Il Belluno è in liquidazione per un debito di 300 milioni

Il Belluno è in liquidazione per un debito di 300 milioni Le travagliate vicende di un club di "C„ Il Belluno è in liquidazione per un debito di 300 milioni Dirigenti e tifosi speravano, un anno fa, di ottenere la promozione in serie B - Invece la squadra è finita quartultima - Il presidente Sommavilla rifiuta ora di pagare la tassa d'iscrizione al prossimo torneo (Nostro servizio particolare) Belluno, -3 luglio. Nel Veneto calcistico è scoppiato Il contagio. Una fuga improvvisa e generalizzata di dirigenti. E' la triste realtà di una regione ridotta a vendere I suoi uomini migliori per sopravvivere e che rischia ora di morire. Saverio Garonzi lascia il Verona e si ritira nel suo eremo di Veronello in riva al Garda. I dirìgenti del Padova (il fu glorioso Padova di Nereo Rocco e Aurelio Scagnellatoì hanno venduto tutto (Farina sarebbe l'acquirente fortemente 'indiziato*, ma l'interessato smentisce, assicurando che la retrocessione in serie B del Vicenza assorbe già abbastanza le sue energie). Infine, i responsabili del Belluno annunciano la messa In liquidazione della loro società semplicemente non intendono andare avanti. Sull'enciclopedia, alla classilazione 'Belluno* si legge: «Quarantacinquemila abitanti, città capoluogo di provincia della Venezia Euganea, sulla destra del Piave, a metri 390 sul livello del mare, in una mirabile conca. Città romana, fu poi...». Ma se da storici e studiosi d'arte. Belluno è conosciuta da secoli come una delle più belle cittadine d'Italia, il grande pubblico ha conosciuto Belluno in questi ultimi anni. Il motivo può non sembrare dei più seri, anzi non lo è senz'altro, tuttavia è il calcio che ha portato questa improvvisa 'lama* di Belluno in mezza Italia. L'han conosciuta In molti. L'ha conosciuta la Lega Semiprolessionistl, che ha subito mandato a Belluno i migliori arbitri della serie C. Lo scorso anno fu un campionato stupendo, da prime posizioni. Su tutti i giornali non si taceva altro che parlare di Tormen e Bacchin. chiamali 'gemelli d'oro*, della sigla magica *Belluno-Beraldo-Ballariii*. squadra, allenatore, goleador. Giusto un anno la. il presidente del Belluno, Francesco Sommavilla si lasciava andare a programmi ambiziosi, «Per la prossima stagione, puntiamo ad un'affermazione di prestigio. Certo ci sarà da lavorare, ma stiamo valutando, esaminando, scegliendo quello che ci occorre. Voglia- ™ °f'lire, ""^T^L/"™* P'M for'e dl quella dl <luestann°"I Le buone intenzioni rimasero ' tali, nonostante lo sforzo econoI mìco della società. Il Belluno ter- mina il campionato italiano 74-75 j a soli 35 punti, quartultimo in classifica. Il deficit è di oltre tre- ! cento milioni. Francesco Somma- j villa si dispera. La sua milizia al i servizio dell'Associazione Calcio , Belluno data dal 1957. Dieci anni \ come giocatore, sei da consigliere | e direttore sportivo, due come \ presidente. E proprio a lui tocca I l'amara decisione di mettere all'asta la società. L'unica alternativa è la messa in liquidazione. La no- j tizia la il giro della città in pochi | minuti. I tifosi protestano, le autorità incredule chiedono ragguagli. Alla line, viene resa ufficiale \ la delibera dell'Assemblea, in cui si stabilisce che la società non prenda alcun impegno in vista \ della futura attività. La situazione è grave, si corre ai ripari. Almeno | si tenta. Il sindaco, comm. Giuseppe Vlel. si fa promotore di un incontro tra i responsabili della società e alcune lorze politiche ed economiche della provincia di Belluno. L'impresa appare subito disperata, manca il tempo materiale per ricercare una solu- j zione. Sabato prossimo si chiù dono le iscrizioni al campionato ! di serie C, occorrono cinque mi j lioni per pagare la tassa federale i e gli attuali dirigenti non Interi , dono esporsi ulteriormente. \ Queste ultime ore sono di au | tentico calvario, ma in exslremis \ si trova un compromesso. Oggi. I j | \ \ a Firenze, sede della Lega Semiprolessionistl, l'amministratore delegato della società ha ottenuto una proroga per l'iscrizione, lino a giovedì 10 luglio; da parte sua, il sindaco ha fissato per martedì l'ultimo incontro, quello decisivo nel bene e nel male. La tregua, però, non attenua le polemiche. Nell'occhio del ciclone. Francesco Sommavilla appare forse il più tranquillo di tutti. | Se II suo proposito era di sensibilizzare l'opinione pubblica, non c'è dubbio che lo scopo sia stato abbondantemente raggiunto. * Mi accusano — dice Sommavilla — di aver messo la città di fronte al fatto compiuto. Falso, sono mesi che lo predico. Da soli non riusciamo a tirare avanti, lo sono soltanto un dirigente, non un condannato ai lavori forzati». — Eppure lei lo scorso anno parlava di un Belluno dal futuro radioso. Errore dl misura o fattori esterni imprevedibili? •■Cito soltanto un dato. In passato avevamo una media di trequattromila spettatori paganti, quest'anno siamo scesi a mille. Allora significa che il pubblico 1 non segue più». | —• Evidentemente deluso dai i risultati. «Non basta, il Belluno aveva ■ cominciato il campionato molto ! bene, eppure il pubblico non ha mai raggiunto le mille-mille e cin- : ' quecento unità. La verità un'altra. • I tifosi contestano la società, per- l i r-hp nrptpnHnnn li «prip R In ! cne pretendono la serie o. in I queste condizioni siamo costretti n lasciar». i ■ ld „dr , . . , . ! — Qualcuno insinua che gioca- ; le a rialzo. L'assegno per l'iscri- 1 'Jone— dicono — salterà co- ' I i 'i uwnque fuori all'ultimo momen! to. I «Peggio per loro. Questo avvieI ne soltanto nelle storie a lieto fi| ne. Per quanto mi riguarda, la | favola del Belluno in serie C ap| partiene al passato. E' morta e ] sepolta». Franco Mognon t ' c , Iìi 1