Il Torino tenta nuove vie

Il Torino tenta nuove vie Dopo la delusione per l'esclusione dalla Coppa Uefa Il Torino tenta nuove vie Radice dovrà iniziare da zero mentre il mercato non offre grandi possibilità per un centrocampista - Per ora acquistati Goiin e Patrizio Sala - L'allenatore: "Ristrutturare la squadra" Il Torino è fuori dal gran giro, proprio da tutto: Coppa Italia — e si sapeva — Coppa Uefa, e si è scoperto quando la Fiorentina ha battuto il Milan, gelando immediatamente tutte le speranze granata. Che non erano molte, per la verità. A San Siro, per lo spareggio tra Alessandria e Reggiana, Gustavo Giagnoni e Gigi Radice hanno parlottato a lungo, di tattiche e di schemi di gioco. Che Giagnoni fosse preoccupato per la finalissima all'Olimpico, si vedeva ad occhio nudo. Che il collega — tra l'altro, a suo tempo «inventore» del gioco viola — cercasse di tirarlo su di morale, anche. Ma non è servito, la sconfitta del Milan ha così tagliato fuori anche il Torino. La cosa brucia, è evidente. A tutti, vecchi e nuovi, anche — e forse soprattutto — a Radice che adesso deve proprio partire da zero, senza il minimo trampolino di lancio. Un giudizio sui granata l'aveva già dato, nel senso che la squadra nelle ultime partite — ed in particolare a Napoli — non gli era piaciuta. Sul conto del Milan, e quindi di un eventuale problematico ripescaggio, non si è pronunciato. Adesso, nel momento in cui tutto suona male, guarda al futuro con una serenità che appare addirittura eroica. «Bisognerà lavorare, e lavorare sodo. Il latto di aver perso l'opportunità di gioI care nel giro internazionale evi' dentemente ci spiace molto. Ma avremmo dovuto risolvere prima i nostri problemi, non dipendere da altri. Quindi, pensiamo al futuro: adesso ci sono le vacanze, dopo riprenderemo in pieno e sono certo che otterremo buoni risultati-. Meglio di così, al punto in cui si è arrivati, dovrebbe essere scontato. Anche se qualcosa dovrà essere fatto, se non altro sul piano di qualche essenziale cambiamento. Bonetto, all'Hilton, si sta dannando al limite delle sue possibilità, ma il mercato offre molto poco ed i prezzi sono stratosferici. Agghiacciante per i granata la notizia che l'Inter ha offerto 850 milioni per Merlo e che la Fiorentina ha preso la cosa sul piano dello scherzo. « Salire, aumentare, mettersi in regola coi tempi! » avrebbero detto i dirigenti viola. Al Torino sono rimasti di gelo, in questo senso tutto è diventato difficilissimo. « E le alternative sono poche, non so proprio da che parte voltarmi ». dice l sconsolato Bonetto. Inoltre, ci si I è messo anche Guerini (l'uomo sul quale il Torino puntava più seriamente) quando ha detto che piuttosto di giocare con i granata preferiva la serie B. In sostanza — ma qualcosa potrebbe ancora succedere, anche se sembra piuttosto improbabile — i rinnovamenti del Torino si chiamano Gorin e Patrizio Sala, due giocatori più che promettenti ma ancora da collaudare seriamente. Radice, visto come stanno le cose, ha già messo le mani avanti: « Se non arriverà l'uomo di cui abbiamo bisogno, vedremo di arrangiarci. Bisognerà ristrutturare la squadra, creare un nuovo tipo di gioco per sfruttare al massimo le caratteristiche degli uomini a disposizione ». Questa è la situazione, uno stato di cose non particolarmente brillante. Al Torino sperano che possa migliorare, l'Hilton potrebbe riservare qualche sorpresa. Nel frattempo, due granata sono già partiti, il portiere Manfredi — abbastanza soddisfatto — ed il difensore Callioni soddisfatto per niente. Ha giocato pochino, dopo tante speranze iniziali. Aveva tutto il pubblico dalla sua, ma non gli è bastato. Chi resta, e spera, è invece Roccotelli che ha giocato ancora meno, ma ha conservato intatto l'entusiasmo. Mentre Callioni annuncia fuoco e fiamme (nel senso, più che positivo, che vuol dimostrare quello che sa fare) le fiamme di Roccotelli sono dedicate al Torino: se ci sarà un posto per lui, ha intenzione di occuparlo immediatamente e di conservarlo a lungo. • Ho detto, in inizio di stagione, che mi sarebbe stato benissimo il posto di Ferrini. Era una battuta, ma niente di più. Adesso, però... » conclude serafico Roccotelli. Ferrini, come tutti i compagni, se n'è andato in vacanza. A Lignano. Prima di partire, ha detto: - Non devo pensare alla partita di Napoli, altrimenti mi avveleno tutta l'estate. L'ho chiamata squadra di fantasmi, soltanto per fare una battuta dettata dalla rabbia. Ma se non mi passa, il prossimo anno faccio diventare matti tutti, parola mia ». Potrà farlo ufficialmente, perché ha già conferito con Radice ed il vicepresidente Traversa, venerdì scorso, lo ha ufficialmente messo nei panni dell'allenatore in seconda. Ma. forse, di allenatore che gioca, qualche volta. Non si sa mai. Beppe Bracco Roccotelli è soddisfatto, giocherà ancora in maglia granata

Luoghi citati: Alessandria, Gioi, Italia, Lignano, Napoli