La Suzuki vola ai 300 all'ora di Giorgio Viglino

La Suzuki vola ai 300 all'ora Moto sul circuito di Spa La Suzuki vola ai 300 all'ora Barry Sheene grande favorito nella classe 500 Agostini con la Yamaha distaccato nelle prove di 7" a giro - Poche speranze anche per la MV (Dal nostro inviato speciale) Spa, 5 luglio. La Suzuki sta cercando di impadronirsi della classe 500. Qui a Spa. dove contano soltanto i cavalli che sono nascosti dentro al motore e un pilota che non abbia paura della velocità, la seconda marca giapponese guida da lontano, con Barry Sheene, la graduatoria delle prove, mentre persino Lansivuori. che detesta questo circuito, non ha potuto fare a meno di scendere al di sotto dei 4 minuti, tanto nettamente da precedere le due MV e la Yamaha di Agostini. Quest'ultimo tempo però non figura, perché Teppi l'ha ottenuto concludendo nei box e quindi con rallenta- mento finale. Lo schieramento di partenza lascia qualche probabilità anche agli altri, ma soltanto sul piano teorico. Contro la Suzuki nessuno al presente può far qualcosa. Dentro quel motore a quattro cilindri i cavalli sono a branchi, e scatenati per di più. Il telaio con le sospensioni a molloni laterali, ma fortemente inclinate, è diventato se non proprio stabile, senz'altro migliore e tutte le altre parti meccaniche sono state rafforzate in modo da non dover più sottostare alle periodiche rotture. Oggi Sheene ha ottenuto una media pazzesca di pochi metri inferiore ai 218 all'ora, che appare tanto più impressionante se si considera che ci sono un paio di curve, quella che immette all'arrivo e quella di Stavelot. che obbligano a ridurre quasi a zero la velocità. Sono state cronometrate velocità dì punta intorno ai 300 all'ora, e i 300 in sella ad una moto sono qualcosa di semplicemente mostruoso. Non è che MV e Yamaha vadano molto più adagio, ma è chiaro che punte simili di velocità nemmeno se le sognano. Oggi ad esempio le MV hanno fatto tutto quello che era prevedibile — e non succedeva da tempo — ma per Read e Bonera ci sono soltanto i posti di rincalzo, malgrado i tempi siano migliori di quelli ottenuti lo scorso anno nell'unica corsa vinta in confronto diretto con la Yamaha. Nessuno ovviamente fa un dramma per questa super-Suzuki. ma è chiaro che rimane una certa rabbia nel vedersi irrimediabilmente chiusi nell'unica occasione dell'anno. Alberto Pagani, a chi gli domandava un po' ingenuamente quale tattica di gara pensavano di mettere in atto alla MV, ha indicato un bel randello. ■ Usiamo quello, in testa a quei due. prima della corsa ». | ed è ovvio che i due in questione erano l'ex-bello. ora un po' scian! cato ma più bravo Barry Sheene e Lansivuori. Chi sta peggio di tutti però è j Agostini, relegato con la Yamaha j a sette secondi dal capofila. Oueli lo che lo irrita maggiormente è j che poteva essere previsto il fatto che l'efficienza della Suzuki venisse trovata in tempi piuttosto brevi, e che da parte della Yamaha si sia rimasti in difetto di potenza, addirittura peggio che negli anni scorsi quando gli toccò la prima sconfitta. E' chiaro che. malgrado la perfetta manovrabilità in frenata, la Yamaha non può competere senza « cavalli » con la Suzuki. Nella curva a U che rilancia verso il traguardo, Agostini ha rubato in staccata cento metri a Sheene, è uscito praticamente nella scia, ma dopo trecento metri, sul traguardo, era già staccato di trenta. La battaglia sui tempi s'è sviluppata praticamente tutta nella seconda serie di prove, quando la pista si è interamente asciuI gata. ma è certo che se domani j il cielo, ancora chiuso, dovesse scaricare altra acqua, ogni previsione discendente dai ragguagli I cronometrici di oggi bisognerebbe | metterla da parte. Il discorso vale | per la 500 e per tutte le altre I classi che, come al solito, riman| gono di marca italiana, con Lazi zarini. Pileri e Villa nell'ordine | dalla 50 alla 250. Il primo ha la ! via chiusa ad un successo finale, i da Nieto: Pileri campione lo è j già. mentre Villa ci arriverà do' mani visto che il rivale più pericoloso. Cecotto. è ancora molto ] lontano. Lo precedono sia Rouge; rie. con la seconda Aermacchi i H.D.. che Pileri. il quale dispone Ideila Yamaha migliorata dal gei nio meccanico di Moeller. Quest'oggi i sidecars hanno ol. ferto il maggior motivo di cronaca, registrando gli unici incidenti di un certo rilievo, nel corso della giornata. La peggio è I toccata al lussemburghese Dahn, 1 passeggero di Alexander, letterali mente perduto nel gran curvone , in salita, subito successivo al traguardo. Dahn è rimasto sulla pista per parecchio a braccia e gambe distese, prima che arrivasse qualcuno a soccorrerlo. E' soltanto una delle tante dimostrazioni di quanto sia pericoloso e mal condotto questo tracciato delle Ardenne. L'altro incidente è accaduto al sidecar di Rozez e Sluse. A rimetterci (ma non è grave) è stato ancora una volta il passeggero, in questo caso un collega giornalista che non si occupa affatto di sport, ma di economia, ed è uno dei più quotati fra i conoscitori dell'ambiente della Cee. Come hobby Sluse fa il passeggero su queste strane motocarrozzette. Ogni tanto la paga un po' cara. Giorgio Viglino Agostini nei guai

Luoghi citati: Ardenne, Teppi