Telefonata minatoria Preside condannato

Telefonata minatoria Preside condannato L'episodio a Livorno Telefonata minatoria Preside condannato "C'è una bomba nel Liceo" ma non era vero ! (Dal nostro corrispondente) Livorno, 4 luglio. (b. c.) Un preside livornese di scuola media è stato condannato dal pretore, che lo ha riconosciuto responsabile di una telefonata intimidatoria, con la quale veniva annunciata la presenza di una bomba all'interno del liceo scientifico. Dell'episodio, che avvenne lo | scorso dicembre, era accusato il professor Giuseppe Monte I media «Gamerra». Il pretore, bdapmlasmzoSzmleone, preside della scuola I tdottor Bargagna, gli ha inflitto tre mesi di arresto per il procurato allarme assolvendolo invece dall'accusa di interruzione dei pubblici uffici. Il collegio di difesa ha immediatamente presentato ricorso in appello. I fatti risalgono, come ab- tccngaccqi biamo detto, allo scorso mese di dicembre. In quel periodo, a Livorno, si viveva sotto la psicosi delle telefonate intimidatorie che annunciavano la presenza di bombe nelle scuole, uffici pubblici, grandi magazzini e fabbriche. La polizia, ottenuta autorizzazione dalla magistratura, organizzò, di concerto con la Sip, un sistema di intercettazione delle telefonate anonime. Furono posti sotto con¬ trollo numerosi apparecchi telefonici, fra i quali anche il centralino del liceo scientifico. A questo istituto, la mattina dell'll dicembre scorso, giunse una nuova telefonata anonima. La polizia accertò che essa proveniva dall'ufficio del preside Monteleone, il quale si è sempre dichiarato innocente, ma fu arrestato.

Persone citate: Giuseppe Monte I, Monteleone

Luoghi citati: Livorno