Morto Dino Roccia

Morto Dino Roccia Morto Dino Roccia Aveva creato a Torino una delle più moderne cliniche per le cure dei denti e della bocca Si è spento ieri pomeriggio a Chiusa Pesio, dov'era nato, il professor Dino Roccia, creatore della Clinica odontostomatologica dell'università, una delle più moderne ed attrezzate d'Europa. Aveva 75 anni. Laureatosi in chirurgia nel '23 a Torino sotto la guida del professor Carle, divenne poi assistente I del professor Donati in clinica I chirurgica. Erano gli anni in cui il mestiere di dentista, anzi di cavadenti, diveniva una professione; e l'odontoiatria, da «cenerentola della medicina», una scienza. A Vienna Roccia fu allievo del professor Pichler, che operò Freud di un cancro alla mandibola. Nel '31 tornò a Torino. In uno scantinato dell'università, in una stanza che ospitava anche otorino laringoiatria, Dino Roccia studiò stomatologia, patologia e trauma- tologia del cavo orale e del collo,! ortopedia maxillo-facciale. Coni passione e costanza, provando anche umiliazioni, cercò fondi per continuare i suoi studi, poiché l'università non ne dava. I suoi sforzi, il suo entusiasmo furono ricompensati: egli era considerato, con il professor Giardino di Napoli, Hoffer di Milano e Briasco di Genova, uno dei creatori dell'odontoiatria moderna, alla quale ha dato quella dignità scientifica e accademica che le spettava. Nacque così la Clinica odontostomatologica, della quale Roccia fu sempre direttore. Nel '63 inaugurò la nuova Clinica, uno dei vanti dell'università di Torino. Fra le sue cariche, la presidenza della Società italiana dì odontostomatologia e chirurgia maxlllofacciale, e di quella europea, da lui fondata. Fu autore di pubblicazioni che fanno testo in tutto il mondo e creatore di una delle scuole più quotate in Italia. Nel dicembre del '70 Dino Roccia lasciò, per limiti di età, la direzione della Clinica. L'anno scorso una piccola trombosi lo costrinse ad abbandonare l'attività, si ritirò a Chiusa Pesio. Diciotto giorni fa, un nuovo attacco del male, il coma. Ieri la fine. Lascia la moglie, Adriana, e tre figli: Luciano, chirurgo, uno dei primi ad introdurre l'agopuntura in Italia; Gianmaria, dentista, e Gabriella.

Persone citate: Briasco, Carle, Dino Roccia, Freud, Hoffer, Pichler, Roccia

Luoghi citati: Europa, Genova, Italia, Milano, Napoli, Torino