Mino (la 500 sicura) perderà la 350?

Mino (la 500 sicura) perderà la 350? Gli errori della Yamaha condizionano la stagione dell'italiano Mino (la 500 sicura) perderà la 350? Nella classe maggiore ad Agostini basta vincere una volta su quattro - Nell'altra è in una situazione critica - Dal sempre più bravo Walter Villa si attende prestissimo un altro titolo (Dal nostro inviato speciale) Assen, 29 giugno. Assegnato il titolo della 125 a Pileri e praticamente anche quello della 50 a Angel Nieto, la situazione nelle altre categorie del mondiale rimane aperta a molte soluzioni nelle restanti cinque prove, che con programmi non completi — in ciascun concorso manca una classe a turno — si disputano da domenica prossima fino a settembre. CLASSE 250 — Walter Villa vede molto vicina una probabile riconferma. Il cammino è stato più facile del previsto, grazie ai mezzi indiscutibili dei tecnici Milani, Mascheroni e Fabris, ma soprattutto grazie agli errori in serie compiuti dalla Yamaha, che ha prescelto un pilota assolutamente mediocre come Takay per affidargli la moto ufficiale, quindi ha puntato su Cecotto, lasciandolo però libero da ogni controllo e quindi anche libero di sbagliare. Su cinque gare disputate finora — il «T.T.» dell'Isola di Man non è cosa seria — la Yamaha ne ha vinte soltanto una, la prima, con Cecotto, ed è stata in corsa per il successo perdendo poi in un'altra regolarmente a Hockenheim. A dimostrazione della superiorità assoluta della Aermacchi H.D. c'è il secondo posto nella graduatoria mondiale di Michel Rougerie. Walter Villa ha ovviamente grossi meriti in questo tran-tran vittorioso. Da tempo aveva dimostrato di essere maturato nella tattica di gara, nello stile infallibile di corsa, ma quest'anno sembra aver trovato in più una efficienza fisica eccezionale che gli ha permesso exploit una volta impensabili. Lui. che è un buongustaio di una ricca cucina come è quella emiliana, è riuscito a mettersi a dieta, una dieta attiva che gli ha fruttato un calo di peso di circa sette chili, la miglior forma mai ottenuta da che fa di professione il pilota. Bdsta pensare che ieri Rougerie è finito per terra perché non ha avuto più la forza di tirare il freno anteriore, mentre Walter è arrivato fino in fondo senza nemmeno accusare stanchezza alle braccia. Villa deve vincere ancora una volta per avere la certezza matematica del successo, ma praticamente gli basta aspettare che Cecotto non arrivi primo in una sola delle prossime prove. Ciò non è solo possibile, ma probabile. CLASSE 350 — Il tramite tra la classe inferiore e quella superiore si chiama Johnny Cecotto, questa volta in posizione di favore nei confronti di Agostini. Cecotto ha avuto molta fortuna, condita da una bravura che tutti gli riconoscono. Ha approfittato di una serie incredibile di errori e leggerezze da parte della Yamaha, culminata con la gomma ovalizzata di ieri, e adesso guarda Agostini lontano In classifica. Mino non ha mai sbagliato una gara nella stagione quando la moto lo ha portato fino al traguardo, mentre Johnny ha avuto alti e bassi. Ma la classifica premia chi meno lo merita. Rimangono due gare, in Finlandia e in Jugoslavia, dopo che la Firn ha modificato il calenda- I rio riducendolo prima da 12 a 10 prove e quindi da 10 a 9. Agostini vede cosi ridotto il tempo e le occasioni per rimontare lo svantaggio. Cecotto può soltanto più perderlo lui, il titolo, non arrivando in una delle due gare. Infatti, anche se Agostini vince due volte, all'altro bastano due piazzamenti (un secondo e un quarto per pareggiare, un secondo e un terzo per vincere). CLASSE 500 — Ecco Agostini in testa, destinato presumibilmente a rimanerci fino alla fine. In Phil Read ha trovato un avversario accanito, ma assistito soltanto a metà dalla moto, una Mv in decadenza che per di più non ha potuto contare sinora sulla propria prima guida Gianfranco Bonera. Ha giocato quindi con l'amico avversario Kanaya fino a ieri, quando la Suzuki è riuscita a far combaciare tutti assieme i pezzi a incastro che compongono la vittoria, lanciando Barry Sheene verso il primo successo atteso ormai da anni. Ora Agostini ha dei problemi in prospettiva perché la 4 cilindri Suzuki appare più che competitiva e con una stagione piena davanti potrebbe diventare pericolosa, indipendentemente dai piloti che la guidano. Ovviamente il discorso è meno probabile, anzi piuttosto irreale, in tempi brevi, poiché presupporrebbe da parte di Sheene una costanza di rendimento sempre vincente. Passando alle cifre. Mino ha bisogno soltanto più di una vittoria per mettere a posto tanto Read e quindi la Mv. che Sheene e la Suzuki. Arriva cosi il quindicesimo titolo e poi si vedrà per i programmi a lunga scadenza. Chissà se Ago correrà ancora nel '76. g. vigl.

Luoghi citati: Finlandia, Jugoslavia