ll pericolo che arriva dall'Est

ll pericolo che arriva dall'Est Atletica: sabato e domenica Coppa Europa a Torino ll pericolo che arriva dall'Est La Cecoslovacchia, per strappare agli azzurri il secondo posto dietro i tedeschi, ha gareggiato anche ieri - L'Ungheria da non sottovalutare - Fiasconaro oggi arriva a Roma Alla vigilia della partenza per Torino, dove parteciperà sabato e domenica alla semifinale della Coppa Europa di atletica leggera, la rappresentativa cecoslovacca ha sostenuto — chiudendolo ieri sera — un confronto con la Polonia e la squadra Usa. modesta in verità, che ha perso largamente a Kiev contro l'Unione Sovietica. Un match comunque impegnativo, con un pizzico di misteio riguardante il grande ottocentista Plachy. l'uomo che spronò Fiasconaro al «mondiale", non compreso nell'elenco per la Coppa ed autore di un prestigioso 1'46"7 alle spalle dell'americano Enyeart. Gli azzurri invece sono in cantiere dopo il confronto con i cinesi a Roma ed il grosso meeting di Milano: alcuni come Franco Fava hanno addirittura saltato la serata dell'Arena essendo piuttosto affaticati, avendo bisogno di ricaricare le batterie. Un gruppetto di atleti romeni è andato a gareggiare ad Atene, soprattutto per mettere alla prova il triplista Corbu uno dei -grandi* della squadra: i belgi si sono limitati, salvo Puttemans che è andato a correre un impegnativo 3 mila metri a Parigi contro i «gemelli» neozelandesi Walker e Dlxon, a gare nazionali. I magiari hanno rifinito la forma a Budapest, dopo il recente confronto internazionale con la Cecoslovacchia. Sono i boemi, quindi, ad aver scelto la strada della maggior attività in competizione per arrivare a Torino nella forma migliore. I risultati della semifinale Italiana diranno se hanno avuto ragione loro, considerati unanimemente gli avversari più pericolosi per i nostri rappresentanti, nella caccia di quel secondo posto della Germania Ovest che è garanzia di passaggio alla finalissima di Ferragosto a Nizza. I risultati delle ultime gare hanno visto alcuni cecoslovacchi migliorare I loro limiti stagionali, segno che stanno incrementando la condizione: da Asiago del resto arrivano notizie confortanti sul recupero di Fava. Ci saranno due gare a Torino. Quella di testa dei tedeschi ovest che possono vantare una formazione omogenea, valida in ognuna delle venti gare, e quella più emozionante per la piazza d'onore. Noi pensiamo che la Cecoslovacchia non sarà la sola rivale pericolosa per I nostri. L'atletica ungherese non attraversa certo un momento felice, ma in una competizione in cui ogni Paese presenta un solo atleta in gara, saprà tarsi valere. Se i limiti stagionali che accompagnano i singoli elementi sulla lista ufficiale degli iscritti corrispondono alla realtà, si dovrà tenerli d'occhio. Nella velocità (Gresa 10"1. Leopold 20"6) i magiari possono limitare al minimo II vantaggio di punti di Mennea, sugli 800 ed I 1500 metri hanno gente consistente, sono validi con Milassin (I3"7) sui 110 ostacoli, possono contare su figure di primo plano nel salto in alto (Kelemen. 2.22), nel salto in lungo (Nemeth. 7.90). nel triplo (Czilra, 16.35). soprattutto nei lanci hanno punte di rilievo. La squadra italiana ha il vantaggio di non essere nata Ira le polemiche. Qualche mugugno, inevitabile del resto, ma l'inizio di stagione ha operato una selezione chiara, le difficoltà incontrate da Dionisi e da Arese, da Zarcone e Tomasini. hanno tolto di mezzo elementi di primissimo piano, atleti che in Coppa hanno sempre dato punti ed esempio. Rispetto al recente passato, è il settore del mezzofondo ad essere in crisi. Tino Bianco, che con Venini lo segue (800 e 1500 metri) nel quadro della nuova programmazione decisa dalla Fidai, afferma un po' crudamente ma con realismo: «Se togliamo Fava, ogni punto che faremo in più dell'uno che spetta all'ultimo classificato di ogni gara sarà tanto di guadagnato». Le parole di Bianco non vogliono certo essere un pronostico: il suo è un modo per scuotere sin d'ora chi andrà In pista, per spingere tutti al massimo impegno. Domani intanto arriva a Roma Fiasconaro: notizie dal Sudafrica assicurano che in questi giorni ha trovato il tempo di allenarsi, malgrado abbia seguito da vicino le condizioni di salute del figlioletto. Si vedrà cosa potrà fare Marcello, in un 800 metri che si prevede condotto su ritmi abbastanza veloci. A Fontanella toccherà il compito di sostituire Arese sui 1500. ed il veneto purtroppo non unisce ai notevoli mezzi atletici un temperamento adeguato. A Cindolo toccheranno i 5 mila: gli si chiede di restare in gruppo il più possibile, di far valere su qualche rivale il suo sprint incisivo. Sui 10 mila gareggerà Fava, primatista italiano, che avrà il compito gravosisslmo di doppiare con I 3 mila siepi: un impegno notevole, che «cuore mattosi appresta a portare a termine con II consueto spirito combottlvo. Nello sprint con Mennea (e quindi in staffetta, grazie anche al recupero in extremis di Benedetti), nei salti, nei lanci che pure in passato sono stati spesso il nostro punto debole, la squadra azzurra presenta uno schieramento omogeneo, in grado di battersi per i punti con buone speranze. Ma saranno gli atleti del mezzofondo a condizionare il punteggio finale. Una grossa responsabilità che — ne siamo convinti — sapranno reggere al meglio. Bruno Perucca Mennea (in alto) e Guerini dovranno portare punti preziosi