L'incruento golpe di Indirà Gandhi

L'incruento golpe di Indirà Gandhi PRIMO REPORTAGE NON CENSURATO L'incruento golpe di Indirà Gandhi Stato d'emergenza, giornali chiusi, centinaia di oppositori arrestati - Ma per la massa della popolazione la vita continua 11 futuro dell'India è diventato incerto la settimana scorsa, quando il primo ministro, Indirà Gandhi, ha proclamato lo stato di emergenza, soppresso la libertà di stampa e arrestato i suoi oppositori politici. Le notizie dall'India sono confuse, con¬ traddittorie. Questo perché nella maggior parìe dei casi, i reportages dei giornalisti vengono censurati. Oggi però un servizio è riuscito a passare attraverso le maglie della censura. E' il primo che dia un quadro fedele della situazione a Nuova Delhi. Nuova Delhi, 29 giugno. Un famoso giornalista indiano è seduto alla sua scrivania, rileggendo gli appunti per un articolo che non scriverà mai. « Ricorderemo questo giorno — commenta — perché segna la fine della libertà in India ». Questa giornata storica è trascorsa normalmente. Dopo che, alla radio. Indirà Gandhi ha proclamato lo stato di emergenza, il consueto esercito di biciclette di Delhi si è messo in marcia verso i luoghi di lavoro. Nessuna dimostrazione di folla, nessun pattugliamento della polizia, negozi e fabbriche aperti come sempre. Solo le classi alte sembrano toccale dal rivolgimento politico. Il commento è unanime: Indirà Gandhi ha imboccato una via senza ritorno. « Non avevamo mai compreso cosa /osse la libertà fino ad oggi, che l'abbiamo persa, e pensiamo di non poterla ritrovare mai più ». L'azione del governo è stata rapida, efficiente. Nelle prime ore di giovedì i giornali principali erano bloccati, entro le 5 centinaia di oppositori politici, sorpresi nel sonno, erano fatti prigionieri. Nel pomeriggio veniva istituita la censura su tutte le corrispondenze dei giornalisti stranieri, con particolare attenzione « verso tutte le notizie tendenti a denigrare il governo indiano e la sua leader ». « L'India è Indirà — proclamavano i sostenitori — e Indirà è l'india ». Poco dopo il premier parlava alla radio, annunciando che una cospirazione stava minacciando la nazione, ma aggiungendo subito che le « forze disintegratrici » che volevano sprofondare il Paese « nell'abisso » erano state sconfitte. Dopo questo annuncio. Indirà ha trascorso la giornata a ricevere i suoi sostenitori davanti a casa, sempre composta ed elegante, mentre i suoi « fans » erano impegnati in una sorta di « campagna pubblicitaria » per assicurare che Indirà avrebbe abolito la povertà, creato il socialismo e servilo il suo popolo come aveva sempre fatto. Copyright « Sunday Times » e per l'Italia « La Slampa >

Persone citate: Gandhi

Luoghi citati: India, Italia, Nuova Delhi