Un teatro popolare tra "folk,, e dramma

Un teatro popolare tra "folk,, e dramma Alla rassegna culturale di Chieri Un teatro popolare tra "folk,, e dramma « Bianca e Fernando » e « La soppressione del feudatario » Stasera "prima" di «Un tram che si chiama Tallulah» Anche il teatro popolare si è affacciato alla rassegna chierese « I giovani per i giovani »: sabato abbiamo visto al teatro circo Bianca e Fernando del Maggio di Buti e ieri, nel piazzale S. Giorgio La soppressione del feudatario, recitata dal Gruppo S. Glorio di Susa. Bianca e Fernando è un esempio tìpico di « maggio ». la tradizionale rappresentazione in quartine cantate, diffusa in molte zone della Toscana, che è legata alla celebrazione del mese della fertilità. Di antichissima nascita HI rituale risale ai Latini) il « maggio » ha poi tratto la sua fisionomia attuale dall'ispirazione ai testi sacri e ai poemi cavallereschi. A questi ultimi si rifà anche Bianca e Fernando, ambientato in una Sicilia medioevale, dove il castello di un duca è teatro di passioni e intrighi. C'è un venerando nobiluomo con una figlia vedova. Bianca, ed un altro figliolo, Fernando, condottiero partito per lidi lontani. L'immancabile fellone che ha nome Filippo, e vuole impadronirsi del ducato e far sua Bianca, mette ai ceppi il vecchio duca e lo fa passare per morto. Quando i suoi piani stanno oramai per realizzarsi ecco che torna il valoroso fratello (che neppur i consanguìnei riconoscono, chissà come mai), smaschera l'anima nera e riporta la pace « in terra di Messina e di Agrigento ». Caldi applausi hanno raccolto il trionfante finale e i simpatici « maggiani », tutti agricoltori e paesani, che si sono prodigati con entusiasmo e buona voce a dar sentimento ai loro personaggi in cotta e broccato. Un'autentica festa di paese è « La soppres- ! sione del feudatario » presentata ieri pome- ; riggio. Per tradizione ì sangioriesi festeg- \ giano ogni anno alla Sagra di S. Giorgio ; la caduta di un leggendario e bieco signore i del villaggio. La rievocazione è nata molii I secoli fa; nel 1929 il prevosto don Attilio Bar elaborò infine il testo che ieri è stato presentato alla rassegna chierese. Attori, gli abitanti del paese. La rapprestntazìone è cantata, recitata in : lingua e in dialetto, danzata e intervallata dall'esibizione degli « spadonari » che duel- 1 lano al ritmo del tamburo. La vicenda nar- ', ra la rivolta dei sangioriesi che si ribellano j ad un'ennesima prepotenza del feudatario i (il rapimento della più bella del villaggio, destinata in sposa al più forte garzone del j contado) e, con l'aiuto di S. Giorgio, assaltano il castello e fanno fuori il cattivo. Oltre allo spettacolo popolare erano ieri in programma la messa con le musiche j elettroniche di Roberto Musto al Santuario dell'Annunziala, un concerto per chitarra \ del maestro Cimma nella cappella di S. Fi- I lippo e, nel cortile del palazzo Comunale, \ l'atteso « Un tram che si chiama Tallulah » del quale riferiremo nella seconda edizione di domani. Oggi è l'ultimo giorno della rassegna. Alle 22, nel cortile del Palazzo Comunale sarà replicato « Un tram che si chiama Tallulah » di Fleur Jaeggy con il Gruppo I Segni Due di Roma. Dal tramonto all'alba, in aperta campagna, prima rappresentazione assoluta di « Paesaggio n. 5 » di Meme Perlini. d. giac. Una scena da « Il vampiro di Upsala » di Sastre presentato venerdì e sabato

Persone citate: Attilio Bar, Attori, Cimma, Fleur Jaeggy, Perlini, Roberto Musto, Sastre

Luoghi citati: Agrigento, Buti, Messina, Roma, Sicilia, Susa, Toscana