competente e ap- passionata, Lisa Morpurgo j torna alla narrativa con un ; romanzo di intonazione fantascientifica, il cui tema maggiore è il problema del Tempo, su cui tanto si arrovellano fisici e cosmologi. Il punto di partenza le viene offerto da quella deduzione di calcolo combinatorio per cui, dato l'altissimo numero di mondi contenuto nell'universo, è probabile che esistano altri pianeti in tutto simili alla Terra, in cui vivono parallelamente altri « noi », du plicatl perfetti di chi legge 1 queste righe come di chi le • scrive. E infatti identico al ; nostro pianeta appare Macba- ; rath, ruotante in chissà qua- i le remoto sistema, al naufra-1 go dello spazio Alex Smith, ì che vi precipita con la sua | astronave per ritrovarsi su i una spiaggia, miracolosamen- ! te vivo, e ignudo come Ulisse sfuggito alla tempesta. La replica di una gentile i Nausicaa lo soccorre e lo avvia negli ingranaggi di una macchina burocratica che, guidata con criteri di efficienza tecnocratica e totalitaria, studia i numerosi naufra- ghi in arrivo, sottraendoli alle i curiosità dell'opinione pubblica. Acca Piro è l'inquieto tecnico avvistatore del centro spaziale che, poco persuaso ! j j delle verità ufficiali, cerca di risolvere per conto suo i mi steri e le incongruenze di cui gronda l'asettico pianeta. Non faremo al lettore il torto di svelargli i meccani smi ingegnosi della « favola » fisico-filosofica che la Mor- purgo costruisce con riferimenti a teorie anche biolo giche (Jacob, Monod) e a mitologie antiche e moderne (da Omero al Golem praghese), in una serie di quadri narrativi di taglio e cadenza che sono già cinematografici, per approdare infine alla discussione delle tesi che le stanno a cuore. Nel capitolo conclusivo il Professore, che rappresenta la coscienza critica di Macbarath, spiega a Piro l'importanza della memoria • (in cui « è inciso il risultato di tutte le nostre riproduzio ni passate, e l'anticipazione delle future») e del sogno, che ci sottrae alle leggi del presente per consentirci di correre liberamente nel «sempre»: « i sogni ci accompagnano lentamente lungo le spirali del tempo verso quella riconquista totale della memoria che concluderà la lettura del messaggio ». Ecco dunque l'importanza delle tecniche di controllo dei sogni, che i manipolatori occulti di Macbarath elevano a terapia, e più oltre, a spsran ì | i ! i i za di rigenerazione e conqui- sta dell'uomo nuovo. Ma al ! di là dei controllori del piaj neta c'è forse qualcuno, un j supercontrollore ultimo, che i indirizza i sogni delle cavie umane in direzioni imperscru: tabili. L'unica certezza è che i nel sogno (nella vita) passa! to e futuro si annullano e ! si prolungano, percorrendo i rotte sempre identiche e pre| stabilite. Se è vero che « l'itol mo non invecchia nell'Imma! bilìtà dello spazio », e « si può i viaggiare da un sistema so! lare all'altro senza che nel , , .,. , . \ nostro organismo si verifichi1"0 mutamenti sensibili» fba i sta scegliere la meta del viag ì gIo); ecco c£e p!ro' «? «* I naufrago anche lui, potrà tor- nare sulla Terra di quaranta secoli fa ed approdare a Itaca, nuovo ed eterno Ulisse. Costruito con umorismo sottile, ma anche con segreta malinconia, il libro supera i limiti dell'intrattenimento intelligente per intrigare il lettore, obbligandolo a misurarsi con salutari enigmi. Il i suo vero messaggio ( e pro ! Prio « messaggio » significa in I arabo « macbarath ») è forse ; la necessità di rinnovare con1 tintamente la sfida intellet tuale con 1 ignoto. Ernesto Ferrerò

Persone citate: Alex Smith, Ernesto Ferrerò, Lisa Morpurgo, Longanesi, Monod, Pianeta, Piro