Astigiano: i molti record della cantina di Canelli di Bruno Pusterla

Astigiano: i molti record della cantina di Canelli Astigiano: i molti record della cantina di Canelli (Nostro servizio particolare) Canelli, luglio. La tecnica di coltivazione della vite, e soprattutto la qualità dei vini prodotti che si affinano lentamente nel silenzio di grandi e piccole cantine, pongono l'Astigiano al posto d'onore nell'enologia italiana. Hanno reso famose queste zone l'alternarsi di colli a perdita d'occhio ed il susseguirsi di prestigiosi vigneti. Fra cui quelli di Canelli sono tra i più rinomati. Qui esiste una cantina sociale, forte di 370 soci, che nell'ultima annata ha vinificato 40.000 quintali di uva e che è considerata la più grande cantina dell'Astigiano. Poiché la sua fondazione risale al 1933, i suol abbondanti 40 anni di vita la collocano tra le più vecchie cantine sociali piemontesi. A Canelli la cantina sociale ha realizzato, a breve distanza uno dall'altro, due razionali stabilimenti per la lavorazione delle uve, la maturazione e l'Imbottigliamento dei vini, con impianti che rispondono alla più severa enologia. La vendemmia accurata, la scelta di varietà elette, le particolari cure poste nella vinificazione e nelle successive fasi di conservazione e di imbottigliamento attribuiscono ai vini della Cantina Sociale di Canelli requisiti di carattere e stile che consentono loro di bene figurare anche di fronte agli intenditori più scrupolosi. A conferma di tale fama, stanno i premi e le ricompense ottenuti nelle principali esposizioni enologiche quali la Douja d'or negli anni 1968-69-70 e '74 e la medaglia d'oro alla mostra dei vini pregiati del Piemonte e della Valle d'Aosta. La maggior parte del prodotto vinificato è rappresentata dall'uva - Moscato Bianco » o « di Canelli >, dalla quale si ottiene il Moscato naturale d'Asti, il Moscato d'Asti Spumante e l'Asti Spumante, tutti vini a denominazione di origine controllata. L'enopolio sociale vinifica inoltre il Barbera ed invecchia il Barbera d'Asti doc. il Freisa, il Nebbiolo, Il Brachetto ed il Cortese. Fin dalla fondazione, la cantina si è orientata verso la valorizzazione dei vini del comprensorio in cui svolge la oropria attività e l'affermazione dei vini dell'Astigiano, particolarmente dei moscati, molto deve a questa iniziativa, ai suoi soci viticoltori, ai dirigenti ed ai tecnici che hanno saputo conservare e potenziare tale patrimonio enologico, con un lavoro faticoso, tra grosse vicissitudini di ordine tecnico e strutturale e tra infinite difficoltà di mercato. La cooperativa attualmente pratica per il vino sfuso questi prezzi: moscato 360 lire al litro, Barbera 12" L. 280, Barbera 13" L. 340, Brachetto L. 360. Freisa L. 340, Nebbiolo L. 400. La bottiglia di Asti Spumante viene venduta a 600 lire mentre a 580 viene offerto il Moscato Naturale d'Asti. Son prezzi che possono essere considerati contenuti, in parametro alla genuinità ed alla qualità del prodotto. Bruno Pusterla

Persone citate: Barbera, Brachetto L., Freisa, Freisa L., Nebbiolo L.

Luoghi citati: Asti, Canelli, Piemonte, Valle D'aosta