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Assolta la Bertelli per l'olio di colza Processo in pretura a Livorno Assolta la Bertelli per l'olio di colza (Dal nostro corrispondente) Livorno, 2 luglio. (b. c.) Non è possibile stabilire se l'olio di colza è pericoloso alla salute: i produttori che rispettano le norme ministeriali in materia, non sono imputabili. Questo il succo del verdetto con il quale il pretore, dottor Bargagna, ha assolto con formula piena due dirigenti dello stabilimento «Bertoni», accusati di aver prodotto e messo in commercio olio di semi nocivo per la salute pubblica. Gli imputati erano il direttore generale dello stabilimento di Lucca e vicepresidente della «Italso», Fabrizio Corcos, 42 anni, e il direttore dello stabilimento «Alivar» (ex Alimont) di Livorno, Alberto Longhi, 64 anni. Il pretore ha accolto interamente le richieste del pubblico ministero e del collegio di difesa che erano state di assoluzione, perché il fatto non costituisce reato, riguardo alla produzione di olio di semi vari, contenente olio di colza, con forti percentuali di acido erucico, e di assoluzione, perché il fatto non sussiste in riferimento alla distribuzione per il consumo su tutto il territorio nazionale di olio di se mi vari, comunque non nocivo. Il principale interrogativo a cui si è cercato di dare rispo¬ sta nel corso del dibattimento, era quello se è stato accertato o meno che l'olio di colza contiene sostanze nocive per l'organismo umano. A ciò non è stato possibile dare una risposta. Scientificamente non vi è niente di provato, perché gli esperimenti sono stati condotti soltanto su cavie animali e non sugli uomini. Infine, come ha fatto presente la difesa, esistono dei decreti ministeriali più che legittimi, e nessun cittadino può vedersi imputato se egli si è attenuto al rispetto di un atto amministrativo, anche se questo in un secondo tempo risultasse poi illegittimo. Sulla pericolosità dell'olio di colza, un difensore ha negato ogni valore di attendibilità ai congressi che si sono svolti per dibattere la tanto contrastata materia, in particolare al simposio che ha avuto luogo lo scorso anno a Giessen, in Germania. Il pretore aveva raccolto personalmente una vasta documentazione in materia completa di aggiornate ricerche di studiosi, perizie scientifiche e risultati di analisi. La formula di assoluzione che egli ha pronunciato può costituire un punto di riferimento per analoghi procedimenti, come ad esempio quello ancora in fase di istruttoria , che si è recentemente aperto a Roma.