La dc è in difficoltà a Gassino e S. Mauro, ma sicura a Chieri

La dc è in difficoltà a Gassino e S. Mauro, ma sicura a Chieri Indagine postelettorale nei Comuni della cintura La dc è in difficoltà a Gassino e S. Mauro, ma sicura a Chieri Nel primo Comune il psi è preciso : "I democristiani non sono in grado di darci garanzie" - La situazione nel secondo : il centro-sinistra ha governato bene, ma ora gli manca un voto - Nell'ultimo il pei chiede "commissioni con presenza delle minoranze" San Mauro, Gassino c Chieri dopo le elezioni. Due amministrazioni comunali, le prime, che uscivano da un periodo piuttosto travagliato contando sul voto del 15 giugno per un chiarimento degli equilibri politici, e un « feudo » del partito democristiano che vi deteneva la maggioranza assoluta. A San Mauro come a Gassino il chiarimento non c'è stato e si prevedono giunte di sinistra con eventuali appoggi di indipendenti o socialdemocratici. Per Chieri la situazione appare più fluida: pur avendo perso la maggioranza assoluta la de è in grado di scegliere tra formule ed alleati diversi. San Mauro, fra i tre Comuni, ha ereditato dalle elezioni la situazione più ingarbugliata: con una politica di programmi avanzati la de ha guadagnato la stima di alleati e avversari, ed è stata premiata dagli elettori incrementando addirittura i propri voti, ma rischia di passare in minoranza. Insieme con psi e psdi detiene soltanto il 50 per cento dei seggi e dovrebbe quindi ottenere anche l'appoggio degli indipendenti; un'alleanza che il rigido programma pregiudiziale presentato da questi ultimi pub rendere instabile o far ben presto fallire. Rischi sottolineati dal socialista Fabbris: «Gli indipendenti non dovrebbero più esistere, complicano solo le cose. Il programma della de andava bene, e se gli elettori ci confermavano dando qualche voto in più a loro o a noi si poteva proseguire con il centrosinistra. Per correttezza sonderemo comunque in questa direzione, ma secondo le cifre è molto più facile formare una giunta stabile di sinistra con l'appoggio socialdemocratico». Per Colomberotto, del pei, non ci sono dubbi: «E' ora che San Mauro sia governata dai comunisti, con deleghe alla minoranza. Da sempre prospettiamo maggioranze articolate ed aperte a tutti, se dipendesse da noi faremmo la giunta anche con il psdi». Come rispondono agli approcci i socialdemocratici? Dice Luigi Gassino: «Noi puntiamo sul centro-sinistra e chiediamo la conti- nuità dell'attuale maggioranza, che i risultati elettorali confermano. Se questa formula si rivelasse però impossibile, ed essendo contrari al commissario, potremmo accettare alleanze diverse». Anche la scelta preferenziale della de, naturalmente, è per il centro-sinistra. « Iintendiamo continuare la conduzione che gli elettori hanno premiato — afferma Luciano Truffo — e il psi ci sembra tuttora disponibile, anche se è naturale che i comunisti gli facciano l'occhiolino. Abbiamo iniziato le consultazioni, vedremo i risultati». Per ultimo l'indipendente Vogliotti: «Non ci interessano le poltrone, il discorso lo faremo sul nostro programma. Appoggeremo chi ci darà garanzie sufficienti, altrimenti staremo all'opposizione». Probabile giunta di sinistra anche a Gassino, ma per motivi diversi. Qui la distribuzione dei seggi permetterebbe una maggioranza stabile di centro-sinistra (12 , e o e l a è c i naegipngn2 e e o a o riana a, a ln a rao a ince er lr, a a r. o al a i, ri ui e si a o ei ni 70 sono andati a dc-psi-psdi, contro i sei del pei e due degli indipendenti), però manca quasi del tutto tra socialisti e democristiani l'accordo sui programmi. Dice Nicola Pasquero, primo eletto del psi, riconfermato con oltre 600 preferenze: «Per fare il centro-sinistra dovremmo ottenere dalla de garanzie che non riteniamo sia in grado di dare. Non è un problema di formule ma di uomini, a cui manca la volontà di risolvere certi problemi: i programmi impostati fino al '72 dalla giunta di sinistra sono stati completamente disattesi quando noi siamo passati all'opposizione, lasciando a democristiani ed indipendenti l'amministrazione del Comune. Perciò tenteremo di costituire una giunta dì sinistra con l'appoggio socialdemocratico ». L'alleanza con il psdi, che a Gassino ha ottenuto un seggio, è indispensabile per una maggioranza, e come a San Mauro l'unico rappresentante socialdemocratico si dichiara disponibile: «Come sezione non siamo contrari ad una giunta di sinistra — dice Gianfranco Silombra —, ma aspetteremo comunque disposizioni dal partito. Siamo sempre stati in buona armonia con i comunisti, che ritengo estremamente corretti; in ogni caso chiederemo garanzie as solute sui programmi». Più nitida la situazione post elettorale a Chieri, anche se la de ha perso la maggioranza assoluta scendendo dal 51,66 per cento delle passate comunali al 44,43 per cento. Se le possibili alleanze di giunta restano diverse, quasi tutti sono concordi nel definire questo risultato una «svolta». Rinnovando i quadri e presentando molti giovani il pei ha raddoppiato i seggi; Alberto Papuzzi, capolista, commenta: «Da altre parti, con la possibilità di formare giunte di sinistra, si è arrivati ad un diverso modo di amministrare. A Chieri il risultato elettorale deve costringere la de ad un nuovo modo di gestire il potere, di governare: attraverso consultazioni con i quartieri ed ì sindacati, affidando le delibere a commissioni in cui siano rappresentate le minoranze, confrontandosi con le altre forze politiche. Una cosa preoccupa: che tra i primi eletti della de vi siano questa volta molti uomini di destra: è però augurabile che la battaglia delle minoranze sui contenuti sociali trovi concorde almeno la sinistra del partito democristiano ». Anche il socialista Patrito chiede alla de u:. programma più avanzato, che preveda consultazioni con quartieri, giovani e forze sociali. «L'elettorato ha espresso un voto di progresso — sottolinea — e bisogna tenerne conto. Siamo ancora disponibili ad un discorso di centro-sinistra ma chiediamo rinnovamento. Vi sono problemi urgenti da risolvere: assistenza e servizi sociali, applicazione del piano regolatore, tempo pieno nella scuola, asili nido, edilizia popolare. Su programmi di questo genere è possibile intendersi ». Per il repubblicano Gallina è necessario un allargamento dell'area democratica: «I punti su cui ci battiamo li conoscete: diverso modo di amministrare, bilanci chiari. E' indispensabile però una dI ' nimiiMiiiininiiuuiiniiniiiiinnimiiii nini t giunta forte, e abbiamo qualche I dubbio sulla consistenza politicai di un'alleanza a tre, senza sociali- \ sti, che conterebbe solo 21 seggi». Egidio Olia, sindaco democristiano uscente e «rientrante», in¬ tende terminare le consultazioni con il direttivo del partito prima di prendere contatti con i possibili alleati. L'unico problema è il «prezzo» in assessorati da pagare per le varie coalizioni possibili. «In ogni caso sono fiducioso — ha detto Olia — che si possa concludere un'alleanza senza eccessive difficoltà, entro il mese di luglio». Roberto Reale Il ...JShl Il hl San Mauro: Fabbris e Truffo: Gassino: Pasquero e Silombra; Chieri: Patrito e Gallina

Luoghi citati: Chieri, San Mauro