Assemblea ieri a Roma Da oggi presso i concessionari Lancia di Arturo Barone

Assemblea ieri a Roma Da oggi presso i concessionari Lancia Assemblea ieri a Roma L'Imi supera un difficile '74 Ruma. 30 giugno. Si è svolta .stamane presso la sede dell'Eur l'assemblea dei partecipanti al capitale dell'Istituto Mobiliare Italiano (Imi) per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 marzo l!)7r>. Giorgio Cappon, assunto alla presidenza il 20 marzo scorso, ha proposte) per il suo predecessore, Silvio Borri, la qualifica di presidente onorario; la proposta ò stata approvata per acclamazione. Sotto il profilo economico, l'esercizio aprile 1974-marzo 107.5 è stato particolarmente travagliato a causa delle difficoltà congiunturali che hanno costretto le autorità monetarie a severe restrizioni creditizie: il rapidissimo aumento dei tassi d'interesse a breve ha reso scarsamente appetibili per quasi tutto il 1974 i titoli a reddito fisso, specie so a medio e lungo termine. Solo l'obbligo imposto alle banche di destinare all'acquisto di determinate catégorie di obbligazioni unii parto dei loro depositi ha potuto evitare il peggio. Benché in parte beneficiari di tale obbligo, i dirisenti dell'Imi sono i primi ad auspicare il ritorno dell'attività bancaria alla libertà di mercato. Nonostante questo sfavorevole andamento, che ha fatto si che gran parte dell'attività dell'esercizio si concentrasse nell'ultimo quadrimestre, il consuntivo finale non si è discostato di molto, in cifre correnti, dagli eccezionali risultati dell'esercizio l!)73-'74, né per volume di impieghi né per mezzi finanziari raccolti. Sono state stipulate operazioni per un totale di 1531 miliardi, mentre sono state collocate obbligazioni per 1372 miliardi. Le operazioni dell'ultimo esercizio, finanziate per l'i!!! per cento con mezzi propri, per il 4 per cento con fondi a valere sulle gestioni speciali dello Stato e per il restante (ì per cento con fondi della Ceca, risultano cosi ripartite: investimenti 1170 miliardi (+2 per cento); forniture all'estero 343 miliardi ( + 6 per cento); finanziamenti a non residenti 7 miliardi (contro 61); a Paesi esteri 4 miliardi (contro 1 ). Quanto alla destinazione per grandi settori economici, l'industria manifatturièra ha assorbito 708 miliardi (+0 per cento rispetto al precedente esercizio); i servizi 228 miliardi (— 33 per cento): l'armamento 133 miliardi ■ 107 per cento). All'interno del settore manifatturiero, le industrie che più hanno beneficiato dei finanziamenti Imi sono state, nell'ordine, la metallurgia ( 283 miliardi ), la chimica e petrolchimica (178 miliardi), la meccanica (142 miliardi), la tessile e l'abbigliamento (55 miliardi). I finanziamenti concessi alle industrie che hanno fruito per il 40 per cento di tasso agevolato, hanno consentito di realizzare programmi d'investimento per oltre 1300 miliardi, il 02 per cento dei quali nel Mezzogiorno e nelle isole. Allo scopo di favorire le aziende dì medie dimensioni, l'Imi dispone oggi di 10 uffici regionali nelle principali città italiane. Nonostante le diverse gestioni speciali affidategli per legge ( fondo per la ricerca scientifica applicata, per la risi l'Ut tu razione del l'i tuli ist riti tessile eccetera) e i sempre più intensi rapporti con organismi finanziari internazionali (Banca europea degli investimenti, Export Import Bank, eccetera), i dipendenti in organico superano di poco le 900 unità. Oli utili dell'esercizio, dopo gli accantonamenti e gli ammortamenti sino al massimo consentito dal fisco, sono risultati pari a 20 miliardi e 145 milioni. Arturo Barone

Persone citate: Giorgio Cappon, Ruma, Silvio Borri

Luoghi citati: Roma