Universitaria arrestata per estorsione a Pavia

Universitaria arrestata per estorsione a Pavia Mentre ritira il denaro in chiesa Universitaria arrestata per estorsione a Pavia (Dal nostro corrispondente) Pavia, 9 luglio. (a. I.) Non credevano ai loro occhi i poliziotti appostati nei punti più bui della chiesa di San Teodoro, quando hanno visto avvicinarsi al confessionale una bella ragazza con i libri sotto il braccio che, con fare disinvolto, ha raccolto un pacco che avrebbe dovuto contenere i soldi dell'estorsione a un professionista pavese. Arrestata prima che potesse raggiungere l'uscita, la ragazza è scoppiata in lacrime. Protagonisti dell'episodio la venticinquenne Luisella Sfondrini, laureanda in filosofia, residente con i genitori in viale della Libertà, e due noti professionisti: il ragionier Francesco Comini, 46 anni, abitante in Borgo Ticino, impiegato di banca, e il professor Carlo Vecchio, 44 anni, cardiologo al policlinico San Matteo. La vicenda ha avuto inizio nei primi giorni di giugno, quando, nella cassetta delle lettere, il ragionier Comini ha trovato una strana missiva: un anonimo, minacciando rappresaglie contro di lui e i suoi familiari, chiedeva che venissero depositati, il 14 giugno, in un confessionale della chiesa di San Teodoro, dieci milioni in contanti. Il rag. Comini non dava molto peso alla lettera minatoria; avvertiva però il dirigente della squadra mobile della questura, dottor Raino- ne, che gli consigliava di attendere un'eventuale altra missiva. Qualche giorno dopo, puntuale, la seconda lettera di minaccia. Si accertava nel frattempo che una lettera della medesima natura e con le stesse frasi di minaccia era stata ricevuta anche dal professor Carlo Vecchio. Al cardiologo, con la minaccia di svelare chissà quali segreti, si ingiungeva di depositare 15 milioni, sempre nel primo confessionale a destra della chiesa di San Teodoro. Venerdì scorso, il rag. Co-1 mini ha ricevuto la terza mis- : siva, con l'ultimatum: «OI ■martedì pomeriggio, alle 17,30, consegni i soldi, oppure j ti facciamo la pelle». Anche al professor Vecchio arrivava la terza lettera: per lui l'appun-1 I ' | I ! I I | | tamento era per mercoledì 9 luglio alle ore 18. Il dirigente della squadra mobile a questo punto predisponeva il piano per far cadere nella trappola il ricattatore. Cinque agenti si appostavano nella chiesa. Alle 17,30 tra | i fedeli entrava anche una ragazza. Si avvicinava all'altare e si inginocchiava in preghiera. Dopo essersi fatta più volte il segno della croce, si alzava, dirigendosi verso l'uscita. Davanti al confessionale, si fermava e dopo aver guardato in giro vi entrava, uscendone subito dopo con un pacco in mano. A questo punto, però, veniva bloccata dagli agenti e arrestata.

Persone citate: Carlo Vecchio, Comini, Francesco Comini, Luisella Sfondrini

Luoghi citati: Borgo Ticino, Pavia