Socialisti in maggioranza nel Parlamento europeo di Renato Proni
Socialisti in maggioranza nel Parlamento europeo Con l'arrivo del gruppo laborista inglese Socialisti in maggioranza nel Parlamento europeo (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 7 luglio. Diciotto parlamentari laburisti (dodici deputati e sei Pari del Regno) hanno fatto oggi il loro ingresso al Parlamento europeo di Strasburgo, per la prima volta dall'adesione della Gran Bretagna alla Cee, avvenuta il 1" gennaio 1973. Il capogruppo laborista al Parlamento europeo è Michael Stewart, ex ministro degli Esteri. Con la fine del boicottaggio dei lavori parlamentari da parte dei laboristi, il gruppo socialista diventa, con 67 membri contro i 51 dei democristiani, il più forte al Parlamento di Strasburgo. Fra i parlamentari laboristi a Strasburgo, come tra i danesi, vi sono uomini antieuropei. Sembra una contraddizione, ma in realtà il loro contributo di critica è stato spesso positivo. Il Parlamento europeo resta un organo politico senza potere: può esprimere un parere, deve essere consultato, su certi problemi, può in teoria sciogliere la Commissione, ma non nominarne i nuovi membri. Il potere è nelle mani del Consiglio dei ministri, nel quale sono rappresentati i governi dei nove Paesi associati. Il Parlamento di Strasburgo resta un utile foro per dibattiti, una cassa di risonanza sulle grandi questioni politiche della Comunità. Tra oggi e giovedì, per esempio, si terranno importanti dibattiti-rapporto sull'unione politica europea e sulla riforma dei regolamenti comunitari per il vino. Il ministro degli Esteri Mariano Rumor, presidente di turno del Consiglio dei ministri della Cee, si presenterà davanti ai parlamentari, mercoledì, per enunciare il suo programma per i prossimi sei mesi. Il Parlamento europeo dovrebbe essere eletto per suffragio diretto nel 1978, come primo passo per conferirgli maggiore potere. Proprio oggi, un sondaggio demoscopi- co ha rivelato che esiste una grande maggioranza nei nove Paesi della Comunità in favore dell'elezione dei parlamentari europei con voto diretto. Oltre al discorso programmatico di Rumor, l'avvenimento saliente di questa settimana a Strasburgo sarà il dibattito sul rapporto sulla situazione politica, di Alfred Bertrand. Può darsi che la votazione, prevista per giovedì, sia rinviata per permettere ai laboristi di esaminare meglio il dossier. Il rapporto di Bertrand sollecita un governo europeo indipendente dai governi nazionali, responsabile davanti al Parlamento, con poteri anche in politica estera e nel settore della difesa. Sul documento non c'è tuttavia un accordo generale. I conservatori inglesi propongono un emendamento per eliminare la parola « indipendente dai governi nazionali », mentre i socialisti vogliono sottrarre la difesa alle decicioni di un eventuale governo centrale europeo. Il gruppo de, invece, accetterà le raccomandazioni contenute nel rapporto, come il gruppo comunista. I gollisti sono del parere che queste aspirazioni sono comunque « irrealizzabili ». Renato Proni
Persone citate: Alfred Bertrand, Mariano Rumor, Michael Stewart, Rumor
Luoghi citati: Bruxelles, Gran Bretagna, Strasburgo
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