Stalag ha vinto nettamente a Vinovo un "Principe Amedeo,, corso sul fango

Stalag ha vinto nettamente a Vinovo un "Principe Amedeo,, corso sul fango Risultato indiscutibile nella 95a edizione della più importante corsa torinese di galoppo Stalag ha vinto nettamente a Vinovo un "Principe Amedeo,, corso sul fango Stalag ha vinto II Premio Prìncipe Amedeo. Con netta autorità, al di sopra anche di quelle previsioni che lo volevano uno dei cavalli più in vista di questa grande corsa torinese, l'ultima del periodo primavera-estate per il galoppo. SI è corso su un terreno ufficialmente « leggermente pesante «, ma che in efletti era molto laticoso. Un temporale scatenatosi un'ora prima delle corse ha influito sulla pista ed anche sull'afflusso del pubblico, notevole ma non cosi alto come la corsa poteva sperare di richiamare. Tuttavia anche ieri il movimento delle scommesse è stato superiore ai 60 milioni, indice di un non diminuito interesse del pubblico per l'ippica. Il •■ Principe Amedeo » era ieri alla sua 95" edizione: la corsa ha ancora una dotazione vecchia di dieci anni e limitata a 16 milioni e mezzo; tuttavia ha un'importanza europea, in quanto è compresa nelle « pattern tace » [cioè quel nucleo di corse che sono considerate in Italia, Francia, Inghilterra, Irlanda e Germania dell'Ovest come decisive agli eltetti della selezione, riconosciute dagli Stati Uniti i quali a loro volta hanno una graduatoria simile). Le « pattern race » sono divise in tre gradi di importanza, il « Principe Amedeo * è compreso in quello di mezzo, il clie la sperare che il Jockey Club e l'Unire (ieri era presente a Vinovo il presidente di quest'ultimo ente, il dott. Guido Berardelli), rivedano finalmente la dotazione della corsa, portandola almeno a 20-25 milioni. Quando i bookmakers hanno aperto il gioco sul gran premio, la razza Dormello-Olgiata — che presentava Zeolide Lecrau e l'accom¬ pagnatrice Barbara David — era nettamente favorita a 4 contro 5, contro il 2 contro 1 di Stalag, il 3 di Say Waln, il 7 di Let It Be, /'fi di Pollenzo e di Aiace Oileo. Gli scommettitori però non davano grande fiducia all'antica scuderia (quanto sono lontani i tempi in cui la sola presenza dei cavalli della Dormello-Olgiata ne faceva gli indiscutibili favoriti) e la sua quota saliva prima alla pari poi vìa via continuava ad aumentare lino ad arrivare, poco prima della partenza, a 9 contro 4. Le maggiori puntate si concentravano su Stalage su Say Win, che scendeva a 2 e mezzo. Durante la stilata, Zeolide Le¬ crau suscitava varie perplessità apparendo già molto sudata, denunciando cioè una eccessiva tensione nervosa, perché in quel momento la temperatura non era affatto eccessiva. Il «canter» per raggiungere la partenza non rivelava nulla di particolare. Ed ecco finalmente I sette cavalli davanti alle gabbie di partenza, agli ordini dello starter, l'ex fantino Paolo Caprioli. Ci voleva un po' di tempo per convincere Barbara David per sistemarsi al suo posto, gli altri Invece erano poi abbastanza solleciti ed ecco finalmente la partenza. Barbara David — secondo le previsioni — dopo un centinaio di metri andava al comando della corsa e conduceva davanti a Zeolide Lecrau che aveva di fianco Aiace Oileo, poi galoppava Pollenzo con Say Win, quindi Let It Be e Stalag. Al termine della dirittura delle tribune, c'era un tentativo dì Barbara David di scartare in fuori, verso il passaggio che riporta alle scuderie. Scarto che Carlo Panici doveva correggere con un paio di frustate. Zeolide Lecrau e Aiace Oileo si trovavano al comando della corsa, abbastanza sorpresi dell'evento, ma dopo 200 metri Barbara David riprendeva la sua posizione. Panici però doveva sollecitarla con la frusta per farle tenere un ritmo appena soddisfacente. Dopo mille metri di corsa Say Win cominciava a progredire e si portava ai fianchi di Bolide Lecrau. Questa allora superava Barbara David, scoprendosi forse un po' presto ed in curva subiva la pressione di Say Win, mentre Stalag lasciava la retroguardia e si portava all'interno di Aiace Oileo. All'ingresso In dirittura Zeolide Lecrau respingeva colpo su colpo Say Win. mentre non progrediva Aiace Oileo, poco avevano da dire Let It Be e Pollenzo. Stalag Invece veniva avanti all'interno ed a 350 metri dal traguardo entrava in contatto con I primi. Lotta breve.- poi Say Win si arrendeva e Stalag apparigliava Zeolide Lecrau per debellarla in breve e vincere con netto margine la corsa. Stalag fermava il cronometro sul tempo di 2'55"2/5: niente di particolare, anzi piuttosto modesto malgrado il terreno pesante. Le colpe maggiori vanno senza dubbio a Barbara David, che ha tenuto un ritmo veramente modesto. La cavalla si era presentata in corsa senza paraocchi e Marcello Andreucci dirà dopo la corsa: « Quando | mj ne sono accorto mi è venuto freddo: la cavalla è abituata alla quiete ed alla solitudine di Bolgheri, qui in corsa guardava tutto e non voleva galoppare. Non mi rendo conto dei motivi che abbiano spinto l'allenatore a non metterglieli ». DI Nardo, che era in sella a Say Win dice che « credevamo di avere un cavallo che migliora più la distanza è lunga, invece dopo 2200 metri ne aveva proprio abbastanza, lo avevo forzato i tempi per cercare di mettere in difficoltà Stalag, ma invece mi sono trovato in bolletta io ». Stalag si è certo giovato dell'andatura modesta ed ha potuto piazzare in piene condizioni di freschezza il suo spunto. Gianfranco Verricelli lo ha interpretato al meglio. Federico Palagi lo ha presentato al massimo della condizione. I colori di Angelo Bernasconi, braidese, scuderia considerata torinese anche se da qualche tempo ha il suo - quartier generale » a Milano ha certo ottenuto ieri la sua vittoria più bella e più importante. Elvio Rossi 95" Premio Principe Amedeo (L. 16.500.000, m 2600): 1. Stalag (Gianfranco Verricelli) di Angelo Bernasconi; 2. Zeolide Lecrau (Marcello Andreucci); 3. Say Win (Antonio Di Nardo); 4. Let It Be (Sergio Dettori); 7 partenti. Distacchi: quattro lunghezze - quattro - sei; tempo 2'55"2I5. Totalizzatore: vinc. 43, piazz. 22-19; acc. 40. Le altre corse del pomeriggio vinte da Karakorum. Vang, Tevere Remo, Boolali, Bellenture, Black Douglas, Jungle King. | Stalag al traguardo davanti a Zeolide Lecrau e fra la folla c on vicino il fantino Verricelli (foto « La Stampa » • De Marchisi