Chinaglia per noie un "traditore,, di Mario Bianchini

Chinaglia per noie un "traditore,, Adirati i tifosi della Lazio Chinaglia per noie un "traditore,, (Dal nostro corrispondente) Roma, 29 giugno. La vicenda Chinaglia si arricchisce di un nuovo elemento che infonde maggiore consistenza alla possibilità che l'attaccante biancoazzurro non torni più a giocare in italia. In rispetto di una precisa norma della Fifa, la squadra statunitense dei Cosmos, attraverso la federazione americana, ha inviato nei giorni scorsi alla Figc una richiesta ufficiale per poter trattare con la Lazio l'ingaggio di Chinaglia. Fonti responsabili della nostra federazione hanno chiarito che se il giocatore ha deciso di rimanere in America dopo la firma di un regolare contratto stipulato fra la Lazio e la società americana non ci sono norme che possono vietarglielo in quanto le frontiere sono chiuse soltanto per quanto riguarda l'entrata in Italia di atleti stranieri. Un eventuale trasferimento di Chinaglia nei Cosmos, solleverebbe il problema dell'utilizzazione in azzurro del centravanti laziale. In paesi come Olanda e Germania, ad esempio, le federazioni di provenienza hanno concesso il nulla-osta ai vari Cruyff, Netzer, Neeskens inserendo una clausola che prevede la convocazione di questi giocatori in nazionale in qualsiasi momento dell'anno. Per quanto riguarda il caso specifico di Chinaglia, la nostra federazione si riserva di prendere in esame il problema dopo le decisioni del club biancoazzurro. Tuttavia è stato fatto osservare che al momento la federcalcio non possiede strumenti regolamentari che le consentano di bloccare un suo tesserato. Il precedente, però, considerato il grosso richiamo che sta esercitando il nuovo corso del calcio statunitense, potrebbe indurre i responsabili della Figc ad instaurare nuove norme per frenare possibili « emorragie » di giocatori importanti che rientrano nei piani della nazionale. Eventuali decisioni per l'attaccante laziale verranno prese al momento opportuno, quando cioè sarà definita la sua posizione. Appare però scontato che se Chinaglia resterà in America, non farà più parte della rappresentativa azzurra. Questo non soltanto per motivi tecnici. Con il suo atteggiamento Chinaglia ha dimostrato di non aver più interesse per il nostro calcio Dal canto suo la Lazio, per tutelare il suo capitale, ha deciso di tentare il recupero del giocatore. A tale scopo Lovati partirà martedì per l'America insieme con due dirigenti con l'incarico di sottoporre a Chinaglia il contratto per la prossima stagione, decurtato del 30 per cento rispetto allo scorso anno. Pare che l'attaccante verrà autorizzato a giocare sei partite negli Usa come egli stesso ha chiesto. Ma nello stesso tempo verrà invitato a tornare in Italia entro la fine di luglio. Se non si riuscirà a trovare un accordo, la delegazione laziale è autorizzata a trattare con i Cosmos la cessione del giocatore per una cifra che dovrebbe essere abbondantemente superiore al miliardo di lire. C'è intanto da registrare una decisa presa di posizione da parte della tifoseria biancoazzurra che non appare più disposta a tollerare i bizzarri umori del suo ex beniamino. Il signor Gino Carniglieri, in qualità di presidente dei circoli biancocelesti, ha dichiarato: « Per noi Chinaglia era un idolo. Ma con il suo atteggiamento ha finito per provocarci una grande delusione. Se deve tornare contro la sua volontà per fare un piacere ai tifosi laziali, può rimanere pure dove si trova ». Dello stesso parere, con accenti anche più duri, si sono espressi altri appassionati biancoàzzurri. Insomma Chinaglia in poche settimane è passato dall'altare alla polvere dei rimproveri più cocenti. Mario Bianchini