Accuse al msi

Accuse al msi Accuse al msi (Segue dalla 1" pagina) parlamentari. Anche a voler prescindere dai semplici «partecipi», cioè dagli iscritti al partito, che pur sarebbero incriminabili ai sensi della legge Sceiba, vi sono moltissimi organizzatori e dirigenti operanti a svariati livelli, al di fuori di quello parlamentare. Contro di essi si sarebbe potuto procedere subito, senza dover aspettare i responsi delle Camere. Forse si è preferito rimandare l'estensione dell'inchiesta ad un momento successivo, quando i responsi ora richiesti saranno stati formulati. Ma ciò vorrà dire altri ritardi,-altre attese. Terza considerazione: per ogni imputato, parlamentare o no, dovrà essere data la comunicazione giudiziaria, con conseguente nomina dei rispettivi difensori. Ciascuno avrà il diritto di essere interrogato, magari più volte. Si renderanno necessari dei confronti, magari delle perizie, certamente delle testimonianze. £' pur vero che le nuove norme sull'ordine pubblico prevedono che si proceda con rito direttissimo per le più gravi violazioni detta legge Sceiba, ma ben difficilmente se ne potrà fare applicazione agli episodi di ricostituzione del partito fascista risalenti a epoca anteriore. Per essi era prescritta l'istruzione sommaria e, perciò, gli imputati chiederanno l'adozione di tale rito. Prima di arrivare al dibattimento (un dibattimento con tantissimi imputati!), gli ostacoli da aggirare saranno molteplici. E ancora più rilevattti saranno le difficoltà che si dovranno superare per percorrere le varie tappe dibattimentali fino all'esito finale della sentenza e del conseguente scioglimento. Sarebbe certo più facile la strada politica dello scioglimento mediante decreto-legge, demandato al governo nei casi straordinari di necessità e urgenza, ma basta enunciare la formula per comprendere come si tratti di ipotesi ancora più teorica. Nemmeno la strada del disegno di legge a iniziativa popolare, pur recentemente messo in atto con la raccolta del prescritto numero di firme, sembra destinata ad agevoli sviluppi: dove trovare la volontà, anche qui politica, capace di portare il progetto al vaglio successivo delle due Camere? Ancora una volta si preferisce lasciare alla magistratura il compito di affrontare gli impegni più ardui, anche se la magistratura non possiede gli strumenti necessari allo scopo. In fondo, l'iniziativa della procura di Milano prima e delta procura dì Roma poi va apprezzata come un atto permeato di buone intenzioni, come un atteggiamento più morale che giuridico. In una parola, come una lezione di antifascismo. Il vero appunto da muovere è che si è atteso troppo. Per ottenere risu! lati efficaci sul piano giuridico bisognava partire già nel 1952, j o, per lo meno, ai tempi del do- ' po-Tambroni. Oggi, accontentiamoci di questo apporto indiretto: è già prezioso. Può aiutare, più ancora delle sanzioni penali, a smascherare, attraverso un dibattito più politico che giuridico, le vere ragioni della sopravvivenza del fascismo. Giovanni Conso

Persone citate: Giovanni Conso

Luoghi citati: Milano, Roma