A un olandese, medico del cuore il "Saint-Vincent" per la scienza di Franco Giliberto

A un olandese, medico del cuore il "Saint-Vincent" per la scienza Il premio della Regione Valle d'Aosta e della Sitav A un olandese, medico del cuore il "Saint-Vincent" per la scienza E' il prof. Dirk Diirrer che ha aperto nuovi orizzonti alla diagnostica e terapia delle affezioni cardiache - La maggioranza dei membri dell'Accademia di medicina di Torino lo ha proclamato vincitore fra nove scienziati "finalisti" - L'importanza della ricerca di base (Dal nostro inviato speciale) St-Vincent, 2 luglio. Uno studioso olandese, il roi. Dirk Dùrrer, ha meritao il VI premio internazionae Saint-Vincent (10 milioni i lire) per le scienze medihe: riconoscimento di imortanza mondiale, istituito alla Regione Valle d'Aosta e alla Sitav (Società per l'inremento turistico alberghieo valdostano), del quale per radizione vien data notizia suggello delle Giornate meico-chirurgiche internazionai di Torino. I cinque preceenti premi (nel 1954, 1957, 961, 1965 e 1969) furono asegnati al prof. Waksman, per la scoperta della streptomicina; al prof. Vallebona er la realizzazione della straograRa nella diagnostica radiologica; al prof. Granit, per l suo eccezionale contributo al progresso della neurofisioogia; al prof. De Bakey per a sua opera fondamentale nel campo della chirurgia vacolare; al prof. Moruzzi per suoi studi ventennali sull'ativazione cerebrale. Dirk Durre è stato proclamato vincitore della VI ediione del premio Saint-Vinent per le sue ricerche su vari disturbi cardiaci. Ma chi l'aveva mai sentito nominare? Alla proclamazione avvenuta questa sera nel salone dei congressi del Grand Hotel Billia, il prof. Giorgio Cavallo, nuovo rettore dell'Uni- versità di Torino e presidente dell'Accademia di medicina torinese, ha risposto alla domanda, che gli veniva dai profani non dagli « addetti ai lavori ». Un esempio portato dal prof. Cavallo, più che ogni altro discorso, è servito a chiarire la questione. Quando Waksman, dopo dieci anni di studio silenzioso e senza grancassa di rotocalchi e quotidiani, stava per completare le sue ricerche sulla streptomicina, fu licenziato dalla Rutgers University in cui lavorava, perché considerato un teorico inutile sia agli studenti che alla ricerca. Ma conclusi i suoi studi (con la svolta decisiva data dalla streptomicina alla terapia di infezioni da staffilococco, pneumococco e meningococco) Waksman fu richiamato dalla stessa università che l'aveva licenziato e che s'era ricreduta stanziando un milione di dollari per una cattedra di microbiologia da affidargli. « E' questo un piccolo esempio — afferma il prof. Cavallo — che non basterà certamente a convincere l'opinione pubblica dell'importanze della scienza di base, ma che costituisce però per gli accademici una delle tante prove della bontà delle proprie idee. L'Accademia di medicina di Torino molto saggiamente ha vaiuto comunque, in questa occasione, contemperare il principio della priorità delle scienze fondamentali con quello dell'innegabile importanza dell'impiego pratico della scienza. E ha prescelto come vincitore del VI premio Saint-Vincent un medico die accomuna meriti di biologo a indiscusse qualità cliniche ». Dirk Durre, (che ad Amsterdam ha la cattedra di cardiologia e fisiologia clinica e dirige un istituto di fisiopatologia clinica fra i più famosi del mondo) circa dieci anni fa ha messo a punto una tecnica per la cosiddetta « autopsia fisiologica del cuore » che ha consentito moltissimi passi avanti nella diagnosi e terapia di gravi affezioni cardiache. Ha portato contributi essenziali alla conoscenza dei fenomeni elettrici del cuore umano, tanto che è in atto una revisione critica delle espressioni relative agli elettrocardiogrammi, con conse- ' guenti nuove e più razionali indicazioni terapeutiche, anche chirurgiche. « L'Accademia di medicina di Torino — ha detto il prof. Cavallo alla cerimonia di proclamazione — ha votato con una maggioranza superiore ai prescritti due terzi dei suoi membri (che sono 54) per il prof. Diirrer. E' stato tenuto conto del fatto, oltretutto, che numerosi laboratori di cardiologia di tutto il mondo stanno lavorando attivamente seguendo l'indirizzo tracciato dallo studioso. Il quale, nel ballottaggio finale, era assieme ad altri otto candidati al premio ». Franco Giliberto Il professor Dirk Diirrer