La sterlina si è Londra prende ancora svalutata drastiche misure di Renato Cantoni

La sterlina si è Londra prende ancora svalutata drastiche misure La sterlina si è Londra prende ancora svalutata drastiche misure Ieri mattina la svalutazione della moneta ha sfiorato il limite del 30 per cento - Il governo annuncia il blocco degli aumenti salariali (massimo 10 %) - Se i sindacati rifiutassero, il provvedimento sarebbe imposto Lumini. 1 luglio. (Ansa) Il cancellieri1 dello Scacchiere Denis Hcalcy ha annunciato oggi alla Camera ilei Comuni la decisione del governo di (issare d'ora in poi un limite del dieci per cento agli aumenti salariali e ai dividendi. Healey ha aggiunto che se tale misura non verrà accettata dai sindacati e dagli imprenditori del settore pubblico e privato j essa verrà attuata per legge. L'intervento di Healey è giunto di sorpresa dopo una riunione durata tre ore del Consiglio dei ministri che al numero 10 di Downlng Street ha esaminato la gravità della situazione economica britannica con particolare riguardo per l'accentuato processo di inflazione e di svaluta¬ zione della sterlina. Il governo ha messo a punto un « pacchetto » di provvedimenti In materia fiscale ed economica che verranno varati e pubblicati in un «libro bianco» prima della fine della prossima settimana. Il limite del dicci per cento è stato definito da Healey « negoziabile ». ma soltanto su margini Inferiori e non su margini superiori. Il più grande sindacato britannico, quello dei lavoratori dei trasporti (Transport and General VVorkers Union), ha approvato oggi una mozione di appoggi» al « contratto sociale » e una mozione in favore d'un aumento salariale uguale per tutte le categorie nei prossimi dodici mesi. La decisione di oggi imprime una spinta notevole al governo laburista per 11 varo di un pacchetto di misuro programmatiche riguardanti il congelamento dei prezzi del generi di largo consumo e il blocco del salari. Essa crea, inoltre, una spaccatura profonda all'interno del movimento sindacale britannico, dopo la presa di posizione dei sindacati dei minatori, del metalmeccanici e dei lavoratori dipendenti dall'industria navale che hanno stabilito di seguire una linea d'opposizione al «contratto sociale» c al blocco dei salari. Questi altri sindacati avevano messo a punto, net giorni scorsi, nuovi piani di rivendicazioni salariali, reclamando miglioramenti economici nella misura del 100 per cento. lutarle (poco meno di dieci miliardi di dollari), nel caso di un massiccio ritiro di capitali da parte dei creditori stranieri, sarebbero ridotte praticamente a zero. I depositi di non residenti assommano a diversi miliardi di sterline. In tempi normali godere di un rilevante credito all'estero è indubbiamente un punto di forza ma ben diversa è la faccenda quando, nonostante gli sforzi del governo conservatore prima e di quello laborista poi, l'economia è in dissesto e le previsioni segna7io brutto tempo stabile. In un primo momento gli esperti hanno spiegato il ribasso della sterlina con preoccupazioni transitorie dovute principalmente al referendum sulla permanenza del Regno Unito nella Cee. La Banca d'Inghilterra — si diceva — difende solo marginalmente la sterlina per indurre i votanti indecisi a riflettere bene su quello che stanno per fare. Uscire dalla Comunità europea avrebbe significato la bancarotta. Purtroppo gli avvenimenti che hanno seguito il referendum hanno messo in evidenza una situazione assai più grave. L'uscita di capitali è proseguita con ritmo crescente e i continui in- ! terventi a difesa dell'istituto di emissione hanno evitato \ solamente il peggio. Le per- ' dite di lunedi e di ieri sono indicative. Con un indice j ponderato di svalutazione di quasi il 30 per cento non vi è | altra scelta per il governo inglese che l'adozione di misure di emergenza quali il rincaro del costo del denaro e una politica dei redditi, avversata dai sindacati ma soprattutto dagli imprenditori che non hanno ancora rimarginato le ferite provocate dalla stretta creditizia e dal blocco dei prezzi di pochi anni fa. E' proprio la diminuzione dei tassi d'interesse che ha scoraggiato diversi investitori stranieri. La crisi in atto nel Regno Unito deve essere attentamente seguita anche all'estero perché potrebbero derivarne spiacevoli conseguenze. Il sistema monetario internazionale è tuttora sconquassato e non è stato possibile trovare una valida solu- zione di ricambio. La ripresa economica, dopo i forti colpi di freno antinflazionistici degli ultimi due anni, nella inigliore delle ipotesi, c gracile e lenta. Sarebbe sufficiente una ventata di pessimismoper rimettere tutto in discus- sione. Non vi è alcun dubbio: nonostante i gravi sacrifici degli ultimi tempi il fondo non è stato ancora toccato: purtroppo la coperta è sempre troppo stretta. Renato Cantoni

Persone citate: Healey, Lumini

Luoghi citati: Londra, Regno Unito